
L’Ufficio immigrazione della Questura di Reggio Calabria ha emesso un provvedimento di espulsione nei confronti di un nigeriano di 30 anni irregolare sul territorio nazionale.
Il provvedimento è stato notificato una volta che l’uomo ha espiato la propria pena in carcere per essersi reso responsabile, a Monasterace, nell’aprile del 2018, insieme ad altri connazionali dei reati di violenza privata aggravata, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato.
Nell’occasione, l’uomo, insieme a dei complici, aveva sfondato a calci la porta in vetro dell’abitazione di un connazionale ed armati di bottiglie di vetro, mazze in legno e uno sgabello, lo avevano aggredito procurandogli varie contusioni e lesioni alla testa.
Oggi l’uomo è stato accompagnato nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Bari Palese in attesa del nulla osta dell’autorità giudiziaria per l’espulsione e il conseguente rimpatrio in Nigeria.
È stato richiesto dalla Procura di Locri il rinvio a giudizio dell’ex ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
I fatti risalgono al periodo in cui la Lanzetta era sindaco di Monasterace.
La richiesta riguarda complessivamente 13 persone, accusate, a vario titolo, di falso, occultamento di documenti, peculato e distrazione di risorse.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Ezio Arcadi, nella quale figurano anche tecnici, dirigenti comunali e regionali, imprenditori, riguarda un finanziamento regionale ottenuto per l’ottimizzazione del sistema fognario di Monasterace tramite il depuratore consortile di Camini.
Per la Procura di Locri sarebbe stato speso circa un milione di euro senza che «nessun risultato sia stato conseguito per l'interesse pubblico. Tant'è che ancora oggi - scrive il pm - Monasterace Superiore sversa per intero i liquami ubicati in pozzi al di sotto del ponte che attraversa la fiumara Assi» e «la condotta di collegamento tra la frazione Campomarzo e Monasterace Centro è seriamente danneggiata all’altezza della fiumara Assi».
Altro contesto simile quello a Monasterace Centro che «continua a smistare i liquami nel vetusto depuratore ubicato in contrada Lambrosi.
Una parte di questi - aggiunge il pm - viene sversata in una stradina interpoderale da dove poi finisce nella fiumara Stilaro».
Gli indagati dovranno comparire dinnanzi al gup di Locri il 21 febbraio prossimo.
Nella serata di lunedì 4 febbraio u.s., gli agenti della Sezione Polfer di Villa San Giovanni hanno atteso in Stazione l’arrivo del treno regionale proveniente da Rosarno e diretto a Reggio Calabria, in quanto a bordo era stata segnalata la presenza di un cittadino straniero privo del titolo di viaggio, che rifiutava di fornire le proprie generalità al capotreno.
Saliti a bordo ,i poliziotti hanno chiesto al giovane di esibire i documenti, l’uomo si è rifiutato, diventando violento e scagliandosi contro gli Agenti, cercando di colpirli con calci e pugni.
La pronta reazione di questi ultimi impediva che altri viaggiatori rimanessero coinvolti nella colluttazione.
Con non poche difficoltà il cittadino extracomunitario veniva ammanettato e fatto scendere dal treno.
Nell’aggressione uno dei poliziotti riportava una lesione contusiva alla mano destra.
I successivi accertamenti consentivano di identificare l’uomo in T.O.,cittadino nigeriano, dianni26, senza fissa dimora,titolare di regolare permesso di soggiorno.
Oltre ai reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, allo straniero veniva contestata anche l’ interruzione di pubblico servizio.
In sede di processo per direttissima, il giudice, nel convalidare l’arresto, ha sottoposto il giovane all’obbligo di firma presso la Questura di Reggio Calabria.