Militari del Comando Provinciale Reggio Calabria della Guardia di Finanza, unitamente a personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, dalle prime luci dell’alba, con la cornice di sicurezza offerta da elicotteri del Comparto Aeronavale del Corpo, stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale
in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 45 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e rapina aggravate dall’utilizzo del “metodo mafioso” e della transnazionalità del reato.
Le attività investigative hanno consentito di destrutturare completamente la cosca di ‘ndrangheta riconducibile ai Bellocco di Rosarno (RC) e le sue articolazioni extra regionali, operanti in particolare nel Lazio, in Emilia Romagna e in Lombardia.
I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà presso la sede del Comando Provinciale Reggio Calabria alle ore 10:30 alla presenza del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Dottor Giovanni Bombardieri, del Comandante Regionale Calabria Gen.D. Fabio Contini e del Comandante del Servizio Centrale I.C.O. della Guardia di Finanza Gen.B. Alessandro Barbera.
Fabrizio Anello Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Pizzo ha deciso di osare.
Secondo quanto si legge sul web avrebbe trovato in una busta di spazzatura abbandonata per strada un documento che permette la precisa individuazione del responsabile della infrazione.
Ed ha deciso di postare il tutto sul suo profilo face book
Ecco cosa ha scritto: Buonasera sig.ra S.C. di anni 42, residente a Pizzo, so che leggerà questo mio post perché lei è molto attiva su Facebook e, molte volte, ho letto suoi commenti dove con grande facilità usava il termine “vergogna”, particolarmente quando si evidenziava qualche piccola pecca della nostra attività amministrativa.
Ecco, oggi lo scrivo io: VERGOGNA!
Auspico che da domani possa avere un comportamento più civile, su Facebook ma principalmente nella vita di ogni giorno, perché le azioni valgono più delle parole; le parole le possiamo dire tutti ma le azioni dobbiamo essere capaci di farle e se si è “Lordazzi” prima o poi si inciampa…
La saluto e, da domani, Buona differenziata anche a Lei!
Forte la reazione della signora S.C. che ha anticipato il ricorso al giudice.
Staremo attenti e vi diremo come andrà a finire
Si tratta di un comportamento molto frequente anche ad Amantea.
I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza di reato F.P., 40enne rumeno residente a Reggio Calabria, celibe, incensurato, accusato di violazione di domicilio, lesioni personali e atti persecutori in danno della ex-compagna 49enne rumena.
In particolare, l’uomo, introdottosi all’interno dell’abitazione della donna mediante un doppione della chiave da lui arbitrariamente detenuta, l’ha aggredita in camera da letto mentre si trovava al telefono con il suo attuale compagno che, trovandosi in altra città per ragioni di lavoro, prontamente ha allertato i soccorsi tramite il numero d’emergenza 112.
Nel corso dell’aggressione la donna è stata colpita ripetutamente con pugni al volto e nella colluttazione ha sbattuto violentemente la testa sul pavimento, ricevendo minacce di morte che l’hanno terrorizzata e reso evidente che l’azione dell’aggressore era riconducibile alla decisione della donna di aver troncato la loro relazione sentimentale.
L’aggressore si è quindi rinchiuso nel proprio appartamento che si trova sullo stesso piano di quello della vittima ed all’arrivo dei militari non ha permesso l’accesso, costringendo l’intervento di una squadra dei Vigili del fuoco per forzare la porta d’ingresso.
Una volta all’interno dell’abitazione, il soggetto non ha opposto resistenza ed è stato arrestato per i reati di violazione di domicilio, lesioni personali e atti persecutori.
La donna, immediatamente trasportata al pronto soccorso da personale medico del 118, ha riportato lesioni al volto e una prognosi superiore ai venti giorni.