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Redazione TirrenoNews

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Il mistero delle liste del centro destra in Calabria.

Giovedì, 17 Gennaio 2013 11:58 Pubblicato in Calabria

Che pasticcio nel PDL calabrese!

Giuseppe Scopelliti e Tonino Gentile, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore del Pdl calabrese, hanno preso l’aereo di buon'ora e sono andati a Roma.

Qui hanno incontrato Berlusconi il quale ha loro dato notizia dell’ultimissimo sondaggio della società Euromedia con le ultime proiezioni che danno un distacco tra Pd e Pdl di circa 8 punti.

Centrosinistra tra il 38 e il 40%;

Centrodestra tra il 32 e il 34%.

Il sondaggio per partito invece dà queste indicazioni

PD 32,3%,

Sel 4,5%,

Grillo 10%,

Udc, 4%,

Lista Monti 6%,

Fli 1%,

Lega 5,6%,

Pdl 23,5%,

Fratelli d'Italia 2,3

Destra di Storace 1,8%.

Ma Berlusconi ha spiegato che per vincere al Senato, bisogna prestare attenzione alle liste e mettere in campo forze nuove e che hanno appeal sul territorio. Per questa ragione ha invitato Gentile e Scopelliti a parlar con Verdini che deciderà insieme a Cicchitto, Gasparri, Matteoli, Bondi e Alfano.

Forze nuove e che hanno appeal sul territorio.

Anche per questo Gentile e Scopelliti hanno presentato due liste : una con ed una senza deroghe

Le deroghe sono chieste per Gegé Caligiuri( nella foto), Vincenzo Speziali, Francesco Bevilacqua, Michele Traversa, Lella Golfo e Giuseppe Galati, mentre gli uscenti riconfermati sono Giovanni Dima, Iole Santelli, Nino Foti, Dorina Bianchi e Antonio Gentile.

Se la deroga non venisse concessa allora entrerebbero in campo nomi nuovi come Demi Arena e Antonio Caridi a Reggio, Giacomo Mancini a Cosenza e Piero Aiello e Catanzaro.

Tutto pronto invece per il “Grande Sud” che dovrebbe avere come capolista alla Camera Alberto Sarra e come capolista al Senato Giovanni Bilardi, entrambi seguiti da una lunga lista di sindaci e amministratori vicini a Scopelliti ma che non hanno la tessera del Pdl.

Notizie e riflessioni: cose che non leggerete altrove.

La notizia! E’ iniziato l’iter per la bonifica ed il ripristino ambientale della discarica di Grassullo. Chi non ci credeva, ora è servito! La prova? Eccola! L’affidamento, seppur con un ribasso incredibile( si parla del ribasso del 61,28%), per la redazione del progetto preliminare di bonifica ed il ripristino ambientale della discarica di Grassullo.

Un incarico affidato alla RTO Tea Engineering srl con sede in Pisa.

Contestualmente inizieranno i sondaggi della “montagna di rifiuti” che sono stati scaricati in località Grassullo senza alcuna precauzione e con poche accortezze quale quella di coprire i rifiuti man mano che venivano versati con terra della stessa collina che man mano veniva smembrata per fare posto ad un’altra discarica, in quello che fu “il gioco infinito” della costituzione di luogo di perdizione che oggi si vuole bonificare a spese del “devoto ambientalista”.

E’ un gioco terribile che tutti facciamo finta di non capire. Un gioco che è fatto di tre fasi:

prima fase: si riempie il mondo di spazzatura:

seconda fase: si grida tardivamente al pericolo;

terza fase: si bonifica e ripristina a spese pubbliche .

Insomma, il gioco consiste in un sistema ludico del tipo “ creo il problema e poi lo risolvo” o meglio del tipo “non controllo prima, ma intervengo dopo” applicando pienamente il concetto europeistico del “ chi inquina paga”!!

Un gioco molto pericoloso, visto che i lavori sono stati finanziati con un impegno di circa 2,9 milioni di euro che aggraveranno il debito pubblico.

Un gioco pericoloso tanto da poter essere continuativo .

Ma ne riparleremo!

 

Porto di Gizzeria, rinvio a giudizio per 25 persone

Giovedì, 17 Gennaio 2013 00:37 Pubblicato in Catanzaro

Difficile trovare un porto che non rechi con se una indagine ed almeno un rinvio a giudizio. Ed il porto turistico “Il delfino” di Gizzeria non sfugge a tale assunto. Infatti la Procura della Repubblica di Catanzaro ha rinviato a giudizio per 25.

Tra i 25 indagati ex amministratori e tecnici del Comune di Gizzeria, funzionari e dirigenti della Regione Calabria.

Gli indagati sono Antonietta Aiello, 44 anni di Lamezia, e Filadelfio Fedele, 61 anni di Lamezia, rispettivamente amministratore e gestore della "Fedilbarc";

i componenti del nucleo Via del dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Giuseppe Graziano, Giuseppe Cortone, Antonio La Rosa, Raffaele Mangiardi, Giuseppe Melfi, Giuseppe Putrino, Francesco Salatino, Vincenzo Schirinzi, Andrea Sposato, Luciano Matragano, Franco Labonia, Walter Canino, Antonino Genovese e Luciano Pelle;

il progettista dell'opera Antonio Pelle;

i dirigenti regionali Giuseppe Iacopino, Claudio Bertullo, Rita Mattia, Salvatore Gallelli;

il responsabile del procedimento Angelo Colaci;

l'impiegato del Comune di Gizzeria Sarino De Sensi;

il tecnico esterno del Comune di Gizzeria, Ottorino Roppa;

il progettista e direttore dei lavori di una variante dell'opera, Francesco Nicolazzo.

L'indagine fu avviata dalla Procura di Lamezia Terme e la posizione dei 25 indagati fu stralciata e inviata ai magistrati di Catanzaro per competenza territoriale.

Il sostituto procuratore Paolo Petrolo ha ora chiesto il rinvio a giudizio.

L'udienza preliminare è stata fissata per il 18 febbraio davanti al giudice, Assunta Maiore.

L'accusa sostiene che il progetto prevedeva che una parte dell'area destinata alla realizzazione dell'opera era di importanza comunitaria.

Nonostante i vincoli a cui era stata sottoposta l'area il dipendenti del Comune di Gizzeria e i dirigenti regionali avrebbero comunque autorizzato la realizzazione del porto.

E le accuse quindi spaziano dal falso ideologico, all’abuso d'ufficio oltre reati ambientali, illeciti commessi nella progettazione e realizzazione dell'opera

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