Dunque, è ormai tutto deciso. Senza se; senza ma; senza rinvii ulteriori.
Confermato lo scioglimento del Consiglio comunale, che di fatto apre nuove piste di inquietudine, di dibattiti, di animati comizi elettorali..
Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso relativo allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme.
Attraverso 37 pagine, è stato quindi reso noto il perché si è pervenuti a questa drastica situazione; in sintesi, l’influenza della ‘ndrangheta asfissiante, soprattutto sulla gestione degli appalti pubblici maldestramente manovrati, con il consequenziale scopo di favorire la mafia; tutto questo, esposto in rapida sintesi, come in ogni futura azione politico e amministrativa, che risulterà dall’esito delle prossime elezioni, dovrà recidere qualsiasi rapporto, qualsiasi compromesso con il potere mafioso, senza scendere a patti con esso per convenienza o connivenza o mero timore, se vorrà essere autenticamente rispettosa del principio democratico, che anima la Costituzione”.
Riprendendo altro spunto esplicativo, i magistrati rilevano come“ l’insieme di questi elementi, la cui pregnanza e univocità appare difficilmente contestabile, dimostra l’esistenza di una fittissima rete di intrecci, legami, cointeressenze tra i vertici politici del Comune, che essi appartengano alla maggioranza o alla minoranza, e una irrimediabile compromissione del governo locale con soggetti e logiche di stampo criminale mafioso, considerata persino la cointestazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa ad alcuni degli amministratori locali”.
Cosa accadrà ora?
Ripercorrendo e sintetizzando quanto da noi evidenziato nei precedenti servizi specifici, dopo che è stato dunque confermato lo scioglimento del Consiglio comunale, si farà ritorno al responso sovrano alle urne, dopo due pesanti anni di commissariamento.
Data del termine stabilito: 10 novembre prossimo; ma già la prossima tappa in agenda sarà il 12 di ottobre quando scadrà il termine utile per la presentazione delle liste e, quindi, il via libera – come già da oggi avvenuto – alla convocazione dei comizi elettorali.
A questo punto entriamo nelle logiche … non logiche dei partiti o delle associazioni ìn lizza tra di loro, con tutto quell’apparato di candidati e di “apparentaggi” voluti e dovuti per sfamare la voglia di cambiare ( speriamo) per sempre il corso della politica.