Ogni cosa ha un inizio ed una fine. Anche l’emergenza ambientale. Anche i commissari straordinari che sono stati inviati dal Governo per trovare soluzione al problema dalla mancata raccolta differenziata in Calabria e che dopo 15 anni lasciano se possibile le cose peggio di come le hanno trovate e la Regione sta acquisendo tutti gli atti del Commissario Speranza.
Certo che si tratta di responsabilità condivise, con il Governo, ed in particolare il Presidente del consiglio dei ministri ed il all’ambiente, e la regione Calabria, ed in particolare il presidente della Giunta e l’assessore all’ambiente, le province, i sindaci. Né riteniamo si possano escludere i calabresi.
Ora dopo 15 anni il commissario per emergenza va via e tutto passe nelle mani dell’assessore regionale all’ambiente, nel nostro caso dell’assessore Pugliano.
Ed alla regione passano anche crediti e debiti.
Molti crediti dai comuni.
Crediti da esigere con urgenza per pagare i debiti ed evitare l’ulteriore irreversibile paralisi del sistema di smaltimento dei rifiuti.
Ed allora ecco la dura lettera che Pugliano ed il direttore generale del Dipartimento hanno inviato ai sindaci, tanti sindaci, per chiedere il pagamento del dovuto per i conferimenti della spazzatura.
Non è il solito invito che faceva il commissario invitando alla responsabilità. No! Questa volta si è pronti, forse obbligati, ad intimare la mancata corresponsione di somme regionali a disposizione o di contributi.
In sostanza se la regione deve 100 ad un comune e da questi avanza 50 provvederà a corrispondere la differenza.
Ma se la regione deve 10 ed avanza 100, allora la regione dovrà trattenere tutto ed il comune dovrà attendere ai suoi obblighi con mezzi finanziari propri.
Insomma, se l’assessore dice sul serio i comune si troveranno nei guai e dovranno trovare una soluzione immediata al pagamento dei debiti
Non solo ma non si esclude che i comuni adempienti possano citare la regione per responsabilità atteso la sostanziale diversità di comportamento.
Sembra che de1 409 comuni solo 210 siano inadempienti, ma anche questi abbiano da poche migliaia a milioni di euro di debiti.( la sola Cosenza, si dice, abbia 15 milioni di euro di debiti e per questo ha dichiarato consapevolmente il predissesto).
Né si esclude un intervento della Corte dei Conti.
Ma ecco cosa dice la lettera: «Come è noto, il Dipartimento Politiche per l'Ambiente ha in itinere il subentro nelle competenze già in campo all’Ufficio del Commissario per il superamento dell’emergenza nello smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio calabrese. Tra le attività in campo al predetto Ufficio, rientra quella afferente alla riscossione della tariffa di smaltimento dei rifiuti urbani, che ogni Comune, in funzione della produzione e della destinazione finale, deve corrispondere. Soltanto la puntale riscossione della tariffa consente, infatti, di far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei diversi gestori degli impianti di trattamento e/o smaltimento, in assenza del quale insorgono, come del resto sta accadendo, disservizi e difficoltà nella raccolta e conferimento dei rifiuti. L’Ufficio del Commissario ha recentemente comunicato al Dipartimento una situazione di generale insolvenza o di perpetrato ritardo del pagamento di quanto dovuto dai Comuni, quantificando il corrispondente debito nella cifra di circa 150 milioni di euro, alla data del 31.12.2011».
«A fronte di ciò, lo stesso Ufficio ha evidenziato l’attuale impossibilità di fare fronte ai pagamenti dei gestori, i quali, a loro volta, rendono conto che non sono nelle condizioni di anticipare ulteriori somme ai dipendenti nè, tantomeno, di retribuire gli autotrasportatori che devono condurre gli scarti delle lavorazioni nel sito di smaltimento finale. Tutto ciò sta provocando la interruzione delle attività di ricezione e lavorazioni dei rifiuti negli impianti, essendo ormai sature le piazzole di stoccaggio temporaneo, con le note conseguenze di criticità igienico-sanitaria, ambientale e sociale. Da quanto trasmesso dall’Ufficio del Commissario, sullo stato dei pagamenti, si sollecita quindi a procedere con il saldo di quanto dovuto e non rateizzato, mediante versamento urgente, nella contabilità speciale, ancora accesa in favore della Struttura Commissariale. Per gli importi rateizzati, si invita al mantenimento degli impegni assunti, pagando le rate alle scadenze prefissate. Per fare uscire la Calabria dall’emergenza degli ultimi mesi, che ha determinato un’invasione di rifiuti per le strade di tutti i Comuni è fondamentale che ogni ente (in specie Regione e Comuni), ciascuno per le rispettive competenze, provveda a svolgere il proprio ruolo con responsabilità e spirito di fattiva collaborazione. In tale contesto, il Dipartimento, titolato a subentrare all’Ufficio del Commissario, porrà in essere ogni azione, anche di natura coercitiva, ancorchè nei limiti di legge, per giungere ad una definitiva soluzione. Il Dipartimento provvederà a monitorare l'effettivo adempimento di quanto richiesto, riservandosi eventualmente ogni azione ritenuta opportuna, ai fini del recupero coattivo del debito, compreso l’utilizzo della previsione di cui all’art. 40 ter della legge regionale 4 febbraio 2002 n.8, laddove si dispone che la Regione può, nel rispetto del principio di proporzionalità e con adeguata motivazione, disporre il fermo amministrativo di somme, in via di liquidazione o già liquidate, al fine di tutelare una propria ragione di credito.Tale fermo amministrativo sarà esteso a tutte le somme che, a qualsiasi titolo, ogni dipartimento regionale, che sarà a riguardo opportunamente notiziato, deve corrispondere ai Comuni interessati. Eventuali profili di danno erariale, di responsabilità amministrativa, contabile, penale, anche conseguenti alla necessità di dover corrispondere interessi per ritardato pagamento, saranno tempestivamente notificati agli organi giudiziari competenti, per le valutazioni del caso”