E’ cominciata da poco la Direzione del PD che deve definire le liste per le prossime elezioni
«Tutti i sondaggi ci danno perdenti in Calabria» ha detto Renzi.
Una consapevolezza tardiva , forse.
Ma il potere non si lascia. MAI.
Potrebbe costare caro, in Calabria in particolare, restare senza potere .
Si potrebbe finire in mani sbagliate.
Per esempio quelle di chi pretenderà il rispetto degli impegni assunti.
E poi non dimentichiamo che in Calabria c’è ancora Gratteri.
Ed è da Roma che arriverà la sentenza
Un elenco di chi sarà destinato alla esclusione , visto che si è autoescluso coma la Lo Moro
Di vita, in un posto protetto e con una elezione garantita
Do possibile vita se almeno posto in lista
di vita o di morte arriverà nel tardo pomeriggio. I colonnelli del Pd calabrese in trasferta a Roma dovranno rimanere in attesa ancora per diverse ore. La Direzione nazionale che, su proposta di Matteo Renzi, dovrà ratificare le candidature regione per regione, è stata posticipata alle ore 16 a causa del mancato accordo con le minoranze interne. L’ex premier e la commissione per le candidature (si sono riuniti in conclave al Nazareno fino a notte fonda con Orlando ed Emiliano, senza però riuscire a trovare una soluzione che vada bene a tutti e scongiuri disimpegni da parte degli scontenti.
La proposta della segreteria (Lotti, Guerini, Martina e Fassino), è stata giudicata insufficiente dalla minoranza, prevedendo una quindicina di seggi sicuri per Orlando e di 6 per Emiliano.
Ed allora la calabria è salita a Rome in forze( si fa per dire)
Nella capitale ci sono, tra gli altri, Ernesto Magorno, Mario Oliverio, Nicola Adamo, Antonio Scalzo, Vincenzo Ciconte e Nicola Irto.
Poco il nuovo!
E tutti aspettano il responso finale, ben consapevole che Renzi, stavolta, potrebbe davvero dare una svolta nel segno dello svecchiamento della classe dirigente.
Una nomenclatura di partito che non è riuscita a dare risposte elettorali soddisfacenti nel corso degli ultimi anni (si pensi, ad esempio, al referendum costituzionale).
«Tutti i sondaggi ci danno perdenti in Calabria, a questo punto mi gioco la carta del rinnovamento», avrebbe confidato l’ex premier ai suoi.
Per i notabili dem, per tutti gli aspiranti parlamentari, sono quindi ore di passione, perché il rischio che ci siano esclusioni eccellenti è più forte che mai.
D’altronde, dal Nazareno trapelano i profili di possibili candidati in Calabria: sindacalisti, esponenti del mondo cattolico e della sanità, imprenditori in prima linea contro la mafia, rappresentanti del volontariato.
Nella serata di ieri Magorno ha presentato l’elenco delle proposte della segreteria regionale.
Renzi ne terrà certamente conto, ma alla fine sarà lui e solamente lui a decidere la composizione di tutte le liste.
Non resta che aspettare.