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Il PD verso il cambio generazionale ed ideologico: 16 febbraio 2014. Il prossimo 16 Febbraio si terranno le tanto attese “primarie” per scegliere il nuovo segretario regionale del Partito Democratico.

“Dopo anni di sterile commissariamento – dicono dalla segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Cosenza - la Calabria ha finalmente la possibilità di poter costruire un nuovo partito, fondato e retto dalla base, lontano da dietrologie e vecchie logiche. In una regione lacerata da ‘ndrangheta, povertà, emigrazione, disoccupazione, emerge chiaramente l’esigenza di un Partito che si faccia portatore di quei principi che vadano a migliorare le condizioni economiche e sociali in cui versa la Calabria allo stato attuale”

E poi continuano che occorre avviarsi ad un cambio generazionale e ideologico di cui necessita il partito. “In uno stato di profonda crisi economica, sociale e morale, il Partito Democratico deve essere promotore di una nuova politica: il cambiamento. Bisogna cercare di identificare il Partito Democratico sotto due profili: strutturale e funzionale”.

Per quanto riguarda il profilo strutturale, il principio è la trasparenza assoluta in ogni decisione; la pubblicazione delle spese dei gruppi nei vari organi territoriali; il divieto per il segretario regionale di partecipare come candidato a competizioni elettorali per tutta la durata del proprio mandato; l’introduzione delle preferenze nella scelta dei componenti delle assemblee e direttivi degli organismi ed eliminazione, a partire da questa fase regionale, del sistema delle liste bloccate; la creazione di meccanismi di coinvolgimento dei singoli circoli ovvero aggregazione di circoli, quando si discute a livello regionale, sia politico che istituzionale, di scelte che interessano singoli territori della nostra regione; una segreteria regionale itinerante e più vicina alla gente ed ai circoli; il divieto assoluto di deroghe nelle candidature per chi ha svolto già due mandati nel medesimo livello istituzionale.

Per quanto al profilo funzionale. Il partito deve essere promotore dei principi contenuti nella Carta Costituzionale, deve avere come punto di riferimento la “questione meridionale” e la legalità, in quanto, nonostante siano passati anni da quando venne pronunciata la prima volta questa frase, gli scenari restano pressoché immutati. La Calabria registra notevoli deficit in diversi ambiti dall'istruzione (le prove invalsi ne sono dimostrazione), al lavoro (tassi di disoccupazione elevatissimi), dalla sanità (numerosa è la popolazione che decide di curarsi fuori dalla Calabria), alla differenza di genere.

La Calabria chiede che il Partito Democratico si avvicini a tali problemi e che abbia le competenze necessarie per affrontarli. Chiede, altresì, che venga cambiata la prospettiva: allontanarsi dalle poltrone e avvicinarsi alle esigenze della popolazione.

Bisogna rompere con il passato, con una politica tradizionale e consuetudinaria.

La Calabria ha bisogno di Sinistra. È arrivato il momento di dire basta, di chiudere con il passato, di concentrarsi su progetti e idee, di investire sul capitale umano, di cambiare il partito da un “partito oligarca” sorretto da capibastone, ad un partito aperto capace di combinare le diverse sinergie che lo compongono.

Per avere questo occorre un segretario libero e di tutti.

NdR Non chiedetevi per favore dove siano stati i Giovani Democratici mentre la Calabria si avviava alla situazione fallimentare testè evidenziata, né chi abbia nominato e garantito un commissario sterile e fallimentare. La colpa è sempre della oligarchia e dei capobastone che hanno governato il PD nel silenzio di tanti.

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Si tratta della prima simulazione, in verità fortemente attendibile giacchè effettuata dal Cise (Centro Italiano Studi Elettorali) della Luiss.

Lo studio propone, sulla base dei criteri di attribuzione legati alla nuova legge elettorale (Italicum), e delle intenzioni di voto, l’assegnazione dei seggi alla Camera, regione per regione a seconda della vittoria del centrodestra o del centrosinistra

Questi i risultati:

IPOTESI VITTORIA CENTRODESTRA AL BALLOTTAGGIO

Collegio Reggio Calabria-Villa San Giovanni-Locri

Fi 2 seggi

Pd 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Palmi, Siderno, Vibo, Soverato

Fi 2 seggi

Pd 1 seggio

Ncd 1 seggio

Collegio Catanzaro, Lamezia, Isola Capo Rizzuto

Fi 2 seggi

Pd 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Corigliano, Rossano, Crotone

Fi 2 seggi

Pd 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Rende, Castrovillari, Paola, Cosenza

Fi 2 seggi

Pd 1 seggio

Ncd 1 seggio

M5s 1 seggio

Totale 21 così distribuiti:

FI                                10

PD                                5

NCD                             2

Ms5                              4

IPOTESI VITTORIA CENTROSINISTRA AL BALLOTTAGGIO

Collegio Reggio Calabria-Villa San Giovanni-Locri

Pd 2 seggi

Fi 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Palmi, Siderno, Vibo, Soverato

Pd 3 seggi

Fi 1 seggio

Collegio Catanzaro, Lamezia, Isola Capo Rizzuto

Pd 2 seggi

Fi 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Corigliano, Rossano, Crotone

Pd 2 seggi

Fi 1 seggio

M5s 1 seggio

Collegio Rende, Castrovillari, Paola, Cosenza

Pd 3 seggi

Fi 1 seggio

M5s 1 seggio

Totale 21 così distribuiti:

FI                                 5

PD                              12

NCD                           0

Ms5                            4

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Carlo Guccione, Nino De Gaetano, Nicola Adamo e Pietro Giamborino rompono gli indugi e sferrano un'offensiva inedita contro il capogruppo Sandro Principe ancora in carica, a più di un mese dalla lettera con cui l'ex sindaco di Rende annunciava di voler abbandonare l'incarico.

Ecco la nota:

“Prendiamo atto delle dimissioni di Principe

Prendiamo atto che con l’intervista odierna l’on. Principe affermi di volersi dimettere da Presidente del Gruppo Consiliare del PD.

Finora si è tentato di dire che la dichiarazione di disponibilità a lasciare l’incarico fosse ben altra cosa dalle dimissioni.

Insomma, si sosteneva la disponibilità a mettersi da parte ma, al tempo stesso, continuare ad esercitare pienamente la funzione di capogruppo.

Nell’ultima riunione di Gruppo tale tema interpretativo è stato oggetto del dibattito con riferimento alla lettera aperta che Principe ha scritto dopo la sua nomina nella Direzione nazionale del PD.

Nonostante fosse stata unanimemente richiesta la lettura di questa missiva ai fini di una giusta e coerente interpretazione abbiamo dovuto, purtroppo, però, prendere atto che di questa lettera non c’era più traccia.

Il Gruppo non ne è stato ancora investito.

Rimane ancora forte il sospetto che si confidi in un’azione dilatoria per la convocazione sine die della prossima riunione che al primo punto all’ordine del giorno prevede l’esame della lettera e le conseguenti determinazioni da parte dell’organismo consiliare.

Bando, dunque, al gioco delle tre carte. E’ certo che finora non è stato consentito al Gruppo di eleggere il nuovo Presidente.

Sbaglia Principe, poi, a ritenere che con i comunicati e le dichiarazioni stampa si possa garantire l’adeguatezza della iniziativa politica rispetto a quanto richiesto al PD difronte al fallimento di Scopelliti.

Il carattere delle manifestazioni sulla sanità e sui ritardi dell’A3, infatti, è dettato proprio dalla necessità di dover coprire un grave vuoto di iniziativa da parte del gruppo e di dover contrastare il limite dell’inciucio e del trasversalismo che ha contraddistinto in qualche caso la posizione del PD in Consiglio Regionale.

E’ per questo che intendiamo ribadire la richiesta di immediata convocazione del gruppo per la elezione del nuovo Presidente al fine di mettere in atto un efficace e credibile programma di opposizione di fine legislatura.

Carlo Guccione, Nino De Gaetano, Nicola Adamo, Pietro Giamborino

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