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madre è Natuzza DajanaSi intitola MADRE È il brano dedicato a Mamma Natuzza della cantautrice tarantina DAJANA. In arrivo nei prossimi giorni l’atteso video prodotto interamente in Calabria con la regia di Mauro Nigro.

«Natuzza è già santa» disse Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, durante i funerali della mistica di Paravati, morta a 85 anni proprio nella ricorrenza della festa di tutti i santi del 2009, e come anticipato il giorno di Natale al TGR Calabria nel servizio del giornalista Pasqualino Pandullo, è in arrivo il videoclip di MADRE È, il brano di DAJANA dedicato a Mamma Natuzza,  in cui musica e parole si intrecciano in un coro che abbraccia le tantissime persone amate come figli. Mamma Natuzza accogliente e disponibile ad ascoltare sempre tutti, acoloro che si rivolgevano a lei, con la grande semplicità di donna analfabeta ma dalla grande fede, raccomandava di seguire la volontà di Dio e offriva il conforto della preghiera e la sua materna vicinanza.

«Madre è chi ama davvero / come Maria apre il cuore al mondo intero / Natuzza tu scelta da Gesù / Madre sei e Madre resterai – canta DAJANA in MADRE È, dovesi evince anche la sua grande forza interpretativa che diventa corale e racconta – Abbiamo iniziato le riprese proprio il giorno in cui il Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea ha annunciato a Paravati l’ok della Santa Sede per l’avvio del processo di beatificazione di Mamma Natuzza, ed essere lì con le nostre telecamere durante quell’annuncio che da tantissimo in molti aspettavamo, ci ha fortemente emozionato e indicato il messaggio da dare con il video, realizzato a Paravati, lì dove la Madonna raccoglie tanta gente. Nel video c’è una bella sovrapposizione di immagini fra me sola nel Viale della Salvezza sulla spianata di Paravati e poi le migliaia di persone presenti l’11 novembre. Con Maria, con la fede non si è soli. E la fede è per tutti, Maria è ovunque, ma il Signore ha scelto una donna a Paravati, che con il suo immenso Amore di Mamma potesse dimostrare al mondo intero l’Amore sconfinato di Maria, perché col nostro scetticismo, secondo me, se dovesse venire sulla terra Gesù ancora oggi, noi non lo riconosceremmo e perciò abbiamo bisogno di gente del nostro tempo, uomini e donne normalissimi per avvicinarci a Lui, che ha scelto Natuzza, la più simile a noi che ci fa avvinare a Dio».

Il video in arrivo è una produzione totalmente calabrese, scelta voluta dall’artista pugliese per omaggiare la terra dove ha sempre vissuto Mamma Natuzza, e porta la firma di Mauro Nigro, regista cosentino premiato a novembre per ilmiglior cortometraggio calabrese 2018 alla V edizione del Lamezia Film Fest che dichiara: «Lavorare al video di MADRE Èè stato un viaggio alla scoperta dei posti e della gente legati a Natuzza Evolo e alla sua semplicità».

Ed è calabrese di Longobucco ancheDavide Ioele, aiuto regia che si è occupato del backstage, mentre di Taurianova sono la giovane e brava Make-Up ArtistMartina MammolaeFilippo Andreacchioche ha aggiunto con le sue suggestive e preziose riprese aeree quel tocco fortemente emozionaledi un video che porta all’esplorazione del pianeta e dell’intimo di ogni cuore. «Volare è un’emozione sempre nuova – afferma Filippo Andreacchio, che ha curato l'ideazione e lo sviluppo grafico anche di alcuni importanti progetti web promossi dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e continua - Scrutare dall’alto le cose, i colori e soprattutto capire quanto siamo realmente piccoli tra le meraviglie del creato».

Durante le riprese l’intera produzione inoltre ha trovato l’ospitalità di molti cittadini di Paravati e della famiglia Vallone in località San Calogero che ha messo a disposizione la struttura del B&B San Pietro.

Il brano MADRE È è il terzo singolo estratto dal suo disco di musica cristiana dal titolo MADRE DELL’AMORE, disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. La cantante tarantina DAJANA infatti dopo aver inciso anche con il grande Lucio Dalla e pubblicato un album jazz citato da molti addetti ai lavori come best jazz album italiano, grazie all’incontro con il Maestro Giuseppe Afrune, ritrattista ufficiale di San Giovanni Paolo II e pittore di tante opere presenti nelle maggiori Basiliche di tutta Italia (porta la sua firma anche il ritratto di Mamma Natuzza che accompagna il progetto del brano Madre è) ha intrapreso un forte cammino di fede che l’ha portata a raggiungere la completa consapevolezza del talento che ha ricevuto, quale dono grande di Dio, e ad iniziare un percorso artistico di musica cristiana e liturgica, unendo vita e spiritualità e donando al Signore, fonte di ogni bellezza, la sua arte.

Questa la tracklist dell’album Madre dell’Amore:Ave Maria (primo singolo che con un arrangiamento innovativo e passionale, fra echi di musica classica e dolci sfumature elettroniche, ha convinto sia pubblico e critica con un consenso straordinario, il cui video ufficiale è visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=wY97qgYCagw), Signore sono qui, Madre dell’Amore, Amore sia, Madre è, San Pio, Signore pietà, Piccola Maria.


Diversi dunque i brani dedicati agrandi figure di santità dei nostri giorni, oltre il brano dedicato a Natuzza, che Dajana ha presentato a maggio in diretta mondiale su Rai Italia, vi è anche uno per Santa Gianna Beretta Molla, ed entrambi i brani hanno trovato la piena adesione dei figli viventi di queste due grandi madri che hanno definito la voce Dajana sconvolgente e sublime, come ha trovato anche il pieno supporto dei frati cappuccini il brano dedicato a San Pio da Pietralcina che hanno già voluto Dajana a San Giovanni Rotondo per animare importanti celebrazioni.

Melodiose preghiere che non solo fanno bene all’anima, ma aiutano spesso le persone a ritrovare la via, sciogliendo dei nodi e permettendo di far pace con se stessi e con il Signore. L’album Madre dell’Amore commuove, è una preghiera in musica ed il brano MADRÈ È dedicato a Mamma Natuzza è un brano che ha tutte le premesse per diventare un inno, un inno che unisce tutti i devoti di Mamma Natuzza, serva di Dio.

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comp 2Parte domani da Catanzaro il tour del blasonato coro gospel “Composition of Praise”, fondato nel 2013 dal pianista, compositore e direttore Samuel “Eddie” Cromwell, formato da oltre 35 coristi provenienti dalle migliori formazioni del genere appartenenti all’area metropolitana di Washington. “Gospel meets Calabria” è una produzione Allegro Tours, con il sostegno della Regione Calabria, i Comuni di Catanzaro, Caulonia Roccella Jonica e Vibo Valentia, più le donazioni di numerosi privati che hanno reso possibile il suo concretizzarsi anche nella tappa di Siderno. Per quanto riguarda il debutto dal capoluogo di Regione, il concerto si inserisce nel programma complessivo “Tre volte Natale”, messo a punto dall'Assessorato alla Cultura dell'Amministrazione Comunale e la partecipazione della Fondazione Armonie d'Arte, la cui diramazione naturale è rappresentata dall'omonimo festival internazionale che si svolge ogni anno nella stupenda cornice del parco archeologico di Scolacium, a Roccelletta di Borgia, con la direzione artistica di Chiara Giordano, che così saluta l'evento: “Rappresenta solo il primo passo, di altre auspicabili sinergie rispetto a soggetti culturali che operano nella fascia del basso jonico. Ma l'evento rappresenta anche una festosa occasione per scambiarci gli auguri di fine anno, in una città che da qualche mese è presente anche nel proprio consiglio d'indirizzo inerente Armonie d'Arte. Questo concerto rappresenta un'occasione importante sotto l'egida dell'interculturalità, che nella voce nera del gospel americano più autentico e viscerale, trova qualità e coinvolgente entusiasmo. Stiamo chiudendo gli adempimenti 2018 e allo stesso tempo siamo in fase operativa per completare un edizione 2019 di prestigio.” Il coro festeggia proprio quest'anno il suo ventennale di attività: per l'occasione ha preparato uno speciale repertorio che ne andrà a sottolineare il suo tratto artistico. “Sono raggiante-conclude Ida Arcorace di Allegro Tours- per questo ponte culturale che unisce gli Stati Uniti e la Calabria. I membri del coro hanno accettato con entusiasmo la mia proposta di venire a conoscere la gente di Calabria, la terra dove sono nata e cresciuta. Oggi vivo tra Washington e Roccella Jonica, dove trascorro le mie lunghe estati, gestendo la mia compagnia da entrambi i continenti.Voglio ringraziare in particolar modo tutti coloro che ci hanno dato una mano per la riuscita dell'operazione, oltre al Presidente Mario Oliverio e l'Assessore Maria Teresa Fragomeni.” La Tournèe coinvolgerà le città di Catanzaro, Siderno, Caulonia, Vibo Valentia e Roccella Jonica per il gran concerto di capodanno, tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Per ogni altro dettaglio visitare la pagina social dell'iniziativa: https://www.facebook.com/gospelmeetscalabria/

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Ecco le parole di Vincenzo Bertolone, presidente della conferenza epistolare calabrese!

“Carissimi fratelli e sorelle di Calabria, si avvicina col passo impetuoso del tempo un altro Natale.

 

 

 

L’attesa, comunque vissuta, sta per terminare di fronte alla grotta con il divino Bambino che viene a portare la luce dell’amore e della speranza.

Ma la Natività è divenuta evento frettoloso, abitudinario, in un mondo che ha perso la pazienza ed il gusto dell’attesa monetizzando ogni valore, anche trascendente, e non considera le cose che non hanno un prezzo e fanno perdere tempo.

E così il Natale è per tanti solo una data segnata con un cerchio rosso sul calendario, occasione di grandi tavolate, scambio di doni ed incontri, e poco o nulla più.

E tale è anche per una quotidianità che toglie fiato e respiro e spesso e volentieri ogni barlume di fiducia, come spesso accade proprio nelle nostre terre.

Non serve ripetere, a mo’ di litanie, le statistiche sulla disoccupazione, l’emigrazione, la fuga dei nostri giovani, la povertà in aumento.

Viviamo giorni avari di sole, che é nascosto nel buio della miseria umana e materiale, voluta dalla potenza di pochi per la disperazione di tanti.

Eppure, è proprio in questo contesto, all’apparenza arido, che la speranza fa capolino grazie ai suoi semi già messi a dimora.

È il Natale che arriva, come pioggia salvifica e benefica, fecondatrice di campi dove oggi prevale la zizzania, ma dove - non senza fatica - non tarderanno a crescere e diffondersi i fiori della rinascita.

Nel segno della Nativita’ noi rigettiamo un destino di catene e di indifferenza per la Calabria. Lo diciamo ai giovani sfiduciati, che debbono inchinarsi di fronte a certi adulti che chiedono loro o di uniformarsi alla mediocrità o di far le valigie ed andar via.

E lo diciamo pure ai loro genitori, affinché ricordino i sogni coltivati quando li dettero alla luce: chissà che non ritrovino la forza di combattere per sé e per gli altri.

Insomma, è un messaggio per tutti, memori di quanto l’apostolo Paolo ci ricorda, cioè che, pur se «non di tutti è la fede», tra tutti è pur sempre possibile tessere cammini di pace, di giustizia, di perdono, di ascolto reciproco.

Serve, una bussola, per orientarci, per riconoscere il prossimo, relegato negli angoli bui delle strade perché diverso da noi per la pelle di altro colore, perché vestito di stracci, o malato o anziano e comunque “scarto” d’una società che riconosce solo chi si omologa ai cliché del potere.

Dobbiamo imparare a riconoscere la povertà che affolla le nostre strade, e spesso anche le nostre vite per ritrovare il sano coraggio di accettarla e guardarla in faccia.

Rialzati, Calabria: è questo il grido d’affetto che rivolgo ai calabresi, indistintamente e senza menzioni particolari: chi svolge o ricopre incarichi di particolare responsabilità, saprà guardarsi dentro per trovare un supplemento di impegno che gli è richiesto per il ruolo che svolge?

Nostra bella e nobile Calabria, riprendi a camminare con le tue gambe, senza indugi: basta guardare a Cristo Gesù fattosi uomo per dare vita ad una nuova creazione e ad una nuova umanità. Non è una fiaba o un’invenzione, la Natività: è un canto alla vita e non solo una memoria del passato, per quanto liturgica e sacramentale; non è un insieme di dottrine, di dogmi, un oggetto di studio; non è, insomma, un personaggio della storia, ma il Figlio di Dio, una persona vivente ed esistente, anche se invisibile agli occhi del corpo.

Se ciò avviene, Cristo nasce in noi; è avvenuto un salto di qualità nel nostro rapporto con Lui .

Provaci, Calabria: non cedere onore e dignità, ma riprenditi il futuro.

E non temere il tempo che verrà, carico di sfide ancor più difficili: negli occhi dei tuoi figli che partono senza più tornare c’è la ragione di una resistenza che smetterà d’essere indignazione celata per diventare occasione di riscatto e costruzione di alternative capaci, coerenti, credibili.

Nel tuo non facile cammino, Calabria mia, ti sia d’aiuto la luce di Cristo Gesù. Sia Lui il faro che illumina ogni passo, il sole che rischiara l’orizzonte per sempre e al quale tendere, la luce che squarci una volta per sempre le tenebre ed i lacci che ti tengono avvinta.

Gettare il cuore oltre l’ostacolo, sperare contro ogni speranza, vivere per amare: sia questo il nostro Natale. A tutti ed a ciascuno, di cuore, buon Natale.

Catanzaro, 24 dicembre 2018

Ndr Monsignore la Calabria è come Lazzaro, ma Lei non è come Cristo! Ma in una cosa ha pienamente ragione:“Non serve ripetere, a mo’ di litanie, le statistiche sulla disoccupazione, l’emigrazione, la fuga dei nostri giovani, la povertà in aumento”, ma nemmeno serve invocare la “sua”Chiesa come soluzione ai gravi problemi della nostra terra che invecchia, che viene defraudata, che viene derubata, che viene invasa e nella quale cresce sempre più la disperazione, oggi, e la rabbia, domani!

Non è più tempo di sole parole e di sole benedizioni, ma di esempi e di fatti.

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I Racconti

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