
Catanzaro Brutto colpo per il governatore Mario Oliverio che aveva molto confidato nei giudici del Riesame per vedersi ridimensionate l’accusa di abuso d’ufficio che gli rivolge la procura di Catanzaro nell'ambito dell'operazione Lande Desolate .
Il Tdl, infatti, dopo l’udienza di ieri, per il presidente della giunta regionale ha confermato la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Pertanto il governatore continuerà a rimanere “sospeso” dalla sua carica e la Regione sarà guidata dal vice-presidente Russo.
Tra l’altro, Oliverio, adesso dovrà rispondere pure di corruzione nell’ambito della stessa indagine “Lande desolate” che lo vede incriminato assieme ad altri 15 soggetti.
Alla vigilia di Natale gli è stato notificato, al riguardo, un nuovo avviso di garanzia.
Oggi all’esito dell’udienza preliminare in corso per il caso “Calabria Verde” per Oliverio però è arrivata una buona notizia, in quanto rispetto alla richiesta di rinvio a giudizio, per la vicenda dell’assegnazione del “comando” di Serra San Bruno, distretto dell’azienda forestale regionale è arrivato il proscioglimento da parte del gup di Catanzaro .
Paolo Orofino
La procura di Catanzaro contesta anche il reato di corruzione a Mario Oliverio.
Stamattina al governatore della Calabria è stato notificato un avviso di garanzia con questa ipotesi di reato.
Oltre all’abuso d’ufficio già contestato a Oliverio, adesso si procede anche per corruzione.
Ed entriamo in una situazione e in una ipotesi di reato notevolmente più grave, che tra l’altro sembrava già tratteggiata il 17 dicembre, quando per Oliverio scattò l’obbligo di dimora.
Adesso, però, Gratteri sostiene apertamente e direttamente che Palla Palla è un corrotto e non è una novità di poco conto.
L’oggetto del contendere è sempre l’appalto per la costruzione dell’impianto sciistico di Lorica, affidato all’imprenditore Giorgio Barbieri, vicino al clan Muto e che avrebbe beneficiato di risorse pubbliche non dovute assicurando in cambio il rallentamento del cantiere di piazza Fera/Bilotti a Cosenza.
Proprio per questa vicenda la procura ha deciso di formalizzare l’ipotesi di reato di corruzione, visto che è un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Si fa più pesante il carico di accuse contro Mario Oliverio.
Una nuova grave contestazione, quella mossa dalla Procura di Catanzaro, che si aggiunge a quella già nota di abuso d'ufficio per la quale, da alcuni giorni, il governatore è sottoposto a obbligo di dimora nella sua San Giovanni in Fiore.
Le nuove accuse riguardano sempre il presunto patto da lui stipulato con l'imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri.
Quest'ultimo, infatti, avrebbe dovuto bloccare i lavori di piazza Bilotti, a Cosenza, cosi da penalizzare il sindaco di quella città, Mario Occhiuto, e in cambio lo stesso Barbieri avrebbe ottenuto un finanziamento extra - oltre quattro milioni di euro - per completare i lavori delle piste da sci di Lorica, in Sila.
Rispetto a tali fatti, l'ufficio diretto da Nicola Gratteri ipotizzava solo il reato di abuso d'ufficio, ma era stato lo stesso gip firmatario dell'ordinanza a ravvisare un difetto di contestazione, suggerendo agli inquirenti di procedere con l'accusa di corruzione.
Detto fatto.
E non finisce qui.
Nell'avviso di garanzia,infatti, è ventilata anche un'ipotesi di associazione a delinquere dai contorni, però, ancora da chiarire.
Sempre da chiarire eventuali altri cointeressati.
Un giorno atteso da tutti i calabresi
Ovviamente in modi diversi.
C’è chi vorrebbe una pronuncia a favore del Governatore, una pronuncia che fosse anticipatrice della sua piena e totale assoluzione da parte del VERO tribunale penale.
C’è invece chi vorrebbe che il Tribunale del Riesame di Catanzaro confermasse l’obbligo di dimora disposto dal GIP
Ed anche in questo caso la speranza sarebbe quella che il presidente della Regione, Mario Oliverio, accusato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine “Lande Desolate” su presunti appalti “pilotati”, condotta dalla Dda del capoluogo calabrese, fosse irreversibilmente avviato verso la fine della sua infelice gestione della regione che ha distrutto la Calabria.
Non solo.
Ma c’è gente che, nel caso di una pronuncia favorevole ad Oliverio, spera che Gratteri ricorra ed ottenga gli arresti domiciliari
Forse domani stesso sapremo!