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Sul web la gioia del PD che annuncia la bella notizia che ormai sono 200 i sindaci che hanno firmato a favore della ricandidatura di Mario Oliverio.

Sindaci di destra e di sinistra.

Ancora altri 5 e si arriverà alla metà più uno dei sindaci calabresi.

 

Ed Oliverio avrà una vittoria certa ovviamente se gli elettori saranno i soli sindaci.

Ma ecco il secondo elenco :

Acquaformosa (Capparelli Gennaro), Acquappesa (Maritati Giorgio), Acri (Capalbo Pino), Aiello Calabro (Iacucci Franco), Albi (Piccoli Giovanni), Albidona (Di Palma Filomena), Altilia (De Rose Pasqualino), Amaroni (Ruggero Luigi), Amato (Ruga Saverio), Aprigliano (Le Pera Pietro Giorgio), Arena (Schinella Antonino), Argusto (Matozzo Valter), Badolato (Mannello Gerardo), Bagaladi (Monorchio Santo), Bagnara (Frosina Gregorio), Belmonte Calabro (Bruno Francesco), Belsito (Basile Antonio), Belvedere Spinello (Macrì Rosario), Benestare (Rocca Rosario), Bianchi (Paola Tommaso), Bianco (Canturi Aldo), Bisignano (Lo Giudice Francesco), Bivongi (Marzano Daniele), Borgia (Sacco Elisabeth), Buonvicino (Biondi Ciriaco), Calopezzati (Mangone Franco), Caloveto (Mazza Umberto), Camini (Alfarano Giuseppe), Campo calabro (Repaci Alessandro), Canna (Stigliano Paolo), Cardinale (Staglianò Danilo), Careri (Giugno Giuseppe), Carfizzi (Maio Carmine), Carlopoli (Talarico Mario), Carpanzano (Vigliaturo Giuseppe), Casali del Manco (Martire Nuccio), Castelsilano (Drante Francesco), Caulonia (Belcastro Caterina), Celico (Falcone Antonio), Cellara (Conte Vincenzo), Cerenzia (Frontera Giovanni), Cerzeto (Rizzo Giuseppe), Cessaniti (Mazzeo Francesco), Cleto (Longo Giuseppe), Colosimi (Talarico Manolo), Cotronei (Belcastro Nicola), Cropalati (Lettieri Luigi), Dipignano (Nicoletti Giuseppe), Figline Vegliaturo (Adamo Fedele), Firmo (Russo Gennarino), Fiumara (Pensabene Vincenzo), Fossato Serralta (Raffaele Domenico), Fuscaldo (Ramundo Gianfranco), Guardavalle (Ussia Giuseppe), Lago (Scanga Fiorenzo), Laino Castello (Cosenza Giovanni), Lungro (Santoianni Giuseppe), Luzzi (Federico Umberto), Magisano (Tozzo Fiore), Maida (Paone Salvatore), Maierà (De Marco Giacomo), Malvito (Amatuzzo Pietro), Mandatoriccio (Cornicelli Dario), Mangone (Berardi Orazio), Marcellinara (Scerbo Vittorio), Marzi (Aiello Rodolfo), Montebello Jonico (Surace Ugo), Montegiodano (Fiordalisi Francesco), Montepaone (Migliarese Mario), Mormanno (Regina Giuseppe), Mottafollone (Basile Romeo), Oriolo (Bonamassa Giorgio), Palermiti (Giorla Roberto), Panettieri (Parrotta Salvatore), Pazzano (Taverniti Santino), Pentone (Merante Michele), Piane Crati (Ambroggio Michele), Pianopoli (Cuda Gianluca), Pietrafitta (Muto Antonio), Pietrapaola (Nigro Pietro), Placanica (Condemi Tonino), Plataci (Tursi Francesco), Ricadi (Russo Giulia), Rocca di Neto (Blandino Tommaso), Roccabernarda (Bilotta Nicola), Roccaforte del Greco (Penna Domenico), Roggiano Gravina (Iacone Ignazio), Rose (Bria Mario), Roseto Capo Spulico (Mazzei Rosanna), Samo (Bruzzaniti Giovanbattista), San Basile (Tamburi Vincenzo), San Cosmo Albanese (Baffa Domenico), San Fili (Argentino Antonio), San Giorgio Albanese (Gabriele Gianni), San Giorgio Morgeto (Valerioti Salvatore), San Giovanni di Gerace (Vumbaca Giuseppe), San Giovanni in Fiore (Belcastro Giuseppe), San Lorenzo (Russo Bennardo), San Lorenzo Bellizzi (Cersosimo Antonio), San Mango d’Aquino (Marrelli Luca), San Martino di Finita (Calabrese Paolo), San Nicola dell’Alto (Scarpelli Francesco), San Pietro a Maida (Putame Pietro), San Pietro Di Caridà (Rosano Sergio), San Sostene (Aloisio Luigi), San Sosti (De Marco Vincenzo), Sant’Agata del Bianco (Ranieri Domenico), Sant’Andrea Apostolo (Ramogida Nicola), Santa Caterina (Albanese La Valle Roberto), Santa Caterina dello Ionio (Severino Francesco), Santa Maria del Cedro (Vetere Ugo), Santa Severina (Giordano Salvatore), Santo Stefano di Rogliano (Nicoletti Lucia), Santo Stefano in Aspromonte (Malafra Francesco), Saracena (Russo Renzo), Savelli (Frontera Domenico), Scala Coeli (Matalone Giovanni), Scandale (Barberio Antonio), Scigliano (Pane Raffaele), Sellia (Zicchinella Davide), Serrata (De Angelis Angelo), Settingiano (Iozzo Rodolfo), Sinopoli (Danaro Annunziato), Spezzano della Sila (Monaco Salvatore), Staiti (Pellicanò Giovanna), Stalettì (Mercurio Alfonso), Tarsia (Ameruso Roberto), Taverna (Tarantino Sebastiano), Terravecchia (Santoro Mauro), Umbriatico (Abenante Pasquale), Vaccarizzo Albanese (Pomillo Antonio), Vallefiorita (Megna Salvatore), Vallelonga (Servello Abdon), Verbicaro (Silvestri Francesco), Zumpano (Lucente Maria).

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San Ferdinando La polizia ha sgomberato a San Ferdinando, un capannone industriale dismesso da anni e che nel tempo è stato occupato da centinaia di migranti che stazionano nella Piana di Gioia Tauro per cercare un impiego nei campi per la raccolta degli agrumi.

In inverno ci vivevano anche in 500 persone.

Il dispositivo è scattato dopo che l’autorità giudiziaria ha disposto la restituzione del manufatto ai proprietari, una famiglia di Gioia Tauro coinvolta in passato in inchieste giudiziarie che avevano portato anche al sequestro del capannone industriale.

Dopo l’assoluzione dalle accuse a loro contestate, l’autorità giudiziaria ha disposto la restituzione del bene, che nel frattempo è diventata la dimora di centinaia di immigrati.

Un capannone che d’inverno, nei mesi della raccolta delle arance e dei mandarini, arrivava a ospitare anche fino a 500 migranti.

Allo sgombero del manufatto, nel quale vivevano circa duecento immigrati, si è arrivati dopo una serie di mediazioni avviate dal commissariato di polizia di Gioia Tauro per convincere i migranti a spostarsi in un’area attrezzata con tende nei pressi della nuova tendopoli di San Ferdinando.

Le operazioni, alle quali hanno partecipato anche reparti operativi della Polizia di Stato, si è svolta senza alcun incidente.

Il capannone è stato quindi chiuso e recintato per evitare che venga nuovamente occupato.

Poveri migranti!.

Adesso non possono nemmeno occupare un capannone per giunta inutilizzato?

Ma che Italia è questa?

Prima li fa venire, poi non gli da né un lavoro, nè una casa e se occupa un capannone li sfratta!

Chi li ha fatti venire ha grandi responsabilità!

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Sarà ancora una volta la città di Paola, la città di San Francesco, ad ospitare la cerimonia di consegna del Pacchero d’Argento, il riconoscimento ideato da Salvatore Magarò, già presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, oggi leader dell’Associazione Più di Cento – Tana per la legalità.

La IX edizione si svolgerà giovedì prossimo 6 settembre con un parterre d’eccezione: interverranno il Prefetto di Cosenza Paola Senatore, il Questore Giovanna Petrocca, il Comandante Provinciale dei carabinieri Piero Sutera, il comandante provinciale della guardia di finanza Marco Grazioli.

La manifestazione sarà introdotta dai saluti del sindaco di Paola Roberto Perrotta e di Giovanni Marzullo, portavoce dell’Associazione Più di Cento.

Per l’edizione 2018, per il loro impegno nel contrasto alla criminalità organizzata e alla illegalità, saranno premiati Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, il magistrato Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, il giornalista Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, Francesca e Giovanni Gabriele, genitori del piccolo Dodò, vittima innocente di ‘ndrangheta.

La serata sarà intervallata dalla musica del M° Giorgio Di Stilo e della sua band.

Il pacchero d’argento è realizzato ed offerto dalla gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino.

La manifestazione, sostenuta dalla Banca di Credito Cooperativo Mediocrati, si svolgerà in Piazza del Popolo con inizio alle ore 20.30.

3 settembre 2018

Le foto si riferiscono alla edizione 2017

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