E’ una domanda che ci rivolgono in tanti.
Come se potessimo, ed, in qualche modo, “ Dovessimo” sapere tutto di questo paese.
Con alcuni di loro, parlo di quelli che mi sembrava ponessero la domanda in modo provocatorio e solo per avere conferma di un fatto a loro ben noto, ho giocato, sorridendo interrogativamente e sornionamente , fino a “fargli sputare” i dubbi celati dietro la domanda.
E la risposta non mi è piaciuta. Affatto. Anzi devo dire che mi ha lasciato fortemente perplesso.
E così sono andato in giro a chiedere.
Ho chiesto a tanti.
Ed allora la domanda la poniamo noi.
Sono forse cambiate le norme che regolano i lavori similari?.
Non risulta a nessuno.
Allora perché un tempo i lavori si facevano semplicemente comunicando alla Guardia Costiera ed alla Capitaneria di Porto il loro inizio a brevissimo?
E perché allora oggi ci vuole una autorizzazione come se si trattasse di un nuovo porto?
E perché è stato necessario far fare all’Arpacal analisi sul materiale che chiudeva la bocca del porto?
Ovviamente, stando a quanto mi è stato riferito, non è trovata nessuna traccia di inquinanti.
E peraltro quale elemento inquinante poteva esserci visto che si tratta di sabbia che viene dalle spiagge a nord del porto?
Non vorrei che si sospettasse che il porto inquini, perché se così fosse dovremmo chiuderlo visto che i “supposti inquinanti” se non fermati dalla sabbia alla imboccatura finirebbero a sud e quindi ad inquinare il mare e le spiagge!!!
A meno che non sia tutta una finzione?
Ora, ma non ne sono certo, sembra che questo ritardo sia stato già, o stia per essere, denunciato, proprio perché inaccettabile ed illogico ed in tali casi è facile quindi sospettare …