“Non conosco nessuno sprovvisto di cervello. È un organo molto utile. Anche chi perde la testa se ne serve tutti i giorni… Paradossalmente, siamo perfettamente in grado di usarlo pur non sapendo davvero come funzioni. Certo, tutti abbiamo una vaga idea di cosa sia: è costituito da due emisferi, a loro volta composti da neuroni che generano segnali elettrici e la cui attività ci permette di svolgere le nostre molteplici azioni quotidiane. Ma a parte questo? Si può ridurre a così poco una struttura che è stata descritta come l’entità più complessa dell’universo? Ovviamente no, lo capite anche voi…”
Così comincia il libro “Essere intelligenti è una malattia? Tutto quello che vorremmo sapere sul cervello”, edito Einaudi. Il libro ha l’obiettivo di rendere più accessibili le tante ricerche in corso e di rispondere alle molteplici domande che ci si pone su una materia affascinate, che ci riguarda da vicino e spesso velata da un’aura di mistero: le neuroscienze.
Nate tutto sommato da poco, le discipline neuroscientifiche si sono sviluppate in modo esponenziale negli ultimi tempi, anche a seguito di un interesse sempre più diffuso nei confronti di tutto quello che ha a che fare con il nostro cervello: dal pensiero al comportamento, passando per le patologie neurodegenerative.
Perché non soffriamo il solletico quando ce lo facciamo da soli? Il cervello può recuperare dopo una lesione? È vero che usiamo solo il dieci per cento del cervello? Sono alcune delle 80 domande presenti in questo libro, ognuna con la sua risposta breve, semplice e chiara, scritta da un ricercatore diverso.
Eh già, perché questo libro, a cura di François-Xavier Alario ricercatore presso il laboratorio di psicologia cognitiva dell’Istituto di ricerca sulle Scienze cognitive e del cervello di Marsiglia, in realtà è scritto da più di ottanta ricercatori, ognuno dei quali ha dato il suo contributo per rispondere a una domanda specifica in base alle proprie competenze.
Anche la scelta delle domande è un esperimento di collaborazione: piuttosto che decidere cosa meritava di essere spiegato e cosa no, i curatori hanno chiesto a varie persone cosa avrebbero voluto sapere sul cervello: bambini, studenti e adulti (interessati e non a materie scientifiche) sono quindi gli ideatori delle domande.
Una curiosità del libro è l’ordine delle domande. Per i più tradizionalisti si può cominciare il libro dall’inizio e leggerlo fino alla fine; per i più curiosi e avventurosi, invece, si può cominciare da un capitolo qualsiasi e proseguire nella lettura attraverso una rete di connessioni che simula proprio le connessioni nervose.
Al termine di ogni capitolo, infatti, vengono proposti tre diversi approfondimenti, ad esempio per ampliare o specificare qualcosa del testo appena letto, con i vari rimandi alle pagine. Si può così seguire il proprio percorso logico, andare dove ti porta il cuore, oppure ancora non scegliere ordine alcuno. Il tutto è costruito in modo tale da rendere questo libro il più possibile diverso da un testo scolastico e stimolare la curiosità del lettore che deve creare il suo personale percorso di scoperta attraverso i segreti del cervello.Ulisse.Sissa.It
Crediti immagine: Livia Marin
Il PM Paolo Petrolo ha disposto perquisizioni degli uffici di Catanzaro( due), Cosenza(uno) e Tiriolo(uno) della Field.
E stamani la Guardia di Finanza ha acceduto alle ricerca della documentazione relativa alla scomparsa di 500 mila euro dalle casse dell’ente regionale.
Ammanco per il quale è indagato, per peculato, l’allora presidente Domenico Barile.
Un ammanco scoperto grazie alla denuncia del presidente dei revisori dei conti Maurizio De Filippo. Venti assegni circolari. Di importo diverso e con destinatari diversi. Per un totale, appunto, di 500 mila euro
La sottrazione del denaro sarebbe avvenuta tra il giugno e il novembre 2012.
Sulla base di quella relazione la giunta regionale, nel dicembre scorso, ha sospeso l'allora presidente della Field, Domenico Barile.
Una ricerca durata ore.
Ma le indagini non si fermeranno al solo ammanco e saranno estese alla gestione finanziaria dell’ente . Il PM, infatti, nel decreto di perquisizione ha dato mandato ai finanzieri di ricercare «documentazione amministrativo contabile relativa alla gestione finanziaria della Field».
Ora basta attendere i risultati.
Catanzaro . Le segnalazioni evidenziavano un continuo via vai da un appartamento nel quartiere Piano Casa. Ovvio l’intervento dei Carabinieri che hanno così scoperto una casa d'appuntamenti.
Nell’appartamento due “signore” di nazionalità cinese.
L’Agi evidenzia che non è stato possibile contestare alcun reato alle signore ma che le stesse siccome erano in Italia senza permesso di soggiorno e quindi in modo non regolare per le stesse è stato avviato l'iter per l'espulsione.
Se fosse stata una villetta, magari isolata, forse non ci sarebbero state segnalazioni e forse non si sarebbe scoperto nulla.
E le cinesi sarebbero rimaste in Italia ed a fare il mestiere di sempre.