Redazione TirrenoNews
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Petilia Policastro, 11 forestali denunciati per truffa.
Venerdì, 30 Maggio 2014 17:25 Pubblicato in CatanzaroDobbiamo ringraziare i Carabinieri di Petilia Policastro per non aver chiuso gli occhi e per aver quindi visto 6 operai in servizio presso il Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 5 operai forestali dell’Afor, tutti residenti ed operanti in Petilia Policastro che trascorrevano tranquillamente intere giornate al bar o in piazza nel paese.
È da qui che sono partiti per una attenta e continua vigilanza e registrazione per ben comprendere quali e quanti fossero le persone coinvolte, e quali fossero i doveri e gli obblighi derivanti dal ruolo e dall’incarico e dove fossero posizionati i cantieri o siti di lavori dei personaggi attenzionati.
Le indagini hanno interessato una ventina di persone che avrebbero dovuto svolgere un’attività lavorativa di almeno 8 ore al giorno.
Undici di loro, “pur risultando regolarmente presenti nei registri giornalieri di servizio, sovente, per non dire quasi sempre, non si presentavano a lavoro, continuando tranquillamente una vita rilassata, tanto nella stagione estiva quanto in quella autunnale-invernale, intenti in altre attività, lavorative o di ozio puro”.
Da qui la denuncia in stato di libertà.
Il capo di imputazione per tutti è stato quello di truffa continuata in concorso per le retribuzioni indebitamente percepite a fronte di assenze continuate ed ingiustificate sul lavoro, oltre alla contestazione anche del reato di “ falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” per le mendaci attestazioni delle presenze sui registri giornalieri di servizio.
Questa volta non solo operai ma anche i capisquadra, cioè coloro che avrebbero dovuto verificare gli esatti adempimenti lavorativi.
1 capo squadra e 5 operai del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 2 capi squadra e 3 operai dell’Afor.
E’ stato anche segnalato l’atteggiamento collaborativo degli organi direzionali dei due enti che hanno fornito sempre puntualmente la documentazione richiesta ai fini degli accertamenti.
Amantea deve pretendere l’Ufficio dell'Agenzia delle Entrate : raccogliamo le firme.
Venerdì, 30 Maggio 2014 17:02 Pubblicato inL’agenzia delle entrate di Amendolara quasi sicuramente sarà chiusa. E da qui la reazione del comune.
Ecco cosa dice il sindaco Antonello CIMINELLI:
Amendolara (Cs), Venerdì 30 Maggio 2014 –. C’è la crisi ed è necessario dare un taglio alle spese, ok; ma non si possono uccidere i territori. ( l’Ufficio delle entrate) È sempre stato un servizio importante per le popolazioni dell’Alto Jonio. Non si può continuare a depredare ed a mortificare in questo modo le comunità.
È quanto ribadisce il Sindaco del Paese della Secca Antonello CIMINELLI annunciando l’iniziativa avviata in collaborazione con la cittadina Patrizia MOLINARI: una petizione per il mantenimento dell’Ufficio dell’Agenzie delle Entrate.
L’iniziativa segue, dopo la disdetta del comodato per l’immobile dello sportello, all’invito all’Agenzia a desistere dalla chiusura, e all’appello ai colleghi dell’Alto Jonio di fare quanto prima una deliberazione di consiglio comunale per opporsi alla decisione.
L’invito ai cittadini è di partecipare numerosi, ed in prima persona, per il mantenimento dell’Ufficio, attraverso la raccolta firme. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
Come non essere d’accordo!
Ma se Amendolara paesino di circa 3000 abitanti ha diritto a conservare tale ufficio non sarebbe altrettanto giusto che Amantea ( quasi 14.000) ed il suo hinterland( circa 30.000) abbia un proprio ufficio senza che la sua popolazione sia costretta a spostarsi nella lontana Paola?
Il problema è l’amministrazione comunale che non tutela il nostro paese.
Allora la lanciamo noi questa raccolta di firme. Nei prossimi giorni vi diremo dove e come. Nel frattempo se ritenete fateci sapere se siete disponibili ad aiutare la città ad avere più servizi e più lavoro( ci pensate che ad Amantea non è rimasto più nemmeno UN ufficio statale?)
Damiano Covelli del PD vuole mandare via Occhiuto e la sua Giunta
Venerdì, 30 Maggio 2014 13:09 Pubblicato inEcco il comunicato del Segretario Damiano Covelli.
“E’ ormai evidente a tutti la crisi profonda della esperienza di governo di centrodestra anche nella città di Cosenza.
La nostra città oggi ha subito un indubbio arretramento sia sul piano economico, sociale e culturale.
Il Sindaco e la sua maggioranza che 3 anni fa furono eletti sotto l’egida dell’ex Governatore Scopelliti, stentano persino a garantire l’ordinaria amministrazione come dimostra il fallimento della tanto sbandierata raccolta differenziata e la quasi totale assenza di manutenzione.
Si continuano ad annunciare opere pubbliche faraoniche, si mostrano arditi progetti e non si riesce ad aprire quelle già realizzate, come le piscine del parco fluviale.
Altre, come dimostrano i lavori in Piazza Bilotti, che sono state iniziate in un quadro di forte incertezza che non fa presagire nulla di buono rispetto al loro effettivo completamento nei tempi previsti, con grave danno per le attività commerciali dell’intero centro cittadino.
Stendiamo poi un velo pietoso sulla gestione della vicenda delle cooperative sociali a Cosenza, con centinaia di lavoratori che sono stati posti in una condizione di ulteriore disagio sociale e precarietà.
Ieri abbiamo appreso dalla stampa che un assessore si è dimesso in seguito ad una inchiesta giudiziaria che vede coinvolto anche il marito, ex ministro dell’ambiente e oggi direttore generale dello stesso ministero.
Diciamo, abbiamo appreso, perché alla stragrande maggioranza dei cosentini i nomi dei componenti della Giunta Municipale risultano essere addirittura sconosciuti perché se ne ignora non tanto la collocazione politica ma le specifiche competenze tecniche che ne motivarono la nomina da parte del Sindaco.
Non è nostro costume entrare nel merito delle inchieste giudiziarie.
Queste devono fare il loro corso nelle sedi opportune e fino in fondo deve essere garantita la presunzione di innocenza che è il presupposto fondamentale dello stato di diritto.
Poniamo invece un altro problema, che è quello della effettiva capacità del Sindaco e della Giunta di affrontare i problemi della città.
Si prenda atto, pertanto, che così non si può più andare avanti.
Ad Occhiuto e alla sua Giunta compete ora soltanto l’assunzione di responsabilità di consentire alla città di tornare al più presto al voto.
Cosenza, li 29 maggio 2014 Damiano Covelli