Redazione TirrenoNews
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L’uovo per gli Egizi era la vita, per i Greci la fecondità della terra, per i fenici la quintessenza dell’essere.
E noi amanteani, un pò figli di tante culture mediterranee, che cosa cerchiamo nell’uovo?
Un capitano della nave che non ci mandi contro gli scogli ?
Un governatore che non ci somministri bande e pennacchi e nel mentre ci appioppi tasse e tributi?
Un sindaco che non si serva del potere per vendersi la città e la dignità dei suoi cittadini?
Assessori che non litighino per chi indosserà la fascia?
Candidati a consiglieri che comprano i prossimi voti promettendo a gente sull’orlo della disperazione un posto, sia pure precario ma atto a far sopravvivere sia pure lentamente morendo ?
Il coraggio di parlare anche delle cose che non vanno e senza il timore di essere sanzionati ( magari perfino di non essere posti nelle liste elettorali)?
Un paese di sagre, balli e canti per dimenticare la disperazione?
Il coraggio di essere cittadini di una società migliore ?
Uno Stato che ci tolga le castagne dal fuoco senza che ci si esponga?
Un posto in una cooperativa che ci faccia lavorare?
I clienti che vengono a comprare quello che vendiamo ?
Una gran messe di turisti che riempiano i nostri alberghi?
Un mare pulito e che porti le nostre fogne sulle altre spiagge?
La scomparsa della cupola di ipocrisia che copre la nostra città?
Un futuro migliore per i nostri figli?
Politici finalmente onesti e non ipocriti?
Imprenditori che non rubino ai propri dipendenti?
Pane, lavoro, onestà e dignità ?
Photored su tutte le traverse della statale?
Una sanità che funziona senza bisogno di raccomandazioni ?
I marciapiedi liberi?
Servizi pubblici abbondanti ed efficienti?
E cosa troveremo?
Sacrifici, violenze, differenze, disparità, galline bianche e galline nere, tasse, tributi, spine, crisi, disperazione, suicidi, emigrazione, eccetera
Praticamente esattamente quello che abbiamo seminato.
Auguri ,comunque, alla città ed agli amanteani onesti. Auguri a che questi, sperando che siano tantissimi, trovino nell’uovo il coraggio di mandare via gli ipocriti, i lenoni, le donne di strada e chi sta distruggendo la città ed il suo futuro, ed insieme il futuro dei nostri figli.
Amantea: Uomo si taglia le vene ma viene salvato
Sabato, 19 Aprile 2014 13:27 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziarial'uomo molto conosciuto nel paese per le sue capacità ed doti artistiche ed inventive, dal carattere vulcanico ma a quanto sembra anche molto fragile, mostrava da giorni ormai segni di fragilità psichica, che lo hanno portato, nonostante l'aiuto dei familiari al tragico gesto.
Fortunato P. è un persona per bene.
Un uomo semplice ma geniale. Lui era l’inventore della mezza barca, costruita con le sue mani e ridotta a metà per poter essere salita a spalle sulle gradinate del centro storico.(nella foto)
Il fisico ancora ben conservato del nuotatore che da giovane non temeva tempeste e che nuotava come un pesce per miglia e miglia.
Vulcanico ma fragile. Lo potevi trovare a dipingere , ad intagliare il legno, a realizzare figure in creta. O magari a suonare uno strumento senza nemmeno conoscere la musica
Ma da qualche tempo mostrava segni di fragilità psichica.
Hanno provato tutto i suoi familiari per dargli una mano a curarsi ed a guarire.
Hanno interessato anche il CIM, ma inutilmente.
E senza cure Fortunato non ha sopportato lo stato di fortissimo disagio nel quale versava.
E ieri Venerdì Santo la sua voce rotonda e composta è mancata tra i coristi che offrono il loro canto nella antica processione dei misteri.
Ed a chi ha chiesto le ragioni è stato detto che era caduto dalla bicicletta e che era stato portato in ospedale .
Solo stamattina ci è stato riferito che si era tagliato le vene ed era stato salvato dei propri familiari che avevano chiamato i soccorsi che lo avevano portato in ospedale per i primi interventi e poi a Crotone per quelle cure che la sanità ad Amantea non è stata in grado di offrirgli.
A lui ed alla sua famiglia gli auguri di una guarigione totale.
Certo permetteteci una riflessione: qualcuno deve prendere atto della solitudine degli ammalati in questo territorio e provvedere prima che sia troppo tardi.
Abbiamo ancora presente la solitudine di Stella Maria e sappiamo come è tragicamente finita ed anche per questa memoria la vicenda di Fortunato P. a due soli giorni di distanza ci sembra inaccettabile.
Amantea 18 aprile 2014. Le Varette e le Confraternite.LA GALLERIA DI FOTO
Venerdì, 18 Aprile 2014 20:22 Pubblicato inEsiste una Amantea che sembra eterna, straordinariamente viva, quasi immortale.
E’ la Amantea della tradizione, dei riti pasquale ( anche quelli di Natale ne sono una pacifica affermazione dello stesso fenomeno sociale oltre che culturale). La Amantea della processione dei Misteri . Una processione che scende indietro nel tempo per secoli e secoli
Una tradizione che si ripete nel tempo senza deflettere da quel cammino di rappresentatività di una storia millenaria che si appartiene egualmente a tutti, senza distinzione di sesso, di età, di fede, anche se qualcuno vi assiste dal balcone e qualcuno ne è ancora più lontano.
E’ la Amantea della gente perbene, che è felice di incontrarsi anno dopo anno in quello che è il momento più intenso della espressività cittadina.
E’ la processione del venerdì santo, la processione delle Varette( le piccole bare), quella alla quale partecipano in tanti e qualcuno ritorna da lontano, anche da molto lontano per poterla vivere intensamente .
Insieme ai canti delle singole statue, alcuni bellissimi ed antichissimi come lo Stabat Mater ed il Miserere , le diverse divise delle varie confraternite, i più antichi momenti di solidarietà nella città.
Vi presentiamo alcuni momenti della processione con particolare attenzione ai fratelli delle varie confraternite.
Tra le tante anche il fratello più piccolo di tutta la processione.
Ed un’altra lo mostra insieme al padre ed al nonno; tre generazioni di “fratelli” di fede.
Qualcuno come Gaetano viene da Milano
Qualcuno come Franco è un Italo americano che da quando è in pensione non riesce a fare a meno della processione dei Misteri .