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Redazione TirrenoNews

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Abbiamo chiesto il parere della Capitaneria di Porto di Vibo sul fenomeno dello spiaggiamento delle Velelle.

Alla cortesia del Capitano CP Antonello RAGADALE la seguente risposta:

“SPIAGGIAMENTO DI BARCHETTE DI SAN PIETRO (VELELLA VELELLA) SUL LITORALE TIRRENICO CALABRESE.

IN RISPOSTA ALLA RICHIESTA FORMULATA CON LA E-MAIL DEL 20 APRILE 2014, ALLA QUALE RICAMBIAMO (ANCHE SE IN LEGGERO RITARDO) GLI AUGURI DI BUONA PASQUA, SI RIPORTA, DI SEGUITO, LA NOTA ESPLICATIVA FORMULATA DAL WWF CALABRIA E DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA:

-LO SPIAGGIAMENTO DI MIGLIAIA DI PICCOLI ORGANISMI DI FORMA OVALE, DI COLORE AZZURRO E CON UNA SPECIE DI “VELA “ TRIANGOLARE” HA RICHIAMATO L’ATTENZIONE DI CHI IN QUESTI GIORNI HA FREQUENTATO IL LITORALE COSTIERO TIRRENICO CALABRESE, TRA CUI LA CITTADINA DI AMANTEA.

-PROTAGONISTE DI QUESTO FENOMENO NATURALE SONO LE COSIDDETTE “BARCHETTE DI SAN PIETRO”, IL CUI NOME SCIENTIFICO , VELELLA VELELLA, RICORDA APPUNTO UNA DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI QUESTI ANIMALI CHE APPARTENGONO AL GRUPPO ZOOLOGICO DEI CELENTERATI (O CNIDARI) LO STESSO CHE COMPRENDE LE PIÙ NOTE MEDUSE E I CORALLI . NEL CASO DELLE VELELLE SI TRATTA DI VERE E PROPRIE COLONIE IN CUI CIOÈ OGNI “BARCHETTA DI SAN PIETRO” È COMPOSTA DA DIVERSE PARTI CHE SVOLGONO FUNZIONI SEPARATE, DA QUELLA RIPRODUTTIVA, A QUELLA DI DIFESA, A QUELLA ALIMENTARE.

-DA UN PUNTO DI VISTA ECOLOGICO LE VELELLE SONO STATE INCLUSE IN QUELLA PARTE DI PLANCTON CHE COMPRENDE ORGANISMI GALLEGGIANTI, CON UNA PARTE DEL CORPO CHE EMERGE DALL’ACQUA. È PROPRIO LA “VELA”, LA STRUTTURA MEMBRANOSA SCIENTIFICAMENTE NOTA COME PNEUMATOFORO, CHE CONSENTE ALLA PICCOLA COLONIA DI ESSERE SPINTA DAL VENTO E DI ANDARE ALLA DERIVA, PRIMA DI SPIAGGIARSI. LA PARTE INFERIORE PRESENTA INVECE DEI PICCOLI TENTACOLI CHE SERVONO PER LA CATTURA DELLE PICCOLE PREDE DELLO ZOOPLANCTON, MA CHE NON SONO URTICANTI PER L’UOMO.

-NIENTE A CHE VEDERE INSOMMA CON LA “PARENTE” CARAVELLA PORTOGHESE (PHYSALIA PHYSALIS) CON TENTACOLI CHE POSSONO RAGGIUNGERE I DIECI METRI DI LUNGHEZZA E IL CUI CONTATTO PUÒ PROVOCARE LA MORTE, ANCHE SE LA SUA PRESENZA NEI MARI ITALIANI È PIUTTOSTO SCARSA.

-GLI SPIAGGIAMENTI IN MASSA DELLE VELELLE SONO UN FENOMENO DEL TUTTO NATURALE CHE SI VERIFICA DI SOLITO IN PRIMAVERA O IN AUTUNNO, DI SOLITO DOPO UNA MAREGGIATA E CHE NON SONO DA METTERSI IN RELAZIONE A PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTE DEL MARE.

-UN FENOMENO ABBASTANZA NELLA NORMA VISTO IL PERIODO QUINDI – SPIEGANO DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO - E LA LORO PRESENZA È SINTOMO DI UNA REGOLARE ATTIVITA’ DEL MARE E DELL’ECOSISTEMA MARINO

Amministrative Amantea. Il M5S presenta la lista

Martedì, 22 Aprile 2014 17:42 Pubblicato in Primo Piano

Tutto come previsto.

Il M5S è la prima lista delle prossime amministrative di Amantea

E stamattina erano tutti al comune per la sottoscrizione delle firme

Ne abbiamo approfittato per scattare una foto.

E’ quella di Olga Maria Pucci una delle candidate.

Insieme alla foto ecco la sua scheda elettorale

“Mi chiamo Olga Maria Pucci sono nata a Cleto il 21/09/1965 residente a Amantea da più di 23 anni. Sposata ,ho una figlia .

Sono Assistente Sociale e ho lavorato per circa 20 anni al Papa Giovanni XXIII attualmente sono in mobilità in deroga.

Il forte senso di giustizia in difesa delle persone più deboli o per coloro che vivono in particolari difficoltà mi hanno spinta a dare il mio contributo rivolto alle politiche sociali perche ritengo importante e necessario il benessere civico delle persone. 

Ho scelto il MoVimento perchè attualmente mi sento meglio rappresentata. Spero di contribuire al miglioramento del nostro stato sociale, ancora oggi vittima della vecchia politica dove gli interessi personali hanno superato quelli collettivi.

Ci scrive Giovanni Liscotti:

“Pur non essendo un chimico o un medico del settore, in riferimento all’interpellanza inerente l’uso del “cloro” nell’acqua pubblica, (ma anche imbottigliata) vorrei dare un mio personale contributo, al fine di distogliere cattivi pensieri per l’utilizzo dell’acqua che scorre dai nostri rubinetti di casa.

A fuor di dubbio, l'acqua del rubinetto è controllata e sicura. Ovvio che, l’eccessivo uso di cloro potrebbe essere all’olfatto non gradevole e pertanto, essendo questi una sostanza c.d. “volatile”, sarà sufficiente lasciare l'acqua presa dal rubinetto “a riposo” per circa 10/15 minuti in modo tale che il cloro possa dissolversi e non sentire più eventuali odori non gradevoli. (anche se questi si avvertono qualora avviene un eccessivo uso della sostanza).

L'acqua potabile è certamente sicura, perché deve esaudire una serie di normative sanitarie. La garanzia della potabilità dell’acqua è certa e se questa scende dai nostri rubinetti è il risultato della sua potabilità. Caso contrario, se viene superato un solo parametro stabilito dalle Leggi vigenti, obbligano i Sindaci e chi per essi, ad emanare un'Ordinanza di non potabilità dell’acqua e quindi, da ciò si può evincere anche, da un certo punto di vista la garanzia per la salute dei cittadini.

L’acqua, compresa quella che deriva dalle sorgenti, in natura è sempre stata a rischio di contaminazioni batteriologiche e credo che in passato, tale motivo abbia contribuito al diffondersi di epidemie che oggi sono quasi del tutto scomparse. Gli impianti di trattamento di acqua e di acqua reflua usano il cloro per ridurre il livello nell'acqua dei microorganismi che possono trasmettere malattie agli esseri umani (disinfezione).

Quindi, e aggiungerei giustamente, il Cloro negli acquedotti moderni è utilizzato per sterilizzare l’acqua che ivi si deposita o transita. Tale tecnica di sterilizzazione (se pur da tenere sempre sotto controllo) ha garantito certamente la sicurezza a milioni di abitanti.

Sarebbe magari opportuno chiedere agli amministratori pro-tempore, un maggiore impegno ed attenzione alle risorse idriche, cercando il più possibile di salvaguardare le sorgenti e tutto ciò che ne consegue (acquedotti-pozzi- ecc) per migliorare la qualità delle acque che vengono utilizzate in ambito del proprio paese/città, senza escludere l’impegno fattivo e reale a mantenere in assoluta efficienza la rete idrica, non solo ai fini della salute ma anche per il fine di una minore dispersione e un maggior risparmio in denaro.

Cav. Giovanni LISCOTTI

NdR Cavaliere, se fosse così come dici dovremo informarci e denunciare tutti i sindaci che non clorano l’acqua perché la mancanza di cloro significa rischi per la potabilità dell’acqua e quindi per la salute.

In realtà il nostro articolo mira a sapere:

  1. Se è vero che l’acqua che beviamo è clorata.
  2. Perché
  3. Chi lo ha deciso
  4. Con quale ordinanza
  5. Se si tratta di una ordinanza eterna
  6. Se il costante uso del cloro crea problemi alla salute umana.

E’ facile clorare l’acqua come risposta a deficienze del sistema idrico. Molto facile, ma perché non si pone rimedio a queste deficienze?

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