Cosenza. L'ex frate ha diffuso una lettera aperta inviata al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, al sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ed al presidente della Provincia, Mario Oliverio per chiedere che vengano «sospese tutte le rette dei poveri dell’Oasi Francescana».
«Prima di natale – scrive padre Fedele – in concomitanza con la mia partenza per l’Africa avevo condannato e denunciato quanto sta accadendo nell’Oasi Francescana chiedendo di ritirare il contributo di novemila euro per i pranzi natalizi che si sarebbero svolti nella struttura».
«Non è lecito foraggiare con continui contributi l’Oasi Francescana che deve sostenersi con la generosità dei cosentini che è grandissima»
«Dall’Africa affamata ed in guerra continua rinnovo la mia condanna vibrata, forte e continuata: non è lecito che Michele Pallardo, direttore dell’Oasi, guadagni esattamente 99.700 euro all’anno».
Caro sindaco Occhiuto, se vuoi veramente incontrare i poveri della città, non partecipare ai pranzi dell’Oasi, ma chiama il mio autista, Giovanni Valentino, che ti porterà dove dormono i poveri e dove ogni sera si reca per portare coperte e viveri che i buoni cosentini consegnano a 'Il paradiso dei poveri".
Gli attuali amministratori dell’Oasi Francescana, che conosco molto bene – conclude – non li ho mai visti avvicinare i veri poveri durante i miei 34 anni di residenza a Cosenza e non li ho mai visti al mio fianco durante questi anni a raccogliere viveri, medicinali ed altro per i poveri»
Il tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari, Livio Sabatini.
Tornano,così, liberi gli ex consiglieri provincia di Cosenza Umberto Bernaudo e Pietro Paolo Ruffolo arrestati nel novembre scorso e posto ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro chiamata "Terminator".
Bernaudo e Ruffolo, vennero accusati di corruzione e corruzione elettorale, e sono coinvolti nell’inchiesta della Dda nella loro qualità di ex sindaco di Rende ed ex assessore comunale.
I giudici del tribunale della libertà hanno accolto il ricorso dei difensori di Bernaudo e Ruffolo ed hanno disposto l'immediata scarcerazione.
Le motivazioni saranno depositate successivamente.
L’accusa aveva sostenuto che i due esponenti politici avrebbero ricevuto l’appoggio elettorale da parte di Michele Di Puppo, ritenuto esponente delle cosche della 'ndrangheta del consentino, in occasione delle elezioni provinciali del 2009.
Secondo la Dda di Catanzaro, inoltre, i dipendenti della società Rende Servizi erano utilizzati come bacino di voti in favore di Bernaudo e Ruffolo
I democratici Calabresi domani non potranno votare né per il senatore settantacinquenne Cesare Marini eletto senatore per la prima volta nel 1994 e che ha ritirato la sua candidatura senza alcuna motivazione pubblica.
Cesare Marini era stato eletto nel 1994 nel collegio uninominale di Corigliano sotto le insegne dei Progressisti, poi venne confermato due anni dopo nelle schiere dell'Ulivo. Nella legislatura 2001-2006 è stato capogruppo del gruppo Misto. Poi ha seguito la componente socialista nella Rosa nel Pugno, che lo ha candidato nel 2006. Poi è emigrato nel Pd, lasciando lo Sdi, e venne candidato nel 2008 alla Camera.
Qualcuno sussurra che ad urne chiuse ci saranno scintille.
Anzi secondo il Corriere della Calabria( da leggere !), sembra che il senatore voglia toglersi qualche sassolino dalla scarpa e che “Chi ha avuto modo di parlargli nelle ultime ore riferisce infatti di un suo certo nervosismo riguardo al modo in cui il partito ha scelto di condurre le primarie. È ancora presto per fare previsioni, ma il "passo indietro" dell'ex senatore è comunque piuttosto strano, se si considera che la segreteria nazionale del partito gli aveva concesso la deroga per una nuova, eventuale, elezione. Niente da fare: Marini si tira fuori e lascia una battaglia che in provincia di Cosenza comunque rimane incerta.”
Resta fuori anche l'ex assessore provinciale Rosetta Console.
Insomma in gara restano:
- il deputato uscente Franco Laratta,
- il consigliere regionale Mario Maiolo,
- i sindaci di Acquaformosa Giovanni Manoccio;
- il sindaco di Diamante Ernesto Magorno;
- l'ex coordinatore provinciale del partito Bruno Villella;
- l'ex segretario regionale dei Giovani democratici Luigi Guglielmelli;
- i dirigenti Giuseppe Terranova, Enza Bruno Bossio, Stefania Covello e Valeria Capalbo;
- la giovane esponente democrat Daniela De Marco;
- il leader del movimento “Diritti civili” Franco Corbelli.