“Mi diede dei baci sul collo, io rimasi paralizzata e non riuscivo nemmeno a muovermi. Quell'uomo approfittò del mio stato di disorientamento psicologico e fisico e mi tolse la giacca da jeans e la maglietta, lasciandomi indosso solo il reggiseno. A questo punto mi alzai di scatto, per andare via, ma lui mi fermò, m'afferrò per un braccio e mi tirò a se, facendomi sedere sulle sue gambe. A quel punto mi chiese di togliermi i pantaloni. Io, reagii. Gli feci capire che non avevo nessuna intenzione di farlo. Lui, si alzò e mi riaccompagnò, di nuovo in Chiesa, raccomandandomi che di quello che era successo non ne dovevo fare parola con nessuno».
E’ da questa dichiarazione resa dalla ragazza. Ad iniziare le indagini il luogotenente dei Carabinieri Cosimo Saponangelo. Ed ora la sentenza della cassazione che ha condannato Roberto Sciammarella, bancario 48enne di Trenta, a due anni ed otto mesi.
Il fatto è avvenuto nell’ottobre del 2010 in Cosenza ma fu denunciato solo 5 mesi dopo nel marzo 2011.
L’inchiesta venne affidata al sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Antonio Bruno Tridico che, chiese ed ottenne dal gip l'ok per l'arresto del bancario, poi i processi, le condanne e ieri la pronuncia definitiva della Cassazione.
28 gennaio: “Sulla sanità Scopelliti invece di tagliare gli sprechi ha tagliato l’assistenza”.
Intervenendo alla conferenza stampa sull’emergenza sanitaria in Calabria, Enza Bruno Bossio della direzione nazionale del PD e candidata alla Camera dei deputati, ha espresso condivisione e sostegno sulla petizione popolare che i cittadini calabresi sottoscriveranno per rivolgere al futuro Governo Nazionale la richiesta di rimozione del Presidente Scopelliti dall’incarico di Commissario per la gestione del servizio sanitario regionale.
“Sono stati mancati gli obiettivi del Piano di rientro”, ha affermato Enza Bruno Bossio.
“Invece di tagliare gli sprechi, ottimizzare la spesa, rendere efficiente ed avvicinare il servizio ai cittadini, di fatto è stata tagliata l’assistenza. Per intere zone della Calabria non sono garantiti i servizi minimi.
I calabresi continuano a pagare le tasse più alte d’Italia per avere un servizio che invece di migliorare va sempre più depauperandosi”.
29 gennaio “ Inaugurata la nuova sede del circolo di Terranova da Sibari”
Intervenendo alla inaugurazione della nuova sede del circolo di Terranova da Sibari Enza Bruno Bossio ha messo in evidenza come “E’ in campo un PD credibile per l’alternativa al centrodestra. Ormai tutti i sondaggi di istituti diversi registrano la vittoria del centrosinistra e del PD. Nessuno dei nostri competitori, infatti, ha alcuna speranza di vincere ma al massimo concorre per impedire una vittoria piena del PD al Senato.
Ecco perché è importante che in queste ore tutti i militanti si mettano in moto, non si lasci nulla di intentato, non si rinunci a parlare con nessuno pur di convincere gli elettori a votare il PD il 24 ed il 25 febbraio.
Solo una grande forza popolare, infatti, ha proseguito Enza Bruno Bossio, può rappresentare pienamente interessi larghi e diffusi, territori ed istanze diverse superando l’anomalia italiana di questi anni dei partiti leaderistici e personali e degli uomini soli al comando.
Non è un caso che l’unico vero candidato a Palazzo Chigi, l’unico davvero che può aspirare a quella carica, Pier Luigi Bersani, ha deciso di non mettere il suo nome nel simbolo.
Perché il 24 ed il 25 febbraio a vincere non sarà un uomo solo ma un intero partito, una forza collettiva, tutti quanti noi, anche quelli che siamo qui stasera ad inaugurare la casa dei democratici di Terranova da Sibari.
L’esperienza di governo del centrodestra in Calabria ha creato soltanto profonda delusione e lo stesso PDL ne esce rimaneggiato e lacerato.
L’affidabilità del PD consiste, invece, proprio nella capacità di garantire stabilità di governo nel Paese e di proporre una credibile alternativa al centrodestra in Calabria anche grazie all’aver fatto prevalere le ragioni dell’unità e della condivisione su un innovativo progetto di governo”.
Impossibile non leggere Il Corriere della Calabria e l’articolo di Antonio Ricchio, pregevole nella stesura, tempestivo nella esposizione di un fatto che può avere importantissime ripercussioni per la politica regionale. Eccolo: “Il senatore all'attacco dei centristi dopo le parole di Occhiuto («Il Pdl considera la Calabria una pattumiera»). E a Cosenza si temono ripercussioni In campagna elettorale, si sa, menarsi fendenti di santa ragione è fisiologico, e prescinde dai rapporti politici esistenti. Ma questa volta le parole del senatore Tonino Gentile rischiano davvero di avviare un cortocircuito dalle conseguenze imprevedibili nell'alleanza Pdl-Udc che governa la Regione. Tutta “colpa” delle affermazioni fatte dal deputato centrista Roberto Occhiuto che ieri da Lamezia non le ha mandate di certo a dire con riferimento alla candidatura di Mimmo Scilipoti: «Il Pdl considera la Calabria una pattumiera». Raccontano che Gentile non l'ha presa bene già ieri, quando i bene informati lo hanno messo al corrente di quanto successo alla convention lametina dell'Udc. E così ha aspettato il suo turno oggi a Catanzaro per togliersi tutti i sassolini dalle scarpe: «Quanto affermato dall'Udc, un partito che ha più poltrone che voti, è veramente troppo». In sala gli applausi sono davvero copiosi (diminuiscono di portata quando, in seguito Gentile, affermerà che «la candidatura di Scilipoti – che non è un serial killer – è meritata perché ha salvato in più occasioni il governo Berlusconi»), segno che le parole di Gentile hanno colto nel segno. Scopelliti, davanti all'invettiva del vicecoordinatore, è parso abbastanza in imbarazzo (solo due giorni fa si è affrettato a rassicurare il segretario Cesa sulla necessità di portare a compimento il lavoro iniziato nella primavera 2010) e si è limitato a un sorriso di circostanza. Certo, è che le parole di Gentile rischiano di aprire un fronte (l'ulteriore) di tensione con l'Udc soprattutto per quel riguarda la città di Cosenza dove il fratello di Occhiuto (Mario) e la nipote di Gentile (Katya) sono sindaco e vicesindaco. Possibile che un senatore della sua esperienza non abbia valutato quali potrebbero essere gli effetti delle sue affermazioni? Difficile crederlo. E poi ci sono quegli applausi (copiosi) che testimoniano come dopo il voto sarà inevitabile sottoporre a check-up un patto finora rivelatosi inossidabile”