Nota stampa dell’associazione “L’Incontro – Insieme per crescere”
Le prime piogge, pure intense, le spiagge senza vita, i lidi senza ombrelloni, il lungomare vuoto; non vedi nemmeno spazzatura. Al più qualche curioso ad andare a vedere i due fiumi di Santa Maria. Nemmeno studenti in giro, i pochi ospiti degli alberghi a giocare a canasta o tressette!
Altro che prolungamento della stagione estiva!
Davvero sembra che ormai l’estate sia finita. O quasi.
Certo con il tempo non c’è da scherzare. Basta il giorno seguente ed il mare si calmerà, e potremo avere di nuovo il sole, un sole caldo od almeno tiepido che inviterà ad andare a rifare i bagni.
Diversa sembra la situazione di Amantea.
Per Amantea ormai il maltempo è costante. Anzi nuvole sempre più scure si apprestano all’orizzonte, anzi, forse, con esso sono, ormai, sempre un tutt’uno, una costante, al punto da non renderlo più distinguibile.
Una economia sempre meno vitale; il commercio che langue, un commercio al quale si risponde con i photored e le strisce blu ( ma chi viene più ad Amantea, ormai?); la disoccupazione che schizza velocemente verso l’alto, come le tasse comunali; il lavoro che manca od è per pochi, e sempre gli stessi; molti giovani senza speranza, per lo più ( per fortuna non tutti) incapaci di sacrifici ai quali non sono più stati abituati dai genitori e dalla società, nemmeno quella della emigrazione; i prezzi che salgono; il turismo morto, ancora giovane, nel bel mezzo della breve, ed un tempo vitale, esistenza; le strade piene di buche; il campus che non campeggia; i servizi sanitari vergognosamente insufficienti; gli uffici pubblici ormai scomparsi; vecchi muri scrostati , rughe della mancata manutenzione, insegne illeggibili dalla ruggine come certi segnali stradali.
E potremmo continuare a lungo.
La realtà, amara, è che insieme all’estate e più dell’estate sembra che anche Amantea sia finita, non abbia più speranza di avviarsi verso un futuro roseo, vitale.
Temiamo che quel poco di commercio che finora ha qualificato la città sia destinato definitivamente a collassare sotto i colpi di un governo nazionale, regionale, provinciale e comunale che sopravvive a se stesso ma senza tutelare né la economia, né gli abitanti.
Noi speriamo che non sarà così, ma lo temiamo fortemente . E peraltro non vediamo una classe politica che abbia il coraggio di osare, se necessario il tutto per tutto.
Anzi stiamo aspettando nuovi e vecchi zombie.