Ottaviano, questo il nome del ragazzo di Amantea soccorso proprio nel giorno del suo 18esimo compleanno
Quando dobbiamo lamentare le inefficienze delâ€Sistema sanità Calabria†lo facciamo senza finto rispetto per nessuno.
Ma con la stessa verità siamo pronti, come in questo caso, a segnalare anche i casi di efficienza di questo sistema malato.
In particolare quando avviene ad Amantea, l’isola infelice di una sanità che non cura come dovrebbe.
Ci riferiamo alla prontezza ed accuratezza degli interventi richiesti ed ottenuto oggi da un diciottenne amanteano
Immediato l’arrivo dell’autoambulanza del 118 partita da Santa Maria e facilmente giunta in Via Garibaldi.
Efficiente il personale dell’autoambulanza che stante la gravità del caso ha immediatamente chiesto ed ottenuto l’intervento dell’elisoccorso che è atterrato sulla spiaggia amanteana
L’autoambulanza aveva portato il giovane sul lungomare .
Pochi minuti e le pale dell’elicottero hanno ripreso a girare dirigendosi verso il nosocomio cosentino.
Ottaviano P. , proprio oggi aveva compiuto i 18 anni e stava festeggiando insieme ai suoi amici ed ai suoi cugini .
Un festicciola tra ragazzi senza grandi particolaritÃ
Poi la disgrazia.
La vetrina di alluminio che si apre con difficoltà , il vetro che si frantuma ed esce dalle guide , cade sul braccio del giovane Ottaviano e gli taglia la vena del polso.
Per fortuna i ragazzi che erano con lui gli hanno dato immediato soccorso chiamando subito il 118 e bloccando in qualche modo la forte emorragia.
Ad Ottaviano gli auguri di una pronta e totale guarigione.
Mentre siamo lì a parlare con il cugino Francesco che con sangue freddo ha soccorso Ottaviano notiamo il numero sulla porta del vecchio magazzino dei marinai amanteani : 17
Sarà un caso?
Qualcuno dei lettori potrà obiettare “ Ma ancora credete alle superstizioniâ€, magari ignorando o dimenticando che fin dall'antichità il numero 17 è stato fortemente collegato alla sfortuna. I più ritengono che la superstizione fosse nata, ai tempi dell'antica Roma, a causa della consuetudine di incidere sulle pietre funerarie la parola "VIXI" (che vuol dire vissi, sono vissuto), il cui anagramma "XVII" equivale a 17 nel sistema di numerazione romano.(Wikipedia).
D’altro canto tra i più noti eptacaidecafobici (dal greco ἑπτακαίδεκα "diciassette" e φόβος phóbos, "paura", paura del numero 17) vogliamo ricordare il grande Giulio Andreotti che lo lo scriveva mai e preferiva indicarlo con il numero 16+1.