La presentazione avverrà giorno 20 febbraio con inizio alle ore 18.30 nella sala biblioteca di San Bernardino.
Ogni sera, quando vado a letto, scorgo sul comodino la copia di “Alle soglie dell’ultimo giorno” , l’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero. Un capolavoro.
Mi capita, talvolta, di sognare le storie che Sergio racconta, di incontrare i personaggi che si conoscono quando si sfogliano le pagine del suo libro, di calpestare, anche io, i luoghi che sono il palcoscenico dei fatti raccontati, di essere osservatore silente ed estraneo delle scene e dei momenti raccontati ed, infine, di restare avviluppato nelle vicissitudine umane e storiche che costituiscono l’ordito del libro.
Ma per quanto lo abbia letto due volte c’è ancora, almeno, una domanda alla quale non sono riuscito a dare una risposta univoca.
“Alle soglie dell’ultimo giorno”è un romanzo d’amore od un romanzo storico?
Più o meno la stessa domanda che ci siamo posti dopo aver letto gli altri romanzi “ruggeriani”
Potrebbe essere un romanzo storico nel quale l’autore nel raccontare fatti d’arme e di guerre aggiunge le note vive e liete di uomini e donne e dei loro amori.
Ma forse è un romanzo d’amore la cui vicenda viene calata nel contesto storico e sociale del tempo in cui vivono i protagonisti della stessa. Difficile dare precedenza o prevalenza ad uno dei due elementi.
L’unica certezza è che il colore delle storie d’amore è il fiore che abbellisce il giardino grigio delle tragedie delle umane società alla ricerca di serenità, di giustizia, di sicurezza, di libertà.
E forse è per questo che ne cogliamo ed apprezziamo lo splendore mistico e dolce delle storie d’amore di ogni tempo, la similitudine dell’essere umano di fronte al sentimento dell’amore in ogni dove ed in ogni tempo.
Le armi e le guerre sono diverse, così come le loro ragioni, mentre il cuore, avvertito durante i momenti di amore, è sempre lo stesso.
Ed è per questo che alcune parti del romanzo diventano poesia ed incanto.