cElena Arone ha appena letto il documento con il quale ha comunicato la sua decisione irreversibile di passare alla opposizione ed accolta da un forte applauso si è accomodata nei banchi della minoranza, quando prende la parola la consigliera Concetta Veltri la quale dice:“Salutiamo con affetto Elena Arone che ha deciso di lasciare questa maggioranza per transitare nei banchi della opposizione.
Non è la prima e speriamo che non sia l’ultima.
Prima di lei è successo a Salvatore Alessandro che si era reso consapevole delle responsabilità della maggioranza che non meritava alcun rispetto da parte dei suoi consiglieri
Un comportamento indotto dal fatto che Salvatore Alessandro sapeva che non siamo noi minoranza ad essere migliori ma che è la maggioranza ad essere peggiore.
Dopo è successo, nientemeno che, all’assessore Sergio Tempo, un politico di lungo corso che ha gestito il governo del paese per molte legislature e che ora ha deciso per le ben note ragioni che questa maggioranza non lo meritava ed ha deciso che era meglio sedere nei banchi della opposizione.
Un assessore che doveva lasciare il suo scranno a Caterina Ciccia che era certa che sarebbe diventata assessore prima della fine dell’anno perché le era stato promesso dal sindaco. Mors tua , vita mea.
Nemmeno questo passaggio è stato capace di far cambiare i comportamenti del sindaco Sabatino , un sindaco quasi inconsapevole di quanto avveniva tra i suoi consiglieri, così come è inconsapevole di quello che sta succedendo nella città ed alla città.
E questa mancanza di consapevolezza, questa disparità di comportamenti che ha dato luogo a figli e figliastri ha fatto maturare la definitiva scelta di Elena Arone.
Eppure la consigliera Arone aveva in qualche modo anticipato questa sua attuale scelta. Anche lei ha deciso che la minoranza è meglio di questa maggioranza che non la rispetta e che non la tiene in alcun conto.
Ora siamo 8 a nove. Manca poco. Molto poco.
Andremo alle elezioni e tenteremo di salvare una città che sta morendo.
Ed è per questo che suggeriamo fortemente al sindaco di dimettersi, ben sapendo che non lo farà perchè non può perdere una posizione di potere che in fondo non ha mai meritato e che certamente non merita ora.
Ma, nel contempo, suggeriamo ai colleghi consiglieri di maggioranza di fare anche loro questo passo, necessario ad Amantea ed agli Amanteani, di abbandonare una giunta inetta ed incapace, prima che qualcun altro li costringa a farlo.
Sappiano i nostri colleghi di maggioranza che non saremo solo noi a giudicarli ed a condannarli.
Insieme con noi lo faranno gli amanteani liberi ed onesti.
E soprattutto lo farà la storia di questa antica città che come l’araba fenice è sempre stata capace di risorgere e lo farà anche adesso. E noi cominceremo a scrivere le pagine di questa storia
Ad maiora Elena, ad maiora Amantea”.
Un intervento apprezzato non solo dai manchi della minoranza ma anche dal pubblico presente che non ha mancato di tributarle un applauso.
Ovviamente non è mancato chi dai banchi ha sottolineato la capacità profetica della consigliera, capacità successivamente palesata anche dal vice sindaco GB Morelli, quando ha dichiarato “ Immaginavamo che prima o poi Elena sarebbe uscita dalla maggioranza….”.
Insomma anche se la nottata è lunga, prima o dopo il sole rinasce o, come dice la Veltri, Amantea è come l’Araba fenice, risorge sempre.