L’autorefenzialità non ci sembra solo il vizio mortale della politica.
Di quella politica fatta di politici narcisisti a senso unico, innamorati di se stessi, che fanno riferimento esclusivamente a se stessi, così, “trascurando o perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi che la caratterizzano”
Parliamo del narcisimo dell”io, io, io”.
Per capirci quello alla Donald Trump ”di capigliatura dorata da conduttore di varietà, di eccentricità carnevalesca come sinonimo di successo e di ricchezza compiaciuta di sé”
Un limite quello dell’autorefenzialità che sembra aver coinvolto anche la stampa che, per sua natura, dovrebbe raccontare soltanto i fatti
Insomma una autorefenzialità alla Candy, quella che nel 1962, in Carosello educava gli italiani a dire “Or che bravo sono stato posso fare anche il bucato. No, il bucato in casa c' è chi lo fa meglio di te. Grazie Candy!
Come intendere, infatti, l’articolo di Rocco Valenti il quale, dopo aver ricordato la iniziativa del suo giornale denominata “La spiaggia più bella dell'estate 2017?”, evidenzia di aver “ricevuto apprezzamenti e segnalazioni. Ci sono quelle di lettori e anche di qualche amministratore, come Gianni Papasso, sindaco di Cassano Jonio che, nel complimentarsi per la “pregevole iniziativa”, chiede di tenere in considerazione i sette chilometri di spiaggia di Sibari che “trasudano di storia e mitologia” e che ospitano flora e fauna degne di protezione e particolare attenzione. O come l'assessore al Turismo del Comune di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che ha espresso apprezzamento per l'iniziativa del Quotidiano del Sud e ha orgogliosamente invitato a tenere accesi i riflettori su quel territorio. Analoghe “rivendicazioni” sono arrivate da diversi lettori di Diamante così come da centri più piccoli del basso Jonio catanzarese”.
Il senso di queste segnalazioni ci sembra quello del limite di aver proposto soltanto 26 spiagge scelte dal giornale e non dai calabresi o dai turisti indirizzando così la attenzione ad una parzialità delle bellezze della Calabria, facendo una parzialità inaccettabile e dimenticando anche di dirci chi le ha scelte e come sono state scelte.
Un grave errore anche quello delle segnalazioni che lui ricomprende nel termine “rivendicazioni” e non nel “diritto alla attenzione”, alla non dimenticanza!
Non vorremmo che ipotizzasse la sussistenza del reato di lesa maestà ogni qual volta un calabrese di un altro dei luoghi dal suo giornale non scelti ed indicati, gli contesta la scelta non coraggiosa ma forse oltraggiosa per tutte le altre bellezze naturali di questa difficile terra di Calabria che queste scelte non aiutano certamente a crescere ma, semmai, a diventare ancora più difficile.
Soprattutto perché l’intento suo e del giornale è quello di eleggere la spiaggia regina per questo 2017.
Già. La spiaggia regina delle “SUE SPIAGGE”