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MARZO SARA’ IL MESE DELLA MENZOGNA

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menzogna-voceQualche anno fa il filosofo Theodor Adorno scriveva “ La menzogna mostra di considerare l’altro a cui si mente come uno stupido e serve all’espressione del disprezzo” Il potere socio-politico e affaristico mette in campo la più temibile delle sue armi, la menzogna, e con essa muove il suo assalto contro l’umanità. I più deboli cedono per primi, ma la sorte dei più forti è, certamente, più tragica: sono più consapevoli degli altri di ciò che sta accadendo, e contro di essi si accanisce la violenza del potere, fino al punto in cui anch’essi cedono alla menzogna ordita contro di loro.
L’epilogo tragico lascia l’amaro in bocca e suscita molti interrogativi, come sembra intendere il poeta polacco Czesław Milosz, che l’uomo è destinato ad essere schiacciato dalla menzogna e dalla violenza del potere? 
“ Il potere affida a gente con occhi da mercante di gioielli,
Offre onori a gente con l’anima d’un gestore di bordelli.
I suoi migliori figli resteranno sconosciuti,
Appariranno una volta sola per morir sulle barricate.
Le amare lacrime di questo popolo tagliano il canto a metà,
E quando a un tratto il canto tace, si gridano facezie”. 
Si è riusciti a far accettare all’uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Dalla finzione all’ipocrisia, dall’ironia all’imbroglio, dalla falsità alla dissimulazione, fare una fenomenologia della menzogna non è un’impresa semplice per molte ragioni: sia perché è una questione che si può affrontare secondo approcci differenti, dal campo giuridico, antropologico, sociale, psicologico e neuroscientifico, sia perché si confronta per contrasto con la sincerità e dunque con la verità. Tralasciando valutazioni morali, la filosofia politica delle Liberal democrazie moderne, fin dal suo sorgere ha considerato l’inganno verso il popolo uno strumento politico necessario per preservare l’ordine sociale. Riflettendo sul potere della menzogna non si può tralasciare, che sul piano politico, la menzogna si presenta come straordinario strumento di potere, come un’arma. Forse la più potente. Sono tante le forme del mentire politico: occultamento della verità, distorsione del significato degli eventi, presentazione come veri di fatti non veri. Ormai tutti sappiamo che erano false le notizie che affermavano che l’Iraq era in possesso di armi di distruzione di massa. Ma quelle menzogne hanno avuto il potere di scatenare una guerra grazie alla diffusione che i media hanno dato loro. Infatti, il successo di una menzogna dipende dalla sua accettazione sociale. Per questo il politico ha bisogno di controllare i mezzi di informazione. Un articolo del New York Times del 30 maggio 2004, in cui l’articolista definiva “fallimento istituzionale e non individuale” l’informazione data a suo tempo dal suo giornale sulle armi possedute dall’Iraq, portava come titolo: “Armi di distruzione di massa o di distrazione di massa?”

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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