19 gennaio 2021, enormi massi si sono staccati dalla parete rocciosa che limita il centro storico della nostra cittadina. I massi caduti hanno ostruito l’unica via principale determinando anche lo sgombero in via precauzionale di una cinquantina di abitanti che abitano a valle. Un grande boato ha fatto sobbalzare i cittadini di questa storica e importante cittadina. Le case sono state sfiorate e non hanno subito danni. E non ci sono stati morti e feriti. A distanza di un mese altri crolli si sono verificati sfiorando, pure stavolta, le case circostanti. Anche questa volta, meno male, non ci sono stati danni alle case e alle persone. La strada, però, è ancora impraticabile e restano le transenne perché i massi non sono stati ancora rimossi. Anche questa volta per via precauzionale una famiglia è stata fatta evacuare. Ha trascorso la notte in una struttura messa a disposizione dal Comune. Potrà ritornare nella propria abitazione al più presto. I cittadini protestano e chiedono incavolati interventi urgenti da parte delle istituzioni. E’ trascorso un mese dal primo crollo e i massi e i detriti sono sempre lì. Quando saranno rimossi? Quante pastoie burocratiche bisogna superare? Rimarranno in mezzo alla strada per sempre per farle vedere ai nostri nipoti negli anni che verranno? E il costone roccioso sarà messo in sicurezza? Bisogna fare presto. I politici si son fatti vedere e sentire, hanno fatto finanche interrogazioni regionali, ma cosa hanno fatto di concreto? Nulla. Fatti, fatti chiedono a gran voce i cittadini specialmente quelli che vivono nel rione Catocastro e alla Chiazza. Con le parole non si risolve nulla e nuovi massi continuano a crollare dal costone roccioso.