Mancano ancora 18 giorni alla D-Day elettorale ed è cominciata la guerra dei manifesti elettorali.
Al punto che un amanteano ha denunciato alla società dei servizi di Affissione e Pubblicità, ai Carabinieri, al Comando Vigili Urbani, all’ufficio elettorale del comune di Amantea ed al sindaco di Amantea la vicenda occorsagli, allegando una serie di fotografie documentali.
Praticamente i manifesti elettorali sono stati affissi sugli spazi riservati alle ordinarie affissioni.
Il risultato è che sono stati coperti o manifesti di Acqua e Sapone e della Associazione Croce Blu di Amantea che avevano regolarmente pagato le tasse pubblicitarie con bollette n 42 e n 43 del 3 novembre e per un periodo di 10 giorni.
Persi i manifesti, perso l’effetto pubblicitario, persi ,addirittura, soldi .
Una condizione inaccettabile
I manifesti pubblicitari sono stati coperti da alcuni manifesti elettorali del candidato del PD Marco Ambrogio e soprattutto da quelli del Presidente Mario Oliverio.
Nessuna responsabilità personale per i due, ma sicuramente una responsabilità oggettiva.
Gli affissori dovrebbero essere più consapevoli che non è tanto la sanzione comminabile a carico di chi utilizza gli spazi diversi dalla affissione elettorale, quanto la possibilità di reazioni umane ben comprensibili da parte degli elettori contro chi li danneggia coprendo i manifesti ordinari che hanno pagato come stampa, come affissione e come tasse
Ne tengano conto i candidati