Sta per arrivare l’estate ed ancora vediamo l’amministra zione comunale che gioca con il mare e cioè con il turismo.
Ho visto il mare a Coreca, proprio oggi, 27 aprile. Ecco le foto!
Non mi pare che la situazione sia felice e tranquilla. Affatto.
Ma nessuno sembra ne sia preoccupato.
Nei giorni scorsi su Il Corriere della Calabria del 12 aprile ho trovato il seguente articolo di Roberto De Santo : “«Scie di liquami tra Cetraro e Amantea»
Il giornalista sostiene che “nel corso dell'udienza del processo contro la maladepurazione sul Tirreno cosentino, Ernesto Infusino – docente d'ingegnere idraulico e nominato ausiliario di polizia giudiziario – ha ricostruito doviziosamente una delle ispezioni compiute nell'impianto di Cetraro”.
Sempre De Santo continua sostenendo che “Il docente – testimone dell'accusa sentito oggi nell'ambito del procedimento contro i vertici delle aziende che negli anni hanno gestito buona parte dei depuratori delle cittadine della costa tirrenica – ha sottolineato come anche quelle anomalie al depuratore di Cetraro potrebbero essere la causa delle famigerate strisce di color marrone-scuro ben visibili in mare”.
Infine l’articolo prosegue evidenziando che :”Attraverso alcune prove effettuate con galleggianti ha spiegato il tecnico si è potuto comprendere che il materiale immesso nelle condotte sottomarine terminali dell'impianto cetrarese sarebbero potute arrivare fino ad Amantea”.
Ho atteso pazientemente che i politici amanteani riprendessero la notizia e facessero qualcosa. Sono passati 15 giorni e niente! Proprio niente.
Per esempio convocando il tecnico ed acquisendo le informazioni tecniche alla base della sua affermazione o di quella del giornalista.
E’ evidente che se il materiale dello scarico fognario di Cetraro inquina il mare di Amantea , la nostra città ha il dovere di pretendere la sospensione di tale scarico e di pretendere dal comune di Cetraro i danni per l’ inquinamento del nostro mare.
E se Infusino smentisse, la stessa cosa andrebbe fatta nei confronti del giornale
Se al contrario la cosa non è vera sembra necessario intanto chiedere la logica che sottende la sua diffusine giornalistica che orienta il turismo verso Cetraro ed i comuni a nord e non certamente verso quelli a sud, i comuni di Paola ed Amantea compresi.
E soprattutto vorremmo sapere perché nemmeno la minoranza ha preso una decisa posizione sulla cosa .
Ed ancora vorremmo sapere perché il comune di Amantea continua a nascondere la panna galleggiante che pur possiede da 15 anni nella sua originale plastica e non si preoccupa di disporre la messa in uso finalizzata a bloccare il trasporto da nord verso sud di quanto galleggia sul mare, oli fognari compresi.
Ma davvero si pensa che ampliando il numero dei lidi si viaggia verso un turismo ottimale per Amantea e la sua economia?
Ci sembra che ad Amantea si giochi con i problemi del mare. In primis l’amministrazione comunale, ma, insieme ad essa, anche chi approva progetti per sensibilizzare la comunità alla sicurezza, prevenzione e valorizzazione del mare, senza adottare provvedimenti concreti per mantenerlo davvero pulito.
Basta giocare. Il mare è indispensabile per il turismo amanteano. E’ necessario ricordarlo!!