Ma che succede ad Amantea?
Non si è spenta l’eco dell’attentato incendiario che ha colpito l’Apa Multiservizi ed ecco lo strano furto della Golf dell’architetto Luciano Perri.
Il furto sembra sia avvenuto sul lungomare di Amantea mentre il tecnico faceva il solito footing mattiniero, ma qualcuno dice che sia avvenuto sotto casa.
Strano perché normalmente se l’auto viene rubata per fare una rapina od un furto non la si brucia certo a pochissimi km dal luogo dove è stata rubata, ma, semmai, nei pressi del luogo dove è avvenuta la rapina od il furto.
Ci si deve interrogare, quindi, sul perché l’auto non sia stata bruciata là dove si trovava quando è stata rubata.
Certo è un furto strano e da capire. Cosa che gli investigatori stanno tentando di fare. Ma appare probabile che si tratti di un vero e proprio attentato incendiario.
Certo che due attentati incendiari a distanza di pochissimi giorni lasciano perplessi, se non interdetti, così come lascia interdetto il silenzio della politica amanteana che si preoccupa di majorette, bande musicali e sbandieratori e non della difficile situazione dell’ordine pubblico.
Non è la prima volta che Amantea si trova in una condizione simile a quella attuale, ma sui volti della gente sembra potersi leggere insieme alla sorpresa anche la preoccupazione, più o meno evidente a seconda delle persone.
Amantea si sta interrogando.
Ma in silenzio. Un silenzio greve e preoccupante . Lo stesso silenzio che mostra la giunta comunale.
E non sappiamo se le perquisizioni ed i controlli eseguiti nei giorni di Fiera sia stati determinati da questo ultimo evento delinquenziale od a fatti comunque connessi
Né si sa se siano serviti a qualcosa.
Quello che ci sorprende è che un sistema vantatissimo di apparecchiature di controllo visivo sembra non stanno sortendo alcun effetto utile alla lotta al malaffare , quasi come se non funzionassero affatto.