
Avevamo ragione quando pochi giorni fa scrivevamo l’articolo dal titolo”Mentre gli amanteani dormono i Carabinieri vigilano”.
La riprova avantieri con l’arresto di un giovane insospettabile nella cui abitazione è stata trovata una vera e propria armeria ed altro.
Una operazione che mostra la altissima capacità investigativa dei carabinieri di Amantea, da poco guidati dal maresciallo Roberto Munafò e sotto l’attento coordinamento del capitano Giordano Tognoni della compagnia di Paola.
Chi non conosce l’Arma dei carabinieri non sa che essa è capace di operare silenziosamente, di giorno e di notte, magari rinunciando anche al riposo pur di tenere sotto vigile attenzione l’obiettivo che molto spesso la intelligente intuizione investigativa ha portato a vigilare
Magari qualcuno pensa che dietro possa esserci una soffiata, ma non è così.
Se fosse stato così si sarebbe andati a colpo sicuro.
Ed invece dietro ogni operazione, oseremmo dire ALTA OPERAZIONE, c’è non solo intuito, sagacia, ma anche impegno, fatica, abnegazione, sacrificio, senso dello Stato.
E quindi definire brillante questa operazione di polizia forse è addirittura poco.
Stamattina mentre passava una pattuglia dei CC di Amantea un amico con cui parlavamo di questa vicenda quasi, quasi scattava sugli attenti .
Segno del rispetto non solo suo che voleva significare all’arma ed al lavoro dei suoi militari.
Ci hanno inviato alcune foto di sedie abbandonate nella villa comunale.
Sembra siano servite per la manifestazione del 31 agosto.
Non si sa a chi appartengano.
Forse sono state dimenticate proprio dagli organizzatori della citata ultima festa del programma estivo di Amantea.
Non pensiamo siano del comune.
Se lo fossero,cioè se fossero gli ultimi acquisti sarebbero almeno stati etichettati con scrittura indelebile in modo da non poter essere rubate o se rubate almeno riconoscibili.
E se fossero del comune sicuramente le avrebbero prese e portate a deposito.
Sicuramente sono di qualche privato che le ha dimenticate.
E poi se fossero del comune sicuramente sarebbero state affidate con obbligo di restituzione e con responsabilità a carico del privato.
E se fossero state del nostro ente sicuramente il comune avrebbe almeno chiuso la villa di notte per evitare che vengano rubate o portate in giro sia pure dentro la villa come sta avvenendo e come si vede nelle foto.
Non crediamo che l’amministrazione sia così distratta da prestare le sedie senza poi ritirarle.
Ora dopo questo articolo staremo attenti a verificare chi viene a prelevarle.
Chi sarà secondo voi?.
Un privato distratto od il comune che non ha cura delle proprie cose?.
Vi faremo sapere.
Salvo che qualche investigatore non lo faccia prima di noi.
Siamo nella bella festa che la famiglia organizza ogni anno per ricordare Massimiliano Motolese.
Ad un certo punto arriva la notizia di tre colpi di pistola avvertiti in Piazza Mercato Nuovo.
Poi un’altra che afferma che diversi negozi della piazza hanno abbassatole saracinesche ed il suggerimento a non andare nella zona.
Poi, ancora, la notizia che qualcuno ha sentito suoni di sirene.
Con un amico ci guardiamo intorno e decidiamo di andare a vedere.
Passiamo da Piazza Unità d’Italia dove si sta svolgendo il motoraduno che accompagna la festa in memoria di Massimiliano ma è tutto tranquillo.
Si balla persino.
Continuiamo verso il mercato ma anche qui sembra tutto normale .
Anzi il bar a sinistra è aperto e pieno di gente e sono anche aperte la panetteria di fronte a Via della Libertà e quella nuova a destra.
Mi avvicino ad un conoscente e gli racconto la vicenda.
Cade dalle nuvole.
Poi aggiunge “ Si, pure noi abbiamo sentito colpi e sirene, ma verso il mercato vecchio”.
Poi la verità esce fuori.
Non erano colpi di pistola.
Erano i forti suoni simili a spari che sono prodotti da alcune grosse motociclette.
Coincideva anche l’orario del giro d’onore svoltosi in Piazza d’Italia, via Orti e Via Noto.
Un giro d’onore in cui le moto sono state preceduta dalla sirena dei Vigili Urbani.
Ecco spiegato l’arcano.
Quello che non riusciamo a spiegarci è se questa vicenda sia il sintomo di una sfrenata fantasia o se piuttosto sia il segno di una recondita paura.
Mah!