Si tratta della solita storia di fusti piaggiati.
Ricordate quello che il mare aveva spiaggiato ad Amantea? Le foto erano comparse su tutti i siti ed i giornali.
Ora è stato trovato un fusto in un campo nei pressi di San Giuliano in Val di Susa. La notizia è stata data dalle Forze dell’ordine.
E la Repubblica la riporta, sulla pagina locale di Torino. Ne parla il giornalista Meo Ponte. Si tratta di un fusto pieno di picrato di ammonio, un pericoloso esplosivo; noto come “esplosivo D” il picrato di ammonio era molto usato durante la seconda guerra mondiale ed è considerato molto pericoloso perché è sensibile agli urti. Repubblica però evidentemente ha avuto un problema: riempire lo spazio adibito alla pubblicazione della foto. Si trattava di recarsi sul posto, fotografare il fusto in questione e inserire l’immagine. Troppa fatica, per chi di dovere. E allora perché non riciclare un’immagine del 2010 e spacciarla per attuale? Ed ecco il giochetto degli abilissimi redattori di Repubblica: hanno cercato su internet ed hanno trovato una galleria fotografica di un fusto spiaggiato ad Amantea, in provincia di Cosenza. Da lì a pensare di spacciarlo per il fusto pieno di picrato di ammonio ritrovato in Val Susa il passo è breve. Peccato che la foto pubblicata da Repubblica sia stata rubata al Comitato Civico Natale de Grazia, che evidentemente voleva denunciare l’inquinamento e lo stato di degrado delle belle spiagge calabresi. La Calabria è ben lontana dal Piemonte. Ed anche il 2010, data del ritrovamento del fusto sulla spiaggia di Amantea, è distante dal 2013. Ma Repubblica è abituata allo standard dei suoi lettori, quindi ha pensato che nessuno se ne sarebbe accorto. Peccato che persino i No Tav abbiano scoperto la gaffe.
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