Ecco il voto alla Camera:
-voti favorevoli 277 ( PD, Nuovo centrodestra, Scelta Civica, Per l’Italia)
-voti contrari 11 (lega e Sel)
-astenuti 7
in totale meno della metà dei parlamentari costituenti la camera
-non hanno partecipato al voto M5S e Forza Italia
Una riflessione. Il cartello risale al tempo in cui Silvio Berlusconi era Presidente del Consiglio dei Ministri. Oggi il disegno di legge viene approvato dal PD e da Angelino Alfano e Berlusconi-Forza Italia non partecipa al voto. La domanda si impone : è strana la politica in Italia o sono uguali i politici? Letta-Alfano sono come Berlusconi-Alfano?
Ora il disegno di legge deve passare al Senato
Ma ecco cosa sta per avvenire
Le province scompaiono e la ossatura costituzionale di governo del paese prevederà soltanto regioni e comuni
I consigli provinciali saranno sostituiti da una assemblea dei sindaci
Saranno poi istituite 9 città metropolitane
La cosa più importante sarà la disciplina di fusione dei comuni
Chi si lamenta?
I presidenti delle province che perdono la visibilità politica, gli amministratori politici che perdono il proprio spazio politico e magari le prebende, qualche dirigente che perde il potere
E poi l’'UPI , cioè l’Unione delle province italiane il cui presidente Antonio Saitta dichiara : «Il governo e il Parlamento diranno che hanno abolito le province, ma la verità è che non solo sono state mantenute, ma è stato fatto un gran pasticcio che ci preoccupa. Perché con questo pasticcio sono a rischio servizi essenziali per i cittadini».
Non solo Saitta preannuncia ricorsi e dichiara che : «Vietando ai cittadini di votare chi li amministrerà la legge di stabilità lede il diritto di voto libero, segreto, e non limitabile, sancito dall'articolo 48 della Costituzione».