Oggi è facile dare addosso a Bersani. Sia da dentro che da fuori il partito. Ma Bersani è il risultato di una condizione storica del Partito Democratico forse addirittura antica. Un partito dalle mille anime e nel quale, in fondo, uno dei collanti universali era l’odio verso Berlusconi. E da qui le grida contro Bersani che incontrava Berlusconi in via riservata. Da qui lo scandalo perché Bersani salutava Alfano nell’emiciclo parlamentare. Un Alfano che non ha avuto escort, nipoti varie, processi vari e la cui unica colpa è quella di avere addosso l’odore di Berlusconi!
La verità è che Bersani ha una unica colpa, quella di avere cercato una soluzione al problema Italia usando i sistemi ordinari dell’accordo, dell’incontro, della condivisione, quelli che aveva dovuto usare anche nel PD.
E la domanda corretta è sicuramente questa. Possibile che Bersani e tutta la politica italiana non si siano resi conto che la situazione del nostro paese è gravissima, che i consumi sono scesi drammaticamente, che al contrario la disoccupazione è aumentata incredibilmente, che gli anziani si uccidono, che il popolo è fortemente arrabbiato verso una politica che vive di privilegi e lascia il 90% del popolo in situazioni difficilissime?
Possibile, cioè, che anche di fronte a queste gravissime situazioni nessun politico in Italia, Bersani e la Bindi, compresi, si rendano conto che occorre cambiare, cambiare, cambiare?
E poi un’altra domanda. Se si arrestasse Berlusconi i problemi italiani sarebbero risolti o ci farebbero parlare di questa raggiunta giustizia ma i problemi rimarrebbero e se possibile diventerebbero ancora più drammatici?