
Si chiama Guerlin Butungu.
Il giovane, Guerlin Butungu, un congolese di 20 anni, è stato bloccato mentre stava tentando di fuggire in treno .
Terra bruciata intorno a Butungu -Nessuno lo ha nascosto, nessuno ha voluto aiutarlo per sfuggire alla cattura.
E' uno dei retroscena dell'arresto di Guerlin Butungu.
Il ventenne alle 2 di notte era sfuggito alla cattura nel centro di Pesaro: gli uomini dello Sco e della Mobile di Rimini e Pesaro lo avevano intercettato in bicicletta all'altezza del parco Miralfiore.
Lui, armato con un coltello, si è accorto di essere circondato ma non si è arreso: ha abbandonato la bicicletta e si è gettato all'interno del parco, dove ha fatto perdere le tracce.
Quindi è arrivato alla stazione di Pesaro e alle 5.20 ha preso un treno diretto verso il Nord Italia. Butungu ha però tenuto con sé il cellulare, e seguendone le tracce la polizia l'ha individuato: alle 5.40 è stato arrestato quando il convoglio si è fermato a Rimini.
Butungu era sbarcato nel 2015 a Lampedusa e aveva ottenuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari, andando ad abitare a Cagli, nel Pesarese.
Il giovane, secondo la cooperativa che gestisce il servizio di accoglienza di Pesaro, non avrebbe mai dato problemi di comportamento.
Ha seguito un corso per diventare cameriere e fino a gennaio lavorava in un ristorante di Fano.
Il giovane viveva a Pesaro in alloggi di fortuna, dopo esser uscito dal programma di "Casa Freedom" che gli ha permesso di avere lo status di rifugiato.
Negli ultimi tempi, però, a quanto pare vestiva regolarmente con abiti costosi, ma alle domande su come se li procurasse rispondeva elusivamente.
Linciaggio "social" per il 20enne arrestato - Da quando è stata resa nota l'identità del presunto capo della banda di stupratori di Miramare di Rimini, il profilo Facebook del ventenne congolese Guerlin Butungu, fermato nella notte, è stato preso d'assalto da decine e decine di messaggi di insulti.
Tra i commenti ad un post pubblico del 17 luglio in cui il giovane parla in francese di un suo amico morto, sono tanti quelli che augurano a lui la morte e che fanno riferimento alla necessità della pena capitale, con diverse offese razziste.
Uno dei post più recenti di Butungu è del 3 luglio, giorno del suo compleanno, quando il giovane ringraziava Dio per averlo protetto sin qui.
Ora invece decine di messaggi gli augurano la morte.
Oggi 31 agosto 2017, passando in rassegna i giornali nazionali, mi sono soffermato a lungo sulle prime pagine. O mio Dio, brutte notizie di cronaca: stupri a Rimini, stupri a Desio, stupri al mare, stupri in montagna, un’ottantenne violentata a Forlì, una dodicenne abusata a Trieste, incubo al parco a Milano, autista di pullman malmenato, capotreno aggredito. Siamo messi davvero male, L’Italia è diventata all’improvviso invivibile, una terra fertilissima per stupratori e delinquenti, provenienti per la maggior parte dei casi da paesi lontanissimi da noi per cultura, lingua, religione, clima, usanze, tradizione. E così ancora una volta, purtroppo, Rimini e la costa romagnola tornano al centro di altri episodi di cronaca nera. Questa volta, però, grazie all’intervento immediato dei Carabinieri è stato arrestato in flagranza un uomo marocchino di 34 anni che stava costringendo una donna ad avere un rapporto sessuale. Quest’uomo, voglio ribadirlo, aveva precedenti penali per reati contro il patrimonio. Appena una settimana fa, sempre a Rimini, un branco di delinquenti, di animali, aveva stuprato una giovane donna polacca e malmenato il marito, tutte e due ricoverati all’ospedale. La capitale della movida è ancora sotto shock. La gente seria, onesta e laboriosa non ne può più e allora si ribella, protesta, e ha perfettamente ragione. Qualcuno addirittura suggerisce di mettere questi stupratori sul primo volo cargo e nella stiva dell’aereo pur sapendo che il portellone è difettoso e spesso si apre durante il volo. Ora io mi chiedo: Se lo Stato non interviene per porre fine a questi episodi gravi, tristi e infamanti, è logico che i cittadini si ribellano e si attrezzano per ripulire questo Bel Paese da questa putrida melma. In questa fine estate del 2017 Rimini e non solo Rimini si stanno segnalando non solo come città del divertimento ma anche come città dello stupro. Arrivati a questo punto i nostri governanti, ministri, sottosegretari, magistrati, con le rispettive mogli e figlie dovrebbero programmare un bel soggiorno a Rimini e dintorni rinunciando però alla scorta. Da soli dovrebbero passeggiare per le vie, da soli dovrebbero entrare nei locali pubblici. Troverebbero ad accoglierli, senza dubbio, 10 – 100 – 1000 emigranti clandestini che farebbero una bella festa alle signorine e alle rispettive mogli. Solo così capirebbero che la vita ormai in Italia è invivibile e che le cose stanno peggiorando. Ma forse qualcuno dirà che io sto esagerando e che le cose invece in Italia vanno benissimo e non c’è nessuna emergenza. Tutto tranquillo, madame la marchesa! Tranquillo un corno. Il mio grido di dolore non è razzismo. In una nazione civile, libera e democratica dove le leggi nazionali vengono continuamente calpestate e giudici compiacenti garantiscono l’incolumità a queste bestie provenienti da un altro mondo, l’unica alternativa, caro signor Ministro Minniti, sarebbe mandarli a casa loro a lavorare e non farli restare ulteriormente in Italia a bighellonare nelle nostre vie, nelle nostre piazze. Nei loro luoghi d’origine sanno benissimo che se rubano gli tagliano la mano, se stuprano gli tagliano i coglioni. In Italia, invece, vengono protetti e loro lo sanno. Sanno benissimo che rischiano ben poco In Italia, ormai, tutto è possibile perché tutto è diventato lecito e giustificato. Hanno stuprato quella ragazzina? Sono stati provocati, indossava una minigonna. Hanno stuprato una straniera? Non ha gridato e non ha opposto resistenza. Hanno rubato al spermarket? Avevano fame. Hanno rubato il telefonino ad un ragazzino? Dovevano telefonare ai loro cari lontani. Hanno occupato una palazzina? Volevano un posto sicuro per dormire. Hanno stuprato una donna? Beh, la risposata la date voi, io non so rispondere.
Scrive Gigi:
“Carissimi e in qualche modo invisibili amici, il M5S va dove tira il vento, e ultimamente il vento tira sempre più a tribordo.
Adesso punta sul respingimento dei profughi.
Molte delle sue proposte vanno dall’estrema destra all’estrema sinistra tipo l'etichettare come "servo delle banche" chiunque ricordi che esiste un vincolo di bilancio (sotto sotto nasconde l'idea che il fatto che non si possa spendere più di quanto si abbia per un tempo illimitato sia un'invenzione dei capitalisti, dei banchieri, degli eurocrati o di chi si preferisce).
Forse potrebbe tornare utile a lor signori pentastellati ricordare o apprendere il giuramento dei politici eletti nell’antica Atene: “Giuro di restituire Atene migliore di come me l'avete consegnata”, questo è il senso della politica - ha detto il senatore a vita Renzo Piano, sottolineando di non essere un politico, ma di adorare la Politica
L'Italia è sempre più intollerante e maledettamente ignorante.
L'Italia è sempre di più alla ricerca di un qualcosa qualcuno a cui addossare tutte le colpe.
L'Italia è anche sempre di più alla ricerca di motivi per cui indignarsi e arrabbiarsi.
In questi moderni qualunquisti Penta-Galattici che si lamentano, si indignano e si arrabbiano, intravedo ben poco disagio (a parte quello mentale).
Da American idiot dei Green Day:
"Summer has come and passed
The innocent can never last
Wake me up when September ends."
Traduzione
L'estate è venuta e passata,
L'innocente non può mai durare,
Svegliami quando il settembre si conclude
Gigino A Pellegrini & G el Tarik