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notiziaRiceviamo e pubblichiamo

La campagna informativa per le scuole, è nata da un idea di alcune

Associazioni a difesa dei consumatori ( Adoc- Adusbef- Federconsumatori), confluita

in un grande progetto nazionale denominato in maniera eloquente ERA DIGITALE, con il l‘obiettivo di informare i più giovani sui rischi sottostanti ad un non corretto uso del web e renderli consapevoli delle loro azioni, fornendo loro indicazioni per contrastare il fenomeno della pubblicità ingannevole delle fake news. Per questo l’Adusbef, (associazione a difesa dei consumatori e degli utenti nei servizi bancari finanziari), ha indetto con la Responsabile Regionale dell’associazione, l’ avvocato Elena Mancuso, il dott. Avellone, noto educatore ed altri esperti nella lotta contro la ludopatia e all‘avvocato Simona Riga ,hanno incontrato oggi , 14 febbraio, i ragazzi delle scuole medie dell‘ Istituto Comprensivo Catanzaro Nord est Manzoni con la dirigente Flora Alba Mottola, con l’obiettivo di far acquisire loro le competenze necessarie atte a comprendere i meccanismi dei mezzi di comunicazione, per imparare ad usarli e interpretarli nel modo giusto e con il dovuto senso critico. L’avvocato Elena Mancuso ha così messo in evidenza che in alcune Nazioni come la Finlandia, c è un programma scolastico

apposito che coinvolge gli studenti già dalle scuole elementari, fin dai primi

cicli di istruzione, in quanto i bambini hanno già grande familiarità con i social

media e altri ambienti digitali. “Si potrebbe parlare- ha puntualizzato la responsabile Adusbef- di educazione civica digitale. Non è difficile pensare , che crescere cittadini consapevoli ,che abbiano un senso critico e che abbiano imparato a scuola come riconoscere fake news e notizie manipolate possa avere , nel lungo temine effetti anche sulle strutture democratiche.”

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lavatriceAspettare il tramonto per accendere la lavatrice conviene di meno. La tariffa bioraria dell'energia elettrica, introdotta nel 2010 per favorire il risparmio grazie a prezzi bassi in alcune fasce orarie, oggi consente risparmi inferiori rispetto alla monoraria. L’ultimo studio SosTariffe.it ha calcolato la spesa media annua di luce con entrambi i tipi di tariffe per tre distinti profili di consumo.

Scegliendo una tariffa della luce monoraria a prezzo fisso è possibile risparmiare di più rispetto a una tariffa bioraria, cioè una promozione con un prezzo diversa a seconda della fascia oraria. Le somme che è possibile mettere da parte inoltre, sono inversamente proporzionali ai consumi. È quanto emerge dall'ultima indagine sui prezzi dell'energia elettrica realizzata da SosTariffe.it, che ha preso in esame tre diversi profili di consumo, con un fabbisogno energetico annuo via via maggiore.

Tre profili di consumo: come cambiano i risparmi possibili

Lo studio di SosTariffe.it è stato condotto a febbraio 2020 grazie all’ausilio dello strumento di comparazione delle offerte di energia elettrica. Si sono prese in considerazione solo tariffe luce del mercato libero. Il report analizza tre profili-tipo di consumo energetico, riferiti tutti e tre alla città di Milano. Si è posta a confronto cioè la spesa di tre diverse utenze.

Con un fabbisogno di energia elettrica crescente, rispettivamente di 1000 kWh (che potrebbe corrispondere ad un single che vive da solo), 2700 kWh (pari al consumo di una famiglia di 3-4 componenti) e 5000 kWh (quanto spende un nucleo di sette persone) ogni anno. L'indagine ha cercato di valutare la diversa convenienza tra una fornitura di energia elettrica in tariffa bioraria e una in tariffa monoraria. Sono state considerate cinque tra le offerte più economiche presenti sul mercato attuale.

Monoraria vs bioraria: cosa cambia tra le due tariffe

Di solito si definisce monoraria una tariffa di energia elettrica  la quale consente di pagare allo stesso prezzo la luce consumata in qualsiasi momento della giornata. La tariffa bioraria, come lo stesso nome lascia intendere invece, ha un prezzo dell'energia variabile a seconda dell’ora del giorno, che viene convenzionalmente diviso in tre fasce orarie. La fascia F1 è compresa tra le 8 e le 19; la F2 tra le 19 e le 8 nei giorni feriali. Infine la F3 comprende i weekend ei giorni festivi. La ripartizione in fasce tiene conto della richiesta di energia variabile nell'arco della giornata: statisticamente maggiore nelle ore di urne e inferiore di notte e nei festivi.

Single che vive da solo: con la monoraria risparmi fino al 7,72%

Rispetto ai primi anni in cui furono introdotte (dal 2010 in poi) le tariffe biorarie hanno perduto lungo la strada la propria convenienza. Ce ne accorgiamo esaminando i dati che emergono dall'analisi del primo profilo di consumo, da 1000 kWh all'anno. Un fabbisogno energetico annuale pari a quello di una persona che viva sola. Il single dello studio SosTariffe.it può scegliere tra cinque diverse proposte di tariffa bioraria dal costo medio di 230 euro annui (la più economica costa 216 mentre la più cara quasi 241).

Sono sempre cinque le proposte di tariffa monoraria prese in considerazione dallo studio. Il loro costo medio è di circa 213 euro, con un prezzo annuale che oscilla tra i 191 e i 222 euro. Di conseguenza la differenza media di prezzi tra la tariffa bioraria quella monoraria è del 7,72%. Pari alla somma che si può risparmiare optando per una tariffa monoraria a prezzo fisso.

Famiglia di 3-4 componenti: con la monoraria risparmi fino al 4,44%

Il secondo profilo di consumo ipotizzato potrebbe corrispondere a una famiglia di 3-4 componenti, che hanno bisogno ogni anno di circa 2700 kWh di energia elettrica.

Anche in questo caso sono sempre cinque le proposte tariffarie esaminate dal report. Per la bioraria il costo medio delle promozioni è di 467 euro (mentre la più conveniente costa 456, la più costosa si aggira intorno ai 481 euro). Anche nel caso del nucleo di 3 - 4 persone la tariffa monoraria permette di spendere meno, in media 447 euro ogni anno. Se teniamo conto infatti che la tariffa più economica ha un costo di 411 euro mentre la monoraria più cara si aggira sui 463, optare per il prezzo fisso nell'arco della giornata permette un risparmio del 4,44%. Notiamo dunque come al crescere del fabbisogno energetico, il risparmio possibile optando per una tariffa monoraria conveniente, subisca un decremento.

Famiglia numerosa: con la monoraria risparmi "solo" del 2,56%

Infine il terzo profilo di consumo, con un fabbisogno annuo di 5000 kWh. Potrebbe corrispondere a una famiglia molto numerosa, ad esempio un nucleo familiare di sette componenti. Nel caso della famiglia extra large i risparmi possibili sono minimi. Le tariffe biorarie a loro disposizione hanno un costo medio annuale di 840 euro (si va dalla promozione più economica da 818 a quella più dispendiosa da 861 euro). Per quanto riguarda invece le tariffe monorarie, i prezzi si aggirano intorno a una media annuale di 819 euro. Nel loro caso dunque il risparmio, minimo, è solo del 2,56%.

App e comparatore per scegliere l'offerta su misura

Se vogliamo risparmiare sui consumi domestici di luce, meglio optare per le offerte a prezzo bloccato, che consentono di mantenere fermo il prezzo dell'energia per un periodo prestabilito di 12 o 24 mesi. In ogni caso, se vogliamo ricercare i prezzi più bassi per le nostre esigenze di consumo, qualsiasi sia il nostro profilo di spesa luce, ed eventualmente valutare il passaggio a un fornitore del mercato libero, possiamo utilizzare il comparatore di SosTariffe.it, grazie al quale sono stati rilevati i dati di questa indagine.

Inoltre, grazie all’applicazioneSosTariffe.it per dispositivi mobili,scaricabile gratis da iOs e Android store, è agevole confrontare i prezzi delle offerte luce ovunque ci troviamo in pochi clic. Ricercare i prezzi più bassi e tenere sotto controllo i consumi legati alle utenze domestiche diventerà un gioco da ragazzi. Grazie poi alla funzione "Scatta e risparmia", basta registrarsi e scattare una fotografia della propria bolletta tramite l'applicazione per ottenere in breve tempo una consulenza mirata al proprio profilo di consumo da parte degli esperti del comparatore.

Per maggiori informazioni:         

Alessandro Voci

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.        

Skype: sostariffe

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cina malattiaRiceviamo e pubblichiamo

“Comandano i terroni”, caro Direttore, scriveva sul suo giornale. Noi replichiamo, scrivendo “Ben venga tale forma di imperio”

Tre scienziate, la molisana Francesca Colavita, la siciliana Concetta Castilletti e la campana Maria Rosaria Capobianco, le quali  operano nell'Ospedale  Spallanzani di Roma, hanno isolato il Coronavirus.  

Grazie alla loro mirabile capacità cognitiva ora è possibile studiare il virus, con l’intento di giungere alla predisposizione del farmaco che lo distrugga e blocchi l’epidemia che ha colpito un’enorme fascia della  popolazione cinese, creando panico nel resto del mondo.  

Cosa dire allora, caro Feltri e cari denigratori del Nord Italia, che non volete affittare le case agli sporchi meridionali, che utilizzate epiteti ingiuriosi per definirli? Non pochi articoli offensivi nei confronti del popolo meridionale sono stati divulgati recentemente, con il rischio di innescare odio sociale, nei quali emergono intenti separatistici e discriminatori.  

Il mondo applaude le tre scienziate, le quali, mediante la propria genialità si sono adoperate raggiungendo un primo grandioso obiettivo finalizzato a salvare l’umanità da una catastrofe disastrosa.   

Perché Feltri, nonché i suoi seguaci, non chiedono scusa ad un popolo che ha dato i natali a personaggi illustri, ad artisti e a scienziati di elevata  capacità cognitiva, come attestano le tre eminenti scienziate.  

“Comandano i terroni” , caro Direttore, scriveva sul suo giornale. Noi replichiamo, scrivendo “Ben venga tale forma di imperio”,  perché se a decidere  sono gli stupidi perché nati in una zona geografica a lei gradita, allora è auspicabile che “a guidare” siano persone come le tre scienziate  meridionali,  la cui intelligenza crea valore in ogni settore della vita umana, nonché  nell'ambito scientifico. E poi - come lei afferma - siamo davvero tutti raccomandati, tutti mantenuti dalle mammelle del Nord o mafiosi? Siamo - come può osservare - persone anche dotate di intelligenza creativa e scientifica! Questo fatto deve far comprendere a lei e ai denigratori del popolo meridionale che non si devono assolutamente creare confini territoriali finalizzati all'esclusione,  in quanto siamo tutti figli di questo pianeta, uniti da un denominatore comune, ossia persone che hanno un’anima ed una mente pensante, che vivono scambiandosi beni reciproci, al di là dei territori in cui sono nati. Siamo tutti uguali e capaci di donare contributi conoscitivi al fine di una causa comune che è quella del progresso e del benessere del genere umano. Mi auguro che questo episodio di natura scientifica possa unire tutti gli abitanti della terra e fare in modo che questo pianeta divenga una casa accogliente in cui tutti possano abitare in modo dignitoso. 

E allora viva i meridionali, caro Feltri: lo scriva pure sul suo giornale. Forse il popolo meridionale onesto, laborioso, che pone il suo elevato e formidabile quoziente intelligenza a disposizione di cause nobili, finalizzate al  benessere dell’umanità, saprà, andando oltre le offese ricevute, perché capace di intelligenza creativa ed umana, perdonarla”.

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