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sardineIn Emilia Romagna, simbolo della sinistra italiana, il Partito Democratico ha vinto. Zingaretti, segretario del Pd, e Bonaccini, candidato e governatore uscente,speravano nel voto disgiunto e all’effetto sardine che avrebbero dovuto fare la differenza. Speravano nel miracolo. Le preghiere alla Vergine hanno sortito l’effetto sperato. Zingaretti esulta. Era sceso pure in Calabria per dare una mano al tonno Callipo. Nulla da fare. Non c’è stato nessun colpo di scena. Ancora una volta il tonno è stato avvelenato e malgrado il leader civico ce l’abbia messa tutta, girando in lungo e in largo la Calabria, con le pive nel sacco per la seconda volta dovrà ritornare nella sua azienda leccandosi le ferite. Non ha avuto fortuna alleandosi la volta scorsa con l’Italia dei Valori di Di Pietro, non ha avuto fortuna anche nel 2020 alleandosi col Pd. Fino a pochi giorni fa Nicola Zingaretti si era mostrato tranquillo e affermava di essere certo che in Emilia Romagna avrebbe vinto Bonaccini. E così è stato. Ecco perché è sceso in Calabria a chiudere la campagna elettorale trascurando l’Emilia Romagna. La discesa in Calabria non gli ha portato fortuna. In Calabria ha vinto la coalizione del centro destra. In Emilia Romagna, una regione simbolo della sinistra italiana e del Pd, governata fino ad ieri da un Governatore stimato e popolare ha vinto ancora una volta il centro sinistra, grazie alla mobilitazione generale, alla grande affluenza alle urne e all’aiuto ricevuto dalle Sardine. Bonaccini non poteva e non doveva perdere. Infatti non ha perso. Il flop del Pd non c’è stato. La notte scorsa, sin dalle prime schede scrutinate si è capito che non ci sarebbe stato un flop di Bonaccini e una tremenda, cocente e pesante sconfitta del Pd. E mo, e mo : Le dimissioni di Zingaretti non ci saranno. Il Pd deve però cambiare cavallo, anche se Zingaretti non è stato disarcionato e azzoppato Ma il Pd deve rinnovarsi. Non basta cambiare solo il nome come è avvenuto in passato. Se si vuole davvero avere un partito nuovo bisogna mandare a casa tutti i malati di poltronite che si annidano da anni nel partito e che da troppo tempo hanno scaldato gli scranni di Camera e Senato. Per quanto riguarda il Governo ci saranno senz’altro conseguenze ineluttabili. Cadrà, non cadrà? Conte rassegnerà le dimissioni? Il centro destra uscito vincitore in Calabria e in tutte le regioni in cui si è votato in questi ultimi anni, le chiederà a gran voce. Dimissioni ed elezioni, Presidente Mattarella permettendo. Ma a quanto pare non cambierà nulla, perché il Presidente Conte che nessuno ha votato non vuole a nessun costo tornare a fare il Professore nell’Università. Il posto che occupa a Palazzo Chigi è più popolare e prestigioso. Ma se Renzi e il suo partitino si faranno sentire perché cercheranno di uscire dalle secchi del 4%, allora potrebbero arrivare brutti giorni non solo per Conte, per il Pd e principalmente per il M5S ormai allo sfascio e allo sbando. Ha perso ovunque. E le sardine che fine faranno dopo tutte quelle belle manifestazioni di piazza? Ora cosa ne sarà di loro dopo aver esaurito la loro utilità nel sostituirsi al Pd nella campagna elettorale in Emilia Romagna? Zingaretti le ha ringraziate, “dalle quali è arrivata una scossa democratica”. Senza di loro e senza il voto disgiunto Bonaccini non avrebbe vinto le elezioni, questo è certo.

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alba3 optimizedAlba Parietti chi? La coscia lunga della televisione italiana l’ha sparata davvero grossa l’altra sera. Era ospite ( una comparsata certamente ben retribuita da Mediaset) della trasmissione di Rete 4 “Stasera Italia” condotta dalla brava Barbara Palombelli. Per lei, ma gli italiani sono 60 milioni, e solo per lei non tutti gli italiani avrebbero diritto al voto. Dovrebbero votare tutte le persone istruite, quelle che hanno avuto la fortuna di andare a scuola. Quelli, invece, che hanno scelto un lavoro sin da piccoli, i braccianti, i contadini, gli operai, tutti questi non dovrebbero più andare a votare. Perché? Non sono istruiti, quindi non sanno scegliere a chi dare il voto. Tutto questo l’ha detto un genio, un grande filosofo, un grande artista, un politico di fama mondiale, un grande leader politico. No, che dico. L’ha detto una show girl che molti anni fa ha condotto alla RAI una trasmissione sportiva mostrando le cosce e che ora per campare ha scritto finanche un libro. Vorrei vedere quante copie riuscirà a vendere. Si è dimostrata una persona ignorante. Si riempie la bocca quando parla della nostra Costituzione, la più bella del mondo, e poi ignora l’Art. 48:-Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge-.

L’uscita della show girl ha fatto sbottare la padrona di casa e sobbalzare dalla sedia gli altri ospiti Sallusti e De Bortoli. La dichiarazione della Parietti non è certo passata inosservata e sui Social è stata bersagliata da migliaia di proteste. Ignora, poverina, che con un semplice segno di croce sulla scheda elettorale anche da parte di milioni di italiani che nel lontano 1946 non sapevano leggere e scrivere, il nostro paese si è potuto liberare del regime monarchico fascista. Oggi, evidentemente, la sinistra ha paura della gente povera e del popolino perché non vota più come vorrebbe. Vorrebbe fare l’esame a tutti coloro che entrano nelle cabine elettorali. Sai leggere e scrivere? Sei andato a scuola? Ti sei diplomato o laureato? Voti il Pd? Se una delle quattro domande è negativa non hai diritto al voto. Dio come siamo caduti così in basso. Grillo alcuni mesi fa fece un’altra proposta assurda: Abolire il voto agli anziani. Si era reso conto che il suo Movimento 5 Stelle era votato solo dai giovani e per questo voleva punire gli anziani. Persone vecchie, persone rimbambite. Certamente non come lui, però. Tu non mi voti, allora non ti faccio votare. Ora, la Parietti, visti i risultai negativi della sinistra e del Pd in particolare, partito dove milita, vuole fare votare solo i radicalchic come lei. Così, tolto il diritto di voto a milioni di italiani e sulla scheda elettorale un solo simbolo, quello del Pd, pardon, quello di falce e martello, il suo partito che ama tanto vincerebbe di sicuro. Ma siamo, meno male, ancora in Italia e non nella Russia di Staliniana memoria.

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bettinoAmici di Crotone, il 19 gennaio del 2000 è stato fatto morire in solitudine ad Hammamet un ex Presidente del Consiglio: Benedetto Craxi detto Bettino. Ora le sue spoglie mortali riposano in pace in un piccolo cimitero cristiano di quella città.

La figlia Stefania, alcuni anni, fa ha presentato presso "la Sala del Refettorio" di S. Macuto in Roma un volume fotografico del padre a cura di Umberto Cicconi: Craxi, una Storia. Erano presenti, tra gli altri, l'ex Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi e l'ex Presidente della Camera On. Pier Ferdinando Casini. Quest'ultimo ha definito Craxi un grande statista. Ma, sia Berlusconi, sia Casini, sono stati d'accordo nel sostenere che era giunto finalmente l'ora di rivedere il giudizio sull'operato di Craxi. La signora Donna Assunta Almirante, seduta in prima fila, moglie del defunto leader missino On. Giorgio, ha voluto testimoniare con la sua presenza che fu proprio Bettino a sdoganare il Movimento Sociale Italiano e la destra ex fascista.

E così quella sera l'On. Craxi, tante volte insultato, maltrattato, sputato, criticato, offeso, per poche ore è tornato dall'esilio di nuovo nella Storia. Solo per una serata però, perché come continua a ribadire ancora oggi la moglie " le spoglie di Bettino resteranno per sempre ad Hammamet. Non l'hanno voluto vivo in Italia, non l'avranno neanche da morto".

Quella sera Craxi avrebbe voluto senz'altro parlare, però è rimasto silenzioso, lui che in vita è stato sempre molto loquace, un fiume in piena. E' rimasto in silenzio, immerso nei suoi ricordi, come conviene a un esule espulso dalla sua Patria dopo averla servita con dignità e orgoglio.

Ora, a distanza di tanti anni, si parla ancora di Craxi e questa volta perché è uscito un film che parla della sua vita e degli ultimi sei mesi vissuti ad Hammamet.: Il film è di Gianni Amelio e si intitola appunto :-Hammamet-. Le polemiche che fino ad ora si erano sopite, all'improvviso si sono risvegliate. Ma lui, Bettino, arrogante ed altezzoso quando era ancora in vita, nella sua tomba di Hammamet se ne sta zitto, aspetta soltanto la visita dei suoi cari e del nipotino che amava tanto. Sono sicuro, però, che quando l'odio, il rancore, il livore dei tantissimi pennivendoli si affievolirà, solo allora gli storici ci diranno chi era veramente Bettino e cosa ha fatto per l'Italia. Se lui oggi potesse davvero ascoltare o leggere alcuni giudizi che certi uomini politici danno di lui forse si rivolterebbe nella tomba. Ma quella tomba, coperta di sabbia africana, non sarà scossa dall'eco dei discorsi che il vento porterà dal mare. Murata nella sabbia e nel cemento e nella cattiva coscienza di tantissimi uomini politici che hanno fatto fortuna quando lui era in auge, non ascolterà le parole dei vili e dei vigliacchi che l'hanno fatto tanto soffrire e poi morire in terra straniera.,

. Solo Bettino ha pagato, tutti gli altri sono rimasti indenni.

Chissà quante volte, dall'esilio di Hammamet, ebbe modo di scrutare il mare e guardare verso l'Italia. Certamente anche lui avrà avuto momenti di sconforto e di scoraggiamento. Fissava l'orizzonte ma l'Italia era molto lontana e non poteva vederla. Voleva ritornare in Patria almeno per curarsi. Voleva ritornare nella sua Milano che amava tanto e stare col nipotino, glielo hanno impedito. Ora riposa in pace in quella terra lontana.

Il Presidente della Tunisia, sincero amico di Bettino, in occasione del 7° anniversario della sua morte, lo ha voluto ricordare solennemente intitolandogli una via. Ad Hammamet

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I Racconti

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