
Aveva ingerito un chilo di eroina, divisa in 116 ovuli: la squadra mobile di Grosseto lo ha rintracciato e arrestato.
Si tratta di un 36enne nigeriano domiciliato a Padova e gravato da precedenti per reati che riguardavano la detenzione e lo spaccio.
L'uomo è stato controllato alla stazione ferroviaria.
Era nervoso e, a fronte di specifica richiesta, ha detto di aver ingerito ovuli contenenti eroina e che si stava sentendo male per i forti dolori addominali.
Gli agenti hanno scoperto e sequestrato, oltreché due telefoni cellulari, anche 255 euro e 80 sterline inglesi.
Dati i dolori lamentati, l'uomo è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Grosseto e sottoposto alle cure mediche che hanno permesso e agevolato l'espulsione degli ovuli di droga.
Ne sono stati complessivamente evacuati 116 di cui 114 di eroina e due di cocaina: come peso risultano 23 grammi di cocaina e addirittura 1 chilo e 318 grammi di eroina.
Nella casa dell'arrestato, in provincia di Padova, gli agenti della squadra mobile padovana hanno effettuato una perquisizione domiciliare sequestrando altri 14 ovuli con eroina per un peso complessivo di 158 grammi, 11 mila euro in contanti e due involucri con sostanza positiva al narcotest dell'eroina per un peso di circa 400 grammi.
L'uomo adesso è in carcere in attesa dell'udienza di convalida. La sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato oltre 300.000 euro.
Le indagini devono appurare i motivi della presenza a Grosseto dell'uomo
Grazie PD, grazie Chiesa!
Siamo a Bologna, amici, nella dotta e opulenta Bologna e non in un paesino sperduto del meridione. Hendrik Atti, con il suo taxi stava percorrendo all’1,30 di notte Via Ugo Bassi e quando ha visto tre uomini e una donna che stavano percuotendo selvaggiamente un netturbino si è subito fermato per andare ad aiutare il malcapitato, reo di aver chiesto garbatamente ai quattro delinquenti di spostarsi perché lui doveva pulire la strada.
Non lo avesse mai fatto.
Gli sono saltati addosso ed hanno incominciato a prenderlo a calci e a pugni scaraventandolo per terra.
E’ intervenuto il taxista invitando gli energumeni di fermarsi.
Per tutta risposta anche lui è stato aggredito.
Uno gli ha sferrato un pugno in faccia.
E’ stato buttato per terra e poi colpito alla testa con una spranga di ferro.
Risultato: il netturbino è stato trasportato all’ospedale, gli sono state medicate le ferite riportate e poi mandato a casa con 10 giorni di prognosi.
Il taxista, invece, ha avuto la peggio: è stato ricoverato all’ospedale con 22 giorni di prognosi.
Prima di scendere dal taxi Atti ha azionato l’allarme di rapina e subito è arrivata la Polizia e ha arrestato due dei quattro aggressori.
Ma chi sono questi quattro delinquenti che all’una di notte scorazzano per le vie delle nostre città?
Per i politically correct io non dovrei dirlo, perché non rispetto la loro privacy e diranno che sono un fascista, un nazista, uno sporco razzista.
Ma poiché fascista, nazista, razzista non lo sono mai stato e mai lo sarò, non ho paura di scrivere che i quattro delinquenti e vigliacchi aggressori di due persone che facevano il loro dovere anche di notte sono quattro ex comunitari, quattro magrebini.
Ora dovranno rispondere per lesioni aggravate. Il commento lo lascio a voi, amici che mi state leggendo.
Io mi fermo qui.
Dico soltanto: E questi sono quelli che daranno la pensione ai nostri figli?
E questi sono la risorsa economica e culturale del nostro paese?
No, non sono una risorsa.
Sono un grave problema per l’Italia.”
Alla Segreteria del Pd, la corsa è a sei( nella foto un signore che a 105 anni corre i 100 metri)
"Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i candidati che oggi hanno consegnato le firme e che, ultimate le operazioni della Commissione per il Congresso, si contenderanno la leadership del Pd".
E’ quanto si legge in un tweet del Pd.
Il primo a depositare le firme in mattinata nella sede del Nazareno è stato Francesco Boccia.
Il regolamento prevede la presentazione di un numero di firme da 1500 a un massimo di 2000 raccolte in almeno cinque regioni.
Il termine per la presentazione delle firme scadeva alle 18.
Ma è tutto uno scherzo. Una finta gara.
Tutti sappiamo che vincerà Zingaretti.
Zingaretti corre in piano, tutti gli altri ad ostacoli.
In sostanza tutti gli altri sono concorrenti di accompagnamento.
Nobili persone, per carità, che non hanno mai avuto attitudine, voti e nemmeno speranza.
Dopo il gran rifiuto di Minniti, nessun altro grande nome si è fatto avanti.
Nemmeno Magorno ha avuto la possibilità di candidarsi ( o ha voluto) pur essendo scaduto da mesi dal ruolo di segretario regionale e quindi disponibile ad altri incarichi
La cosa più importante è sapere se Renzi sarà ancora della partita, o meglio del PD, o se invece farà un suo partito.