
Multe stradali, bolli auto e piccoli debiti da stracciare.
C'è il via libera alla rottamazione più pop, quella che prevede il saldo e lo stralcio per le cartelle di importo inferiore a mille euro ricevute dal 2000 al 2010.
La misura, contenuta nel decreto fiscale collegato alla manovra, interessa dieci milioni di contribuenti e coinvolge il 25% del magazzino dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Per le altre cartelle è arrivato invece l'ok alla rottamazione, in cinque anni e 20 rate trimestrali, senza il pagamento di interessi e sanzioni.
Lo stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro è ''una sempliceripulitura'', ha spiegato ieri sera, commentando l'accordo raggiunto nella maggioranza, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa che si è svolta in seguito all'approvazione della manovra.
''Ce lo ha chiesto il ministero e gli organi competenti'', ha aggiunto, perché per loro le cartelle fino a 1.000 euro che risalgono a periodi datati ''hanno maggiori costi per tenerle nel sistema informatico'' rispetto a quanto si potrebbe incassare. Adnkronos.com
Lo ha annunciato il sottosegretario leghista all’Economia Massimo Bitonci.
Chiariamo ai nostri lettori che il “magazzino complessivo” dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione ammonta a ben 850 miliardi e che la pace fiscale interessa una platea di 15 milioni di contribuenti.
Smantellata un'organizzazione criminale attiva a Lonate Pozzolo.
All'alba di questa mattina, lunedì 15 ottobre, la Compagnia dei Carabinieri di Busto Arsizio, coordinata dalla Procura della Repubblica del luogo, ha eseguito 15 misure cautelari nei confronti di persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione e spaccio di stupefacenti.
Fra gli indagati, 10 sono associati in carcere, 4 agli arresti domiciliari con l’obbligo di presentarsi periodicamente alla polizia giudiziaria.
L’indagine, denominata “Atlantic”, è cominciata dal tentato suicidio di un soggetto italiano, soccorso dai carabinieri della Stazione di Lonate Pozzolo, che hanno accertato come la causa del gesto fosse da attribuire ad un’estorsione posta in essere da un pregiudicato locale, aderente al sopraindicato sodalizio per ragioni connesse a debiti di “droga”.
L’organizzazione operava quasi esclusivamente nel territorio di Lonate Pozzolo ed in parte era già coinvolta in attività investigative di diversa natura per la radicata presenza di soggetti di stampo ‘ndranghetista.
La banda aveva già reinvestito parte dei profitti in diverse attività locali, tra cui un bar ed un parcheggio adiacente all’aeroporto di Malpensa.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in giornata.
Un gruppo di ragazzi bianchi ha preso di mira un loro coetaneo e l’hanno coperto con la schiuma di una bomboletta spray al grido:- Sei un ragazzo nero, ora ti facciamo diventare bianco -. La vicenda si è verificata in un paesino della provincia di Bari e la vittima è un bambino di 8 anni, nato in Italia, che frequenta la scuola elementare, figlio di una mamma italiana e di un papà livoriano. Il bambino stava andando a casa di un professore per il doposcuola quando si imbatte in un gruppo di ragazzi che lui conosceva e frequentava che con lo spray si divertivano ad imbrattare le auto parcheggiate lungo la strada. Cercò di farli desistere. La reazione è stata violenta, non è stata quella che per lui era lecito aspettarsi. Non solo non hanno smesso di imbrattare le auto ma hanno incominciato ad apostrofarlo in dialetto barese:- Sei nero, ora ti facciamo diventare bianco -. Coperto di schiuma, tutto tremante e spaventatissimo, si è rifugiato presso lo studio della madre poco distante dal luogo dell’accaduto. La mamma ha cercato di tranquillizzarlo. Non ha denunciato l’accaduto. Ha una attività professionale e ha voluto in questo modo tutelare se stessa e suo figlio. Anche in passato si è verificato un altro episodio che definirei razzista più che bullismo. Questa volta però siamo in un’aula scolastica. Il bambino, come abbiamo visto, è nero e ha i capelli molto ricci. E in prima elementare i compagni, per questa sua particolarità, con le forbici tagliavano alcuni ciuffetti di capelli. La mamma ne ha parlato con la maestra e la risposta che ha avuto è stata davvero sconcertante:- Ne ha tanti di capelli, gli cresceranno -. Il bambino è stato costretto a cambiare scuola. Ora frequenta un’altra scuola in un altro paese vicino. Adesso va meglio, tranne l’episodio di pochi giorni fa.