Questo il comunicato dei consiglieri Nicola Bruno e Francesco Cicerelli
“Longobardi – Si è tenuto, ieri sera, alle 17.30, in seconda convocazione, presso la casa municipale di Longobardi, il consiglio comunale avente, tra l'altro, all'ordine del giorno, l'approvazione del bilancio di previsione 2018/2020, con l'assenza del vice sindaco Aurelio Garritano e del capogruppo di maggioranza Antonio Costabile.
L'assise si è aperta con una mozione di rinvio formulata dal capogruppo di minoranza Nicola Bruno, atteso che "nell'avviso di convocazione non risultava inserita, ai sensi dell'art. 11, comma 4, del regolamento di contabilità, la discussione dell'emendamento presentato da "Progetto Longobardi", ma la maggioranza "incurante della presunta invalidità dell'avviso di convocazione" ha rigettato la mozione "pur condividendo nella sostanza l'emendamento, per il quale il sindaco si è riservato di chiedere un parere alla corte dei conti".
E' quanto affermano i consiglieri di minoranza Franco Cicerelli e Nicola Bruno.
"Abbiamo, nei termini di legge, presentato -continua il consigliere Bruno- un emendamento agli schemi di bilancio di previsione - esercizio finanziario 2018, al fine di prevedere il rimborso del canone acqua per i tanti cittadini che ancora, oggi, non hanno l'acqua potabile e poichè ci interessa che i cittadini abbiano la riduzione delle bollette idriche, abbiamo, sin d'ora, rinunciato ad agire innanzi al tar per l'annullamento dell'avviso di convocazione e della relativa delibera consiliare". Dopo ampia discussione, la maggioranza ha, poi, approvato il bilancio di previsione 2018/2020, con il voto contrario del gruppo consiliare "Progetto Longobardi".
"Ogni bilancio del nostro comune -commenta il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- risente fortemente del predissesto in cui versa.
Anche il previsionale 2018 riporta solo numeri negativi, senza alcun provvedimento strategico su come ridisegnare il volto del paese.
Evidenzia un timido risanamento, ma a totale scapito dei cittadini, con tasse al massimo: imu al 10,60 per mille, irpef allo 0,8 punti percentuali, tasi al 2,5 per mille; quanto alla tari, pur avendo effettuato raccolta differenziata pari al 46,68 %, il comune dovrà pagare la tariffa base senza alcun importante sconto tariffario; pochissimi investimenti e pochissimi servizi, peraltro, inefficienti, svendite patrimoniali, sprechi, una spesa abnorme ed un indebitamento ancora elevatissimo.
Infatti, l'ufficio ragioneria certifica, alla data del 5/12/2017, un debito per mutui di € 3.382.302,32, un debito per anticipazione di liquidità di € 2.491.157,84 nonchè debiti fuori bilancio riconosciuti residui di € 422.424,53.
Ancora.
Il costo complessivo del servizio idrico integrato, anno 2018, ammonta ad € 418.076,00; mentre, dal piano finanziario tari, anno 2018, si evince che i costi del servizio ammontano ad € 360.148,00 ". Come se non bastasse "per il primo cittadino avremmo potuto istituire la tassa di soggiorno ma non lo abbiamo fatto".