Il calcio muove sempre tanti soldi, è uno degli sport che più di tutti è in grado di vedere girare quantità enormi di denaro. E l’industria del pallone continua a crescere grazie ai suoi protagonisti, i calciatori. Negli ultimi anni, inoltre, le cifre che li riguardano, sia quelle necessarie per acquistare i loro cartellini che quelle relative ai loro ingaggi sono costantemente cresciute, tanto da arrivare a livelli che solo pochissimi club al mondo possono permetterselo. Soprattutto con l’ingresso degli oligarchi russi, degli sceicchi arabi e dei fondi cinesi e americani, le regole del gioco si sono un po’ stravolte facendo schizzare in alto il prezzo dei trasferimenti dei migliori giocatori.
HerlingHaaland
Il gigante norvegese è il giocatore più prezioso al mondo. La sua valutazione di mercato, secondo le statistiche di Transfermarkt, si aggira intorno ai 180 milioni di euro. Al Manchester City, infatti, ne sono serviti 150 di milioni per strapparlo al Borussia Dortmund. E mai scelta fu più azzeccata. Anche in questo inizio di stagione Haaland è il trascinatore del Manchester City campione d'Europa e stra-favorito in Premier e dato per favorito in Europa anche quest'anno dalle quote Champions League attuali. Un vero fenomeno.
Kylian Mbappé
In questa speciale classifica non poteva mancare la punta di diamante della Francia e del PSG, un giocatore il cui contratto ha fatto già storia. Sono serviti 120 milioni per prelevarlo dal Monaco nel 2018 e da allora l’attaccante è cresciuto sempre più. Così nel 2022 in fase di rinnovo Mbappé, che guadagna 72 milioni di euro all’anno, ha avuto tutti i privilegi di un super leader, persino quella da contratto di poter decidere la squadra titolare. Un potere così forte da mettere in crisi il club parigino quando quest’estate sono scattate anche per lui le sirene arabe. Una mega offerta da 400 milioni di euro di ingaggio per un solo anno di contratto da parte dell’Al-Hilal. Un’offerta più che allettante che però Mbappé ha rifiutato per rimanere al PSG.
Vinicius Jr
Ha 23 anni, è arrivato ad appena 16 anni nel Real Madrid dal Flamengo e il suo cartellino è schizzato da 40 a 150 milioni nel giro di due anni. Così Vinicius Jr è diventato uno dei giocatori più ambiti del calcio mondiale.
Jude Bellingham
Sette presenze in campionato e sei gol, due in Champions su due gare. Questi i numeri d’esordio della stagione ’23-’24 di Jude Bellingham, numeri che giustificano il fatto che l’inglese è uno dei giocatori più preziosi al mondo, con un prezzo del cartellino di 120 milioni, già salito di 17 milioni rispetto al momento dell’acquisto del Real Madrid dal Borussia Dortmund.
Bukayo Saka
Cresciuto nell’Arsenal, ha 22 anni e ora il costo del suo cartellino è di 120 milioni. L’attaccante di origine nigeriana ma con passaporto inglese ha stupito tutti lo scorso anno con 15 gol in 48 partite e una presenza potente in campo.
Victor Osimhen
Il capocannoniere che ha regalato il terzo scudetto al Napoli vale come minimo 120 milioni. 31 i gol della scorsa stagione in 39 partite tra campionato e coppe. Una continuità di rendimento e una forma che hanno messo in difficoltà qualunque avversario. Per questo è uno dei giocatori più ambiti sul mercato.
Jamal Musiala
Appena 20 anni e già vale 100 milioni. La stella del Bayern Monaco ha avuto una crescita impressionante in questi ultimi due anni dimostrando di essere un trequartista difficile da prendere ed efficace sotto porta.
Phil Foden
È ormai una delle colonne della Nazionale inglese e del City. Il suo valore è di 110 milioni ma in campo fa un lavoro che nessuno è in grado di fare, facendo sempre a sportellate, aprendo gli spazi e inserendosi in area come pochi.
Pedri
Il Barcellona l’ha trovato nel Las Palmas e ha creduto subito in lui. Acquistato per soli 7 milioni dalla squadra gialloazzurra lo spagnolo è arrivato a valere 100 milioni. Tocco di palla vellutato, velocità di ragionamento e maturità calcistica nonostante la giovanissima età ne fanno di Pedri uno dei talenti più puri del calcio mondiale anche per i prossimi anni.
Rodrygo
Ancora Real Madrid in questa classifica, questa volta con Rodrygo, ala destra e trequartista brasiliano di 22 anni. Costo del cartellino: 100 milioni. Per Ancelotti un giocatore che davvero ti fa la differenza con un fisico brevilineo e dunque agile, veloce e dal dribbling imprevedibile in grado di scardinare le difese avversarie con un solo colpo anche grazie al fatto che è in grado di giocare su tutto il fronte offensivo con estrema naturalezza.
Silenzio, si spara. Si spara in Ucraina, si spara in Israele, in Libano e nella Striscia di Gaza. Siamo in guerra. E certi politici italiani parlano di manovre, di economia, di mercati, di spread, di salario minimo, di campo largo, di scioperi. Mentre le televisioni di tutto il mondo mandano in onda le scene di morte, di donne, uomini e bambini barbaramente uccisi finanche nelle culle. Sono scosso da quanto ho visto in televisione, da quanto ho visto quello che sta accadendo in Israele, da quanto ho visto quello che è avvenuto in quel Rave Party dove centinaia di ragazzi si divertivano, ballavano, cantavano e poi, all’improvviso, centinaia di altri ragazzi, loro coetanei, provenienti dal cielo in deltaplani, hanno incominciato a sparare, a uccidere, a stuprare, a rapinare, a portarli in cortei in mezzo alla popolazione festante e nei bunker di Gaza, perché odiano Israele, odiano la razza ebraica e fanno di tutto per distruggerla, per annientarla, perché nei loro cuori c’è tanta rabbia, tanto odio, tanto risentimento verso lo Stato ebraico considerato fascista, nazista, oppressore del popolo palestinese, usurpatore che ha rubato con la forza e la violenza le terre dei loro padri. E in Italia e nel mondo cosa fanno i nostri ragazzi? Scendono in piazza e protestano contro Israele e gridano :- Palestina free- Queste manifestazione pacifiste non mi piacciono. Fanno il gioco dei terroristi di Hamas, di quelli che sabato scorso hanno massacrato civili innocenti che stavano nelle loro case, che hanno come fine ultimo cancellare lo Stato di Israele. Israele è stato vigliaccamente attaccato, ferito e umiliato, ora deve difendersi non tanto in omaggio alla legge del taglione (occhio per occhio, dente per dente), quanto per la sua sopravvivenza. Israele vorrebbe vivere in pace, purtroppo, grazie ad Hamas, è costretto a sparare, a cannoneggiare, a distruggere case e palazzi, ad uccidere, a usare gli stessi metodi usati dai terroristi islamici solo per evitare il proprio annientamento. Israele deve combattere, deve resistere, costi quel che costi, anche per quei palestinesi che non si riconoscono in Hamas. E noi che siamo lontani dai focolai di guerra dobbiamo svegliarci e sconfiggere, se vogliamo sopravvivere, come ha scritto qualcuno:- La riedizione islamista nel nazismo-.
Siamo in guerra. Non solo si combatte in Ucraina, ora anche in Israele e nella striscia di Gaza. I nostri soldati non andranno a combattere in Israele e nella striscia di Gaza, ma gli italiani questa guerra assurda scatenata dai terroristi di Hamas la combatteranno al più presto nei supermercati, nei bar, nei ristoranti, nelle pompe di benzina, nelle bollette di luce e gas, nei generi alimentari di prima necessità. Non saremo più tranquilli come prima, anche noi incominceremo ad avere paura. Cellule terroristiche ci sono anche in Italia e tra gli immigrati che giornalmente arrivano nelle nostre coste certamente ci sarà qualche testa calda che porterà scompiglio e terrore nelle nostre città. Ce ne accorgeremo quanto prima quando questa guerra lontana dai nostri confini farà conoscere le infauste conseguenze. Che strano, anche in Italia c’è qualcuno che esulta, che scende in piazza e inneggia alla resistenza e alla invasione di Israele. Esultano per l’assalto di Hamas contro Israele. Alcuni studenti del famoso Liceo milanese Manzoni hanno esultato e hanno postato :-Quanto è bello quando brucia Tel Aviv-. Ma poi lo hanno rimosso. Forse si sono accorti, tardivamente, di avere esagerato e che l’aggressore non era Israele ma Hamas. Forse non avevano visto quelle immagini mandate in onda dalle televisioni di ragazzi e ragazze come loro che prima ballavano, cantavano, si divertivano, erano felici, e poi all’improvviso molti vengono uccisi, altri scaraventati con violenza sulle camionette e poi esposti come trofei, trascinati come bestie, picchiati, sputacchiati, brutalizzati, presi a calci e pugni. Io sono shoccato, sfinito dalle immagini che ho visto in televisione. Ho visto cose orribili, uomini, donne, bambini, neonati usati come scudi umani e come trofei da far vedere al mondo intero. Ma la scuola a questi ragazzi non ha insegnato nulla? Sanno cosa vuol dire democrazia, dittatura, nazismo, fascismo, comunismo, aggressione? Sanno che ogni nazione ha diritto a vivere, a sopravvivere? E questo vale anche per lo Stato di Israele. Esultare, poi, per un’azione criminale è cosa orrenda, è in tollerabile. Si riempiono la bocca quando parlano di antifascismo, ma poi si comportano e agiscono come i fascisti e i nazisti. I metodi usati da Hamas che abbiamo visto in televisione in questi giorni e che loro stessi hanno diffuso quelle immagini sconvolgenti per farle vedere a tutto il mondo per dire che avevano vinto una guerra e le hanno usate come avvertimento al nemico ebraico che Hamas può colpire quando vuole e come vuole. Vogliono dire, ma molti ancora non l’hanno capito, che Israele non è più sicuro, nemmeno a casa propria. Le immagini orribili e raccapriccianti le hanno diffuse per choccare l’opinione pubblica internazionale. A me hanno richiamato alla mente le ferocie dei nazisti verso cittadini innocenti solo perché di religione ebraica, immagini che pensavo fossero relegate per sempre alla storia. Quanto avvenuto nel passato succede ancora oggi. Purtroppo, la storia si è ripetuta, anche se con modi diversi e con tecnologie diverse. Ho assistito a scene davvero raccapriccianti. Le bandiere israeliane ed americane che bruciano in piazza sono solo ricordi folcloristici. Mentre Israele piange le vittime innocenti di questo orribile massacro ci sono, purtroppo, ancora nel mondo e in Italia e nelle nostre scuole, persone e studenti che inneggiano all’intifada e all’antisemitismo, all’odio verso donne, uomini e bambini ebrei. Cose da pazzi.