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ponte44Un gigantesco incendio sta divorando il ponte che collega la Russia alla Crimea. Il rogo, scoppiato alle sei di questa mattina, sarebbe stato provocato dall'esplosione di un camion-bomba.Le fiamme hanno aggreditole cisterne piene di carburante che transitavano sulla parte ferroviaria del ponte.

Il celebre detto di Karl Marx, "la religione è l'oppio del popolo", ha avuto una genesi tranquilla. Lo scrisse nel 1843 come osservazione en passant nell'introduzione a un libro di critica filosofica che non terminò mai. Nel mondo di oggi, Flow è diventato l'oppio dei mediocri e dunque, dove non c'è visione il popolo perisce”. Oppure, "Senza una visione, la vita diventa vuota, vuota e noiosa".

Le persone nelle democrazie occidentali stanno perdendo fiducia nelle forme di governo liberaldemocratiche, ma questo non è certo una cosa inaspettata. La mediocrità politica ha indotto i leader a fare promesse che non possono mantenere mentre evitano altri punti di vista. È in gioco niente di meno che il pianeta.

Amo il caffè e non bevo mai il thè. Ogni volta che vado in un bar con un amico e vedo quanto sforzo viene fatto per preparare il thè, prima che un cameriere metta una bustina di tè in una tazza, mi riprometto di non visitare più quel bar. Credo fermamente che le bustine di thè siano estremamente mediocri. Inoltre, sono così inutili.

La mediocrità è la strada più facile che conduce a una vita senza uscita. È l'accettazione e il “quo” dello status quo, che è, a sua volta, uno stato dell'essere privo di passione, persistenza e forza. La mediocrità è accontentarsi della ‘pochezza’ della propria esistenza. È il semplice e noioso sentiero da intraprendere in quasi tutte le situazioni.

La mediocrità è nel DNA di personaggi come Trump, Biden, Putin e di tutta la EU e del novanta per cento delle Chiese cristiane occidentali. Si è appollaiata sulle spalle di uomini e donne che stanno sulla soglia del ‘Grandeur’ e sussurra: " Meglio non agitare leacque ocreare onde. Dai ciò che serve a quelli che guerreggiano. Potresti sapere cosa è vero e giusto, ma è meglio tenerlo per te.

È un dito al vento per determinare la sua direzione e trovare il centro della strada su questioni che ‘contano’. La mediocrità è la paura dell'ignoto e la sicurezza di avviarsi su di una via ampia e facile. Tutto questogiustifica il rimanere in silenzio quando sai che dovresti parlare. È l'assassino del coraggio e l'esecutore del compromesso. Si traduce in apatia e perdita del rispetto di sé.

La mediocrazia è uno stato di vita che detesto temo. Distrugge una qualsiasi visione di un possibile domani. Porta alla morte della crescita e alla stagnante compiacenza di un domani uguale a quello precedente fatto di spritz o come andava di moda fino a poco tempo fadi ‘apericena’. L'apatia e la mediocrazia non trovano asiloin una vita fatta di visioni e progetti.

Gigino A Pellegrini e G elTarik

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mondo44Per qualche secolo abbiamo creduto nella Storia come se fosse un’autostrada che ci avrebbe condotto verso un futuro meraviglioso come nessuno mai aveva immaginato. Si pensava di essere esentati. . . Oggi le persone vivono più a lungo. Ci sono anestetici. Siamo atterrati sulla luna. . . Applichiamo la ragione a tutto. Abbiamo perdonato gli errori del perché si sono verificati nei secoli bui. Ora, all'improvviso, mi ritrovo lontano da qualsiasi autostrada, appollaiato come un gabbiano sul bordo di una scogliera bagnata dal Mare di Ulisse. Questo avveniva un caldo sabato mattina di fine agosto. L’Ulisse era molto mosso e sulla criniera delle onde ho notato qualcosa di orripilante. Una striscia parallela alla spiaggia di circa dieci metri larga e oltre dieci chilometri lunga. La striscia era composta da materiale che normalmente finisce nella rete fognaria.

Non era la prima volta che notavo l’inquietante presenza di escrementi sul Mare di Ulisse. Questa volta, però, lo spessore del serpentone era notevole.

Ripensai alle parole di un premio Nobel di qualche anno fa: pronunciate dal chimico olandese Paul Crutzen che definiva l'era attuale dell'uomo, come L’alba di un’epoca dominata dall’uomo. Un periodo in cui gli esseri umani hanno cominciato ad avere un impatto enorme su tutto l'ecosistema terrestre.. Il chimico Paul Crutzen: durante un convegno sulla biosfera, annunciò che per quanto lo riguardava l’Olocene era da considerarsi concluso. Si era entrati in una nuova epoca geologica della Terra: l’Antropocene. Come scritto nel nome, in questa nuova epoca l’uomo avrebbe rimodellato la Terra, modificandone i sistemi fondamentali e di conseguenza ottenendo un’influenza decisiva sull’ecologia globale.

Ci sono alcune domande che emergono per le quali tracciamo una potenziale linea d'azione o pensiamo a uno scenario futuro da risolvere.

Questo è ciò che il nostro cervello non può fare nel background quando siamo svegli. Ma quel tipo di costruzione narrativa (costruire una storia) richiede di essere consapevolmente coscienti, che è una caratteristica dei sogni. Sappiamo che stanno accadendo.

Potrebbe essere necessario fare emergere nella coscienza quell'elaborazione della memoria dipendente dal sonno per essere in grado di risolvere quel tipo di problemi che richiedono lo sviluppo di un piano, oppure una narrazione o una trama.

La mia notte cominciò con il sognare George W Bush che mi stava mostrando come fotografare i gatti. Stava scrivendo opere teatrali su una lavagna come un allenatore di football... mostrando un piano d'azione per catturare i gatti presidenziali mentre deponevano uova multicolori dappertutto.

Devo essermi girato sull’altro lato del letto e mi sono ritrovato bloccato in mezzo all'oceano in una piccola barca con Pinocchio, mentre George W Bush continuava a mostrarmi come fotografare i gatti. All’improvvisola mia faccia veniva spruzzata con acqua salata. Ero bloccato in mezzo al Mare di Ulisse in una piccola barca con Pinnochio, e tutto ciò che avevamo da mangiare erano Froot Loops della Kellog’s. Mi sono reso conto che niente di quello che facevosarebbe mai stato paragonabile alla mia immaginazione. E no, non sto parlando di immagini sciagurate, superficiali e stupide come possono essere quelle di un fiume di escrementi che corre verso il mare.

Lo scrittore Robert Musil scriveva: “Se la stupidità non somigliasse così tanto al progresso, al talento, alla speranza o al miglioramento, nessuno vorrebbe essere stupido”.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

 

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ene“Mi devo contentare del suo alone brillante, di una luce riflessa, fuori dalla sua sfera.?” Battuta di Elena nella Commedia di W. Shakespeare “All's WellThatEndsWell” Tutto è bene quel che finisce bene”

Le nuove tecnologie hanno in questi anni rivoluzionato il modo di pensare e la convivenza umana. Sarebbe in atto una rivoluzione epocale, se è vero che le grandi tappe della storia sono segnate dal passaggio dal nomadismo alla stanzialità, quando le tribù nomadi di pastori si sono convertiti all'agricoltura; dall'affermarsi della macchina a vapore che ha sostituito la fatica muscolare umana; dalla comunicazione di massa e ora dall'informatizzazione interattiva, resa possibile dalla combinazione informativa elettronica e telematica, la quale ha aumentato a dismisura l'informazione, modificata la stessa logica razionale e resa possibile la fruizione di mondi virtuali.

A nessuno sfugge come gran parte delle notizie che leggiamo sono più o meno la stessa cosa, non importa quale giornale o sito web viene consultato: tutti sembrano riciclare notizie fornite dalla stessa “fonte-agenzia”. Poi ci sono gli incurabili ottimisti e gli Sparaballe, portavoce del potere costituito, che vanno in giro dicendo che il Web e il mondo digitale sono una panacea per il miglioramento dei diritti umani, delle condizioni di vita, dei diritti delle minoranze e via discorrendo.

In effetti il Web e tutta la nuova tecnologia avrebbero il potenziale per facilitare migliorie sociali. La dura realtà è che, il mondo digitale viene utilizzato dai potenti per erodere la privacy, aumentare la concentrazione del potere economico e aumentare le disuguaglianze.

La nuova tecnologia, nonostante le sue tante decantate promesse, nel voler migliorare l’aspetto “democratico” nella società moderna, ciò che è sotto gli occhi di chi vuol vedere, Internet è una forza che in realtà toglie libertà e capacità di agire alla maggioranza delle persone, per favorire interessi particolari del sistema di potere. 2500 anni fa Aristotele fotografava la situazione odierna dell’Occidente. Il filosofo greco diceva: “La democrazia esisterà quando gli indigenti, e non gli uomini potenti saranno i governanti”

Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno producendo forme di controllo sempre più capillari ed invasive nella sfera privata di ognuno di noi, mettendo in discussione consolidati diritti e libertà fondamentali.

Basti pensare alla diffusione della videosorveglianza, la schedatura delle impronte digitali, anche degli studenti che utilizzano i buoni pasto, l’estensione del controllo al traffico su Internet. In quest’ottica, l’attività del difensore dei diritti umani, di dell’attivista politico, giornalista ed avvocato è sempre più a rischio.

 In Italia esiste la Carta dei Diritti di Internet, approvata come Raccomandazione dalla Camera dei Deputati, solo nel novembre 2015. La Carta però, non vincola in nessun modo e può benissimo essere usata semplicemente come una guida per promuovere leggi sul digitale. A prescindere da questi esempi, il binomio tecnologia-libertà si declina ogni giorno nella vita di chiunque, in tanti di quei modi che ormai non ce ne accorgiamo nemmeno più. Sotto certi aspetti, siamo sempre più incapaci di riflessione e pensiero critico.Crediamo ciecamente che tutto ciò che la tecnologia e l’economia ci propongono e ci offrono sia davvero assolutamente nuovo e utile.

Durante tutti gli anni a cavallo fra il 1960-70 ho avuto modo di incontrare gli scritti del filosofo Theodor Adorno che dicevano, insieme a molte altre cose: “Solo chi capisce che il nuovo è identico all’antico, opera al servizio di ciò che sarebbe diverso”. Ma noi umani ipertecnologici,siamo ormai avviati verso la totale alienazione di noi stessi dalla realtà reale, essendo l’essere umano sempre più incapace di capire l’oggi guardando anche indietro.

Oggi, la conoscenza è sempre più pericolosa per il potente ricco estolto , per non dire del pensiero critico;  e il potere non ama né l’una né l’altro. Infatti nelle scuole si insegnano competenze a fare e non conoscenza per pensare; e se gli studenti protestano contro l’alternanza scuola-lavoro e contro la scuola-azienda e chiedono una scuola che invece trasmetta conoscenza e soprattutto insegni pensiero critico, subito arriva la polizia con i manganelli.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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