La vicenda del bilancio riequilibrato evidentemente è grave se il sindaco Mario Pizzino ha deciso di salire al Roma dove avrà un incontro con i tecnici del Ministero.
Il sindaco sarà a Roma quale sindaco di Amantea ma si avvarrà delle sue conoscenze professionali ed esperenziali per essere stato funzionario prefettizio in vari comuni calabresi.
Il sindaco cercherà la quadra del cerchio, cioè la soluzione di un problema complesso, di una situazione complicata.
Perché il problema del bilancio del comune di Amantea è un problema di difficile soluzione.
Se fosse stato facile il comune di Amantea non sarebbe andata in dissesto.
Ed ora non rischierebbe di vedersi sciolto perfino l’attuale consiglio comunale.
Chiariamo che il problema è l’equilibrio tra entrate ed uscite.
Le ultime sono certe e si accumulano progressivamente giorno dopo giorno.
Le entrate, invece, solo per lo più ipotetiche, virtuali.
Facciamo un esempio.
Se la previsione del ruolo dell’acqua è di circa 2milioni e mezzo ma ne viene pagato solo il 60 % questo vuol dire che alla fine dell’anno mancherà 1 milione.
Come trovarlo per avere il pareggio del servizio acquedotto ?
Qualcuno sostiene che basta chiudere l’acqua a chi non paga il tributo così da costringerlo a pagare.
A questa ipotesi si ribadisce che l’acqua è un servizio primario e non è possibile chiudere la sua erogazione.
A questa obiezione si risponde che se non si chiude la erogazione a chi non paga il tributo questo dovrà essere pagato da chi già paga l’acqua.
Ma se fosse così chi non paga l’acqua potrebbe consumarne quanta ne vuole e perfino sprecarla o rivenderla magari al vicino di casa che non è nemmeno allacciato alle rete idrica.
D’altro canto se il comune non incassa i tributi dai morosi non potrà pagare la regione che come già sta facendo ridurrà la fornitura all’intero comune
In questo modo a che chi paga il tributo mancherà dell’acqua potabile per colpa di chi non lo paga.
Non solo ma il comune non avrà i mezzi finanziari per ridurre le perdite di rete ed il miglioramento della rete.
Non solo ma essendo il tributo dell’acqua comprensivo dei costi del disinquinamento della fogna la città avrà nemmeno un mare pulito.
Qualcuno dice che al contrario occorre agire riducendo le perdite di rete così da risparmiare sull’acquisto di acqua e di riflesso sui tributi iscritti nel ruolo.
Qualcuno dice che occorre una fortissima lotta alla evasione tributaria, magari chiudendo la erogazione dell’acqua a chi possiede piscine allacciata all’acqua potabile.
Qualcuno dice che occorre una fortissima lotta agli allacci abusivi.
Insomma il problema è reale ed irrisolvibile.
Se la gente non paga il consiglio comunale sarà sciolto ed il comune sarà gestito da commissari ministeriali che dovranno trovare la soluzione che se esiste può anche essere trovata dalla attuale amministrazione.
Formuliamo gli auguri più fervidi al sindaco perché faccia il miracolo che Amantea si aspetta.
Non è solo la sua amministrazione a rischio ma tutta la città.