Ma è pur vero che fare il sindaco ad Amantea, per certi versi, è una sorta di missione impossibile e i soldi non possono essere una priorità.
I rischi di una cattiva figura sono molti, non si diventa certamente ricchi, fare il sindaco comporta un lavoro «h-24» e si è alla guida di una città povera, con un Comune povero e con problematiche difficilmente riscontrabili in altre latitudini.
Eppure la sfida è avvincente e non a caso la poltrona al secondo piano del vecchio Municipio è di quelle che politicamente contano molto.
Ecco perché, nonostante la scadenza del mandato della Commissione Straordinaria sia alla fine di Giugno del 2022, il dibattito su «chi verrà dopo» è cosa quotidiana in città.
I social sono pieni di ipotesi di candidature, più o meno credibili, e di autocandidature più o meno celate.
I soscial sono pieni anche di critiche tante o apprezzamenti pochi per chi già si è seduto su quella poltrona.
Si può dire senza tema di smentita che il dibattito sul futuro primo cittadino, di questi tempi e in questa città, sia secondo forse solo alle questioni del coronavirus.
Proprio oggi, su social media Facebook sì è auto candidato alla poltrona di sindaco, a titolo gratuito, il dottor Vincenzo Caruso, noto medico di famiglia stimato in città.
In questi mesi qualcosa si sta muovendo nella società civile, ma nulla che faccia pensare ad un movimento civico di riscatto che voglia farsi interprete di politiche nuove, speriamo arrivi presto.
Vige ancora molto timore in città, i partiti, quei pochi rimasti, infatti stenteranmo sicuramente a trovare candidati consiglieri men che meno candidati sindaci.