Solo certe donne possono capire le donne ed i loro problemi.
Solo le donne sembrano sapere che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile e la principale causa di morte nelle donne occidentali tra i 40 ed i 50 anni.
Solo le donne si preoccupano giustamente del fatto che ogni anno è diagnosticato un tumore a 40.000 donne e che mediamente una donna su otto sviluppa un tumore mammario nel corso della vita, nel 30% in donne con età inferiore a 44 anni, nel 35% di donne comprese tra 44 e 65 anni ed il rimanente 35% dopo i 65 anni.
Solo le donne sembra sappiano che la mortalità si attesta su circa 13.000 donne e che in Calabria il numero medio di decessi è di circa 250 donne per anno mentre i ricoveri annuali ammontano a 1500 circa.
Solo le donne hanno la percezione che le molte donne calabresi ammalate di tumore al seno emigrano sanitariamente verso altre regioni.
Se ne hanno la possibilità finanziaria.
Solo le donne sembra sappiano, infine, che l’indice di fuga maggiore per patologie oncologiche è quello della Calabria con il 55% e che la malattia tumorale che con più frequenza comporta migrazione sanitaria è il tumore della mammella.
Parlo de “ La donne Scelgono” la onluss che ha donato al Poliambulatorio di Amantea (Cs) un mammografo , forse perché Amantea è la seconda città per abitanti di tutto il distretto sanitario tirrenico che non aveva un mammografo.
Ed è sempre necessario capirne le ragioni e sapere chi ha voluto mantenere Amantea nell’abisso di carenze sanitarie nel quale si trova e che crea una diseguaglianza estrema di diagnosi precoce sanitarie tra donne e donne, tra paesi e paesi.
Donne che non si riempiono la bocca del fatto che la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea riconosce alla persona il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ricevere cure mediche e che questo diritto è anche previsto dalla nostra Costituzione all’art.32.
Donne che non fanno parole ma operano nel sociale con carattere e forza.
E lo hanno fatto con il dono di un mammografo che sarà addirittura esente da ticket per le donne tra i 50 e i 69 anni e soprattutto riducendo i tempi di attesa che non supereranno i 15 giorni.
Un dono che le impegna direttamente e con loro la stessa ASP “a migliorare notevolmente il servizio sanitario in relazione a una delle più gravi e temute patologie,che colpiscono la Calabria con una mortalità maggiore rispetto ad altre aree del Paese”.
Il mammografo è stato donato del novembre del 2013.
Ora finalmente dopo un inaccettabile ed increscioso ritardo di un anno ci giunge notizia che nei prossimi giorni sarà finalmente attivato il servizio che inizierà da lunedì 3 novembre.
Una data fatidica per tutte le donne del Basso Tirreno Cosentino.
Un ringraziamento a Caterina Gangale che si è impegnata per rendere possibile questo miracolo che permetterà alle donne del BTC di ricevere la necessaria attenzione.
In particolare il mammografo permetterà gli accertamenti anche a tutte le persone che non sono riuscite a raggiungere Cetraro per la mancanza di collegamenti.