Gianfranco Suriano scrive la seguente nota stampa:
“Fin dai tempi della sua ultimazione, ho sempre sostenuto che bisognava procedere il prima possibile ad un corretto e opportuno affidamento - attraverso regolare gara - della gestione del Campus Temesa “Francesco Tonnara” a chi fosse stato in grado di organizzare, promuovere ed amministrare al meglio la struttura costata alla collettività diversi milioni di euro.
Più specificatamente, partendo dalla consapevolezza che il nostro Comune non ha mezzi finanziari e risorse umane da dedicare alla gestione dell’imponente struttura, l’affidamento all’esterno della conduzione del Campus si rendeva, e si rende, necessaria per perseguire i seguenti obiettivi culturali e gestionali:
- programmazione, valorizzazione e promozione delle attività artistiche (musicale, teatrale, ecc.);
- programmazione spettacoli ed altri eventi;
- gestione tecnica di tutti gli spazi presenti nella struttura;
- gestione amministrativa e contabile riguardante il funzionamento complessivo della struttura;
- gestione dell’oneroso piano di manutenzione ordinaria dell’intera struttura.
Al contrario, non avvertendo l’esigenza di perseguire i sopra descritti obiettivi, si continua a gestire il Campus Temesa “alla carlona”, con conseguenze negative non solo per la struttura ma anche per le Associazioni del nostro territorio che legittimamente ne richiedono l’utilizzo.
Allora succede che, improvvisamente e senza che il vigente regolamento comunale per l’utilizzo della sala polivalente del Campus Temesa lo preveda, viene richiesto alle “povere” Associazioni teatrali (espressione di vivacità culturale nella nostra Città) la stipula a proprio carico di polizza assicurativa a copertura dei danni che potrebbero subire le persone che, a vario titolo, si trovino a fruire della struttura in occasione degli eventi.
Queste polizze, di norma, vengono stipulate direttamente dal Comune in qualità di Ente proprietario della struttura o dal concessionario che ne detiene la gestione e non da chi l’utilizza sporadicamente per qualche giorno nell’arco di un anno.
Ogni copertura assicurativa inerente l’utilizzo della struttura comunale in questione è buona cosa ma tale copertura andrebbe prevista innanzitutto dal relativo regolamento comunale (al pari di altre previsioni nello stesso regolamento contenute) e, in ogni caso, dovrebbe essere estesa a tutti i beni immobiliari di proprietà comunale presenti in Città, dove ovviamente insiste la presenza di pubblico. Seguendo un ragionamento logico ed improntato alla coerenza, all’equità e al buon senso, così dovrebbe essere.
Al di là del trattamento improprio riservato alle Associazioni che utilizzano il Campus Temesa (le Associazioni del territorio vanno incentivate e non disincentivate!), ancora qualche considerazione sul tema.
Credo che il Campus Temesa non è stato finora utilizzato per perseguire a pieno le finalità per le quali è stato realizzato e penso anche che con questo “andazzo” la struttura non resisterà per molto tempo. Infatti, continuando così non so proprio con quali risorse economiche si provvederà ad effettuare, da qui in avanti, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla struttura.
Infine, l’importante struttura ad oggi non ha dato alcun contributo significativo all’incremento dell’economia cittadina, nonostante abbia, in tal senso, potenzialità enormi.
Ovviamente quanto sopra espresso è tutto opinabile, ci mancherebbe…!
Ah dimenticavo. E il palazzetto dello sport?
Ma questa è un’altra storia…
Amantea 18 maggio 2016 Gianfranco Suriano