Ecco cosa scrive il PD :
“Il Partito Democratico ritiene che Amantea abbia bisogno di una costituente pubblica.
La città è sull’orlo di una crisi profonda. Una crisi non solo economica (con le casse del Comune molto probabilmente vuote e troppe vetrine di negozi con su scritto “chiuso”), ma anche morale e di valori.
Una decadenza che rischia di oscurarne la storia, le tradizioni, le speranze. E che, nell’immaginario collettivo, potrebbe collocarla distante dalla perla del Tirreno.
Anni di politica litigiosa - spesso autoreferenziale, ingrata, incapace di avere una visione di città, che ha fatto più per sé che per gli altri – hanno lasciato il più negativo dei segni nella gestione della cosa pubblica, ed hanno contribuito a deteriorare l’etica comunitaria, distorcendo le aspettative dei cittadini.
Alla più o meno recente storia politica di Amantea, tuttavia, non è di certo mancato il senso dell’umorismo. Impossibile, infatti, trovare un politico che non abbia cantato sempre il medesimo ritornello: centro storico, mare, spiagge, porto, turismo, commercio, lungomare, sviluppo di Campora.
Ricette giuste.
Ma pezzi di carta senza la somministrazione della cura.
Lecito e doveroso è domandarsi: cosa si è rotto nel passaggio dall’enunciazione alla messa in pratica? E trovata la risposta, l’interrogativo seguente sarebbe: come e chi può invertire questa rotta?
Pecca – secondo noi - di presunzione chi ritiene di “avere da solo i requisiti”.
Una costituente pubblica (aperta ai contributi provenienti dalla società civile, dal mondo dell’associazionismo laico e cattolico, dalle realtà sindacali, dalle tante competenze presenti in città e dall’entusiasmo contagioso dei giovani) è necessaria perché bisogna trovare – insieme - la forza, il coraggio ed il gusto di mettere il nostro patriottismo nelle cose di cui la città ha veramente bisogno.
Una scala di priorità, non un elenco della spesa, che dovrà trovare una sua coerenza nel patrimonio delle nostre tradizioni e della nostra storia. In questo Amantea può ritrovare il percorso smarrito.
Occorre tornare a pensare la città in un suo tutt’uno, con generosità e altruismo, adoperandosi in favore di quel necessario clima di riconciliazione - morale, comunitario e delle responsabilità - elemento di volta per Amantea.
Da queste tracce la città deve ripartire.
Perché solo la comune consapevolezza del valore che esprime Amantea può restituirle quel naturale ruolo di leadership e farla tornare - prendendo in prestito i versi di Franco Danese - bella fra le più belle del Tirreno.
Da queste considerazioni muoveremo dei passi per dare un contributo alla città.
Amantea, 23 febbraio 2017
Per la Segreteria del Circolo PD Amantea Il Segretario Enzo Giacco
Proviamoci. E’ vitale per Amantea e gli amanteani.
Ma da dove cominciare , caro Enzo?
Dalla città, dove sicuramente esistono uomini e donne di grande dignità, di grande morale, capaci di spendere le proprie qualità umane e culturali per la città, aspettando con serena lungimiranza il “ritorno” anche agli amanteani?
Sarà possibile trovare sociale tali le persone necessarie per rifondare una città che ha quasi 3000 anni durante i quali è riuscita a sopravvivere a tanti difficili momenti?
E che fine faranno tutti quelli che vivono e prosperano grazie al levantinismo etico e morale ed economico?
Dove metterà il PD quelli che finora hanno soltanto sfruttato questa non amata città?
Quali marciapiedi andranno a battere, loro ed i loro lenoni ?
Giuseppe Marchese