Riceviamo e pubblichiamo:
“Sembrava una lontana profezia, riconducibile alla capacità divinatoria di pochi eletti eppure è vero. La nostra previsione era esatta:
Eppure tre anni fa ci avevano tacciato di diffondere previsioni sbagliate e la politica della poltrona aveva continuato a diffondere proclami e a costruire disastro.
Per anni si sono messi a bilancio entrate virtuali (impossibili da riscuotere) e creata cultura dello sperpero del denaro pubblico, come se mai nessuno dovesse pagare.
Una gestione allegramente demenziale che arriva da previsioni sbagliate, da spese fuori controllo, da pletore di consulenti, da laute mance elettorali, da clientele neanche troppo nascoste, da spese correnti per stipendi, luce, acqua, telefoni, da incapacità di esigere crediti, far pagare tasse e servizi, dal costo per mutui contratti per opere pubbliche di dubbia o nulla utilità, dal ricorso continuo e massivo ad anticipazioni di cassa con aggravio di costi e interessi, da un contenzioso crescente fatto solo per rimandare spese dovute, ecc ecc ecc.
Eppure ancora oggi l’irresponsabilità della stessa politica che ha portato l’Ente a questo stato di cose, tenta di sminuire la portata del disastro, presentando il dissesto come un ostacolo facile da superare, o ancora peggio come fosse colpa di tutti e quindi di nessuno.
Ma mentre la giustizia farà il suo corso, questa politica dovrà spiegare ai cittadini contribuenti che pagheranno l’aliquota massima di Imu, Tasi e Tari, che anche pagando, i servizi saranno tagliati.
E nonostante lo “sversamento” di responsabilità e di giustificazioni le conseguenze del disastro non saranno evitabili.
Il dissesto ha un cammino delineato dalla Legge, che lascia poco spazio a giochi di prestigio, e che è anche difficile da sintetizzare per le misure eccezionali che la Legge impone:
Chi avanza soldi dal Comune non potrà intraprendere azioni esecutive, i pignoramenti non potranno essere eseguiti, e i debiti non pagati non produrranno interessi; non si possono contrarre nuovi mutui ( MENO MALE...neanche per opere urgenti...)
Non si possono impegnare per ciascun intervento somme superiori a quelle previste nell’ultimo bilancio approvato (sempre nei limiti delle entrate accertate); i pagamenti non possono superare il limite di un dodicesimo delle somme impegnabili;le imposte e tasse locali vengono innalzate al limite massimo consentito (DA NOI ANCORA NON RAGGIUNTO) e mantenute per ben cinque anni.
La tassa sui rifiuti dovrà, essere modulata in modo da coprire integralmente i costi di gestione del servizio, e così anche l’acqua
Risparmi forzati sulla spesa corrente, sui servizi, sulla manutenzione delle strade, sugli asili, sull'illuminazione, sul personale negli uffici, meno scuolabus, meno servizi sociali, meno acquisti di libri per la biblioteca.
Addizionale Irpef all'aliquota massima consentita.
Aumento delle rette della mensa scolastica e di quelle dell'asilo.
Lacrime e sangue, dunque, che dovranno patire i cittadini costretti a pagare anche debiti che si accumulano sulla testa di ogni cittadino da qui a trent'anni.
Inoltre dalla procedura di dissesto potrebbero scaturire esuberi di personale che dovrà essere posto in mobilità.
E chissà cosa accadrà al personale delle Cooperative Sociali e a quei lavoratori che anche prestando opera per il Comune per anni, non sono mai stati stabilizzati.
Non sappiamo se le previsioni della legge rispetto alle incandidabilità degli amministratori riconosciuti colpevoli del dissesto potrà ripagare la Città del danno subito.
Certo è che gli accadimenti di queste ultime settimane che precedono la formazione delle liste non lasciano presagire nulla di buono; i metodi sono sempre gli stessi e questo certo non fa ben sperare.
Di tutto si parla nella caccia al candidato, tranne che della Città e di quello che si potrà e dovrà fare. Per convincere chiunque a candidarsi, gli astanti proclamano il certo successo della loro lista, senza preoccuparsi minimamente della sorte della nostra Città, e senza spiegare ai futuri consiglieri quali saranno le loro responsabilità.
Come al solito si pensa a come poter vincere ma non si pensa assolutamente ad amministrare.
Anche i buoni propositi e le spinte ideali proclamate dal partito locale, sono state sacrificate all’altare del volere degli onorevoli vacanzieri...che potranno così esibire nei loro congressi qualche consigliere comunale da inserire nella propria corrente...per poi ottenere incarichi e prebende.
In questo panorama desolante è assolutamente escluso il nostro impegno diretto nella competizione elettorale, mentre assicuriamo alla Città e a chi vorrà spendersi in maniera disinteressata per la collettività il nostro impegno nel continuare a costruire una indispensabile cultura che possa far crescere responsabilità politico amministrativa e spirito di servizio, di cui Amantea ha bisogno per poter guardare con fiducia e speranza al futuro
Amantea 7 Maggio 2017
Associazione di impegno Sociale Politico Culturale
“Insieme Costruiamo...Bene Comune”