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Ecco la lettera firmata inviata a Iacchitè e dal noto sito pubblicata oggi 9 gennaio e che potrebbe sollevare forti reazioni da parte della Giunta Pizzino.

“Inizia la mensa, si fermano gli scuolabus.

L’amministrazione Pizzino ad Amantea continua a stupire per la sua inefficienza e per la sua incompetenza.

Nelle sue azioni è paragonabile al famoso “Pierino”, nel senso che non riesce a farne una buona.

È mai possibile che una città come Amantea possa essere governata con tanta superficialità?.

Com’è possibile non garantire i servizi primari? .

Questa è un’amministrazione che chiede tasse e tributi alla cittadinanza attraverso l’Agenzia delle Entrate e, in cambio, fornisce servizi a dir poco fallimentari in ogni settore.

E per il sindaco e gli assessori tutto è normale…

Carissimi cittadini, ma vi sta bene questo stato di cose?

Quando deciderete di svegliarvi da questo letargo?

Il sindaco e gli assessori percepiscono l’indennità di funzione che paghiamo tutti noi con le tasse

Per loro il dissesto non è mai esistito….

Come faranno i bambini delle contrade CAMOLI, CHIAIE, FIUMARA, CANNAVINA, GRASSULLO, COLONGI, SAN PROCOPIO, GALLO, MARINELLA, VILLANOVA, MIRABELLA, CARRATELLI, FRAVITTE, AUGURATO a raggiungere i plessi scolastici?

E poi, come faranno a rientrare a casa?

E ancora, il sindaco e gli assessori non pensano che ci sono 12 persone (autisti e accompagnatori) che, dopo circa 20 anni, sono fermi a casa senza lavoro per incompetenza della giunta Pizzino?

Come mai il sindaco e la sua maggioranza, dopo un anno e mezzo di governo, hanno deciso di interrompere i rapporti con il Consorzio delle Cooperative?

Eppure tutti ricordiamo la campagna elettorale da parte delle Coop a favore di Pizzino e soci.

In tanti hanno ribadito che le Coop così come sono formulate non vanno bene.

Ma, nello stesso tempo, un amministratore ha il dovere di salvaguardare i posti di lavoro. Soprattutto in un momento di crisi come quello attuale.

Invece, il sindaco e i suoi assessori hanno preso i consensi di questa povera gente, che ora verrà buttata tutta a mare… Non si fa così!

Come avete voluto i voti, ora dovete garantire i servizi e i lavoratori.

Non fate come Ponzio Pilato.

Anche perché la storia non può essere cancellata.

Tutelate la città e i lavoratori.

Caro sindaco, la legalità deve essere applicata sempre e non a corrente alternata.

Se le Coop adesso non hanno i requisiti per espletare i servizi, spiega alla città perché in quest’anno e mezzo hanno lavorato solo loro!

Lettera firmata”

Alcune affermazioni rese nella lettera sono apparse ai falchi della giunta Pizzino assolutamente inaccettabili.

Tra queste, quella che la legalità sarebbe applicata a corrente alternata dall’amministrazione comunale. Una affermazione che molti se non tutti ritengono inaccettabile.

Per non parlare della frase “Eppure tutti ricordiamo la campagna elettorale da parte delle Coop a favore di Pizzino e soci” che sembra stabilire che la vittoria elettorale sia stata procurata dalle COOP.

Ma noi pensiamo che siccome si ama il silenzio non ci saranno reazioni il che autorizza chiunque a dire qualunque cosa.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Per caso si scopre dove finisce l’acqua potabile della cittadina.

Non solo piscine, non solo orti, non solo giardini, ma soprattutto perdite della rete.

E’ un fenomeno tipico delle cittadine costruite sulla sabbia .

 

 

 

Dove cioè le perdite della rete creano finte strade, ma sotto il bitume c’è il vuoto.

E così, stamattina l’autospurgo si ferma per sturare una fogna.

Ma il volenteroso autista non fa in tempo a scendere per attendere al delicato compito che la ruota posteriore sinistra sprofonda in una buca.

Così profondamente che non riesce ad uscirne da solo.

Arrivano subito i soccorsi portati al personale delle cooperative che utilizzano la ruspa comunale

Intanto l’autista dell’autospurgo scarica il mezzo dell’acqua in esso presente( vedi foto) al fine di agevolare la manovra di sollevamento.

Viene chiusa la strada e un dipendente delle cooperativa si improvvisa vigile per evitare problemi al traffico

C’è un’auto che impedisce le operazioni di soccorso

E’ un bagnante ma non si sa dove abiti.

Il comune non ha mai attivato ( e sarebbe il caso) un idoneo servizio atto a sapere in tempo reale gi ospiti della città

Anzi nemmeno quali siano le abitazioni che vengono fittate

Ed allora occorre cercare il proprietario attraverso la targa.

Alla fine tutto si mette a posto

L’autospurgo scaricato viene sollevato ed il traffico di Via Lepanto riaperto.

L’unica nota negativa è che sembra abbiamo infastidito il personale delle cooperative

Nessun problema.

Da oggi in poi ci ripromettiamo di farlo sempre, ancora più intensamente, anche “ se la mazzetta c’è”

Intelligenti pauca.

Pubblicato in Primo Piano

Amantea a sud con la inchiesta Apa Multiservizi.

E non è certamente finita!.

C’è molto altro da portare alla luce!

Buonvicino a nord con la inchiesta "Appalto Amico!

 

Anche a Buonvicino il tribunale del Riesame ha deciso la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari per tutti e tre gli indagati.

Parliamo di Gennaro Marsiglia, responsabile dell'area finanziaria, e della moglie Chiara Benvenuto, ex presidente della cooperativa Artemisia, assistiti dall'avvocato Alessandro Gaeta.

E di Andrea Biondi, assistito dall'avvocato Amerigo Cetraro.

Andrea Biondi è il responsabile della cooperativa che si occupa di assistenza ai diversamente abili. La richiesta di revisione è stata presentata al tribunale del Riesame da parte degli avvocati che attendevano anche la decisione del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola Mesiti.

La seconda sezione penale del tribunale di Catanzaro ha deciso.

Per Gennaro Marsiglia è stata indicata l'abitazione di Aieta, con il divieto, per l'indagato di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse da quelle con lui conviventi.

E' stato permesso a Gennaro Marsiglia di raggiungere l'abitazione con mezzi propri.

Stessa decisione è stata presa per Andrea Biondi che ha raggiunto l'abitazione di Maierà.

Come è noto, il Gip, nel disporre l'arresto dei tre indagati, aveva espresso la sussistenza di “gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in relazione alle fattispecie delittuose ipotizzate a loro carico dal Pm, per come descritte nella provvisoria imputazione”.

L'ambito di indagine è “l'affidamento di plurimi servizi alla Cooperativa Sociale Artemisia, rispettivamente, da parte del Comune di Buonvicino tra l'anno 2009 e l'anno 2017, e da parte del Comune di Maierà tra l'anno 2015 e l'anno 2017; nell'aggiudicazione del servizio assistenza scolastica per persone diversamente abili da parte del Comune di Buonvicino alla ditta “Biondi Sco, società cooperativa sociale arl nell'anno 2017”.

Il Gip Mesiti aveva accolto la richiesta del Pubblico ministero di custodia cautelare in carcere ritenendo che una misura meno afflittiva avrebbe potuto generare “interferenze mediate”.

Nel corso della conferenza stampa, il Procuratore Pierpaolo Bruni, alla guida della procura di Paola, aveva affermato: «La situazione era reiterata nel tempo.

I fatti partono dal 2009 e arrivano all'attualità, con una sorta di monopolio da parte di operatori economici.

Ma vi sono state anche delle condotte di occultamento delle reali situazioni di gestione e amministrazione della cooperativa, perché probabilmente ci si era resi conto che non era più possibile proseguire l'attività come si era fatto in precedenza.

Si tratta – aveva detto Bruni –di condotte allarmanti poiché è del tutto evidente che, chi non ha cointeressenze, collusioni, amicizie, in determinati ambienti “deviati” della pubblica amministrazione non riesce a lavorare; è fuori dal mercato, probabilmente anche fuori dalla Calabria».

Pubblicato in Paola

Questo è uno dei casi in cui riesci a sapere qualcosa di importante per i cittadini amanteani anche se ti sfuggono i contorni della vicenda. Che fare allora? Ricostruire la storia e raccontarla.

Tutto parte dalla presenza davanti al municipio dell’auto del 117 della Guardia di Finanza.

Un parcheggio ben fatto, come di chi deve restare per parecchio tempo.

Per chi, come noi, è sempre a caccia di notizie riesce difficile non cercare di sapere chi sono, da dove vengono ed in quale ufficio sono.

Ci vuole tempo, poi vediamo uscire due finanzieri in borghese dalla ex Pretura .

Non sono della tenenza di Amantea, od almeno così ci sembra.

Possiamo allora escludere che si tratti della indagine sugli alloggi popolari.

Questa indagine ci viene subito in mente perché davanti alla stanza del sindaco ci sono alcune persone che cercano risposta al loro bisogno di un alloggio.

Che cosa saranno venuti a fare?.

Nessuno è in grado di darci una risposta, neppure parziale.

Ci vuole il pomeriggio.

E mentre il tempo si chiude, la notizia, pur confusa, sembra aprirsi.

La Procura avrebbe inviato, ci dicono, a ben 19 persone una comunicazione di chiusura delle indagini preliminari.

Si tratterebbe di indagini risalenti al 2015.

La comunicazione della chiusura delle indagini preliminari avviene tramite consegna di un documento scritto, chiamato appunto avviso di conclusione delle indagini preliminari effettuata personalmente all’indagato, se questo avviso è la prima comunicazione ufficiale relativa al procedimento.

In questo caso – oltre a consegnare l’avviso – le forze dell’ordine chiedono all’indagato di nominare un proprio difensore di fiducia e di indicare il luogo in cui egli vuole ricevere tutte le successive comunicazioni relative al proprio procedimento (tecnicamente, si chiama elezione di domicilio).

Nell’avviso che viene consegnato all’indagato, il Pubblico Ministero deve indicare il tipo di reato commesso, con una esposizione sommaria dei fatti che vengono contestati, la data e il luogo in cui ciò è avvenuto e le norme penali che l’indagato avrebbe violato.

La conclusione delle indagini preliminari è un momento sicuramente molto importante per la persona indagata che potrà, entro 20 giorni da quando ha ricevuto l’avviso di cui sopra, prendere visione dell’intero fascicolo del Pubblico Ministero – depositato presso la Procura della Repubblica del luogo in cui è stato commesso il reato – e decidere, insieme al proprio avvocato, se sia opportuno iniziare a difendersi già in questo momento oppure riservare le proprie difese al processo vero e proprio, che si terrà in un momento successivo.

Ci viene fatto riflettere sul fatto che ci sarebbero troppe e diverse persone perché si tratti di un solo filone investigativo.

E ciò sarebbe confermato anche dal fatto che tra le persone alle quali sarebbe pervenuta la chiusura delle indagini preliminari ci sono politici della vecchia giunta, dipendenti comunali , semplici cittadini, imprese e cooperative.

Tre i politici che sembra rispondano alle seguenti iniziali E.P. , G.C. ed E. M.

Totalmente sconosciuti i reati loro ascritti.

Diversi i dipendenti .

Uno di essi risulterebbe persona offesa.

Alcuni sembra rispondano alle seguenti iniziali M.A. , L.A., A.T., E.C., F.A., F. P. , G. B.

Totalmente sconosciuti anche i reati loro ascritti..

Diversi cittadini tra cui, sembra, il presidente di una cooperativa che presta servizio per il comune di Amantea ed una impresa.

Qualche viso preoccupato.

Qualcuno, invece ,anche per l’ inusualità del fatto, si spinge a sussurrare che finirà tutto in una bolla di sapone.

Domani c’è consiglio comunale e sicuramente la minoranza non si lascerà sfuggire l’ occasione di fare domande per saperne di più.

Pubblicato in Cronaca

Questa la nota della Minoranza consiliare:

Noi Consiglieri Comunali Tommaso Signorelli, Rossella Ferraro e Alessandro Salvatore, appartenenti al Gruppo “UNA CITTA’ NEL CUORE”, ci stiamo adoperando ad approfondire i gravi disagi che i dipendenti delle cooperative locali stanno affrontando negli ultimi mesi, dovuti ai continui ritardi nell’erogazione degli emolumenti a favore degli stessi.

Sono circa 6 mesi che alcuni lavoratori non percepiscono lo stipendio, ed in un momento storico come questo, per una famiglia o qualsiasi altra persona non è facile affrontare la quotidianità delle spese.

Siamo stati rassicurati dal Funzionario dell’Ufficio Ragioneria, Dott. Vigliatore, che in questi giorni, provvederà al pagamento di alcune fatture in maniera tale che i Presidenti delle Cooperative, pagheranno gli stipendi.

Inoltre, in merito alla scadenza dell’affidamento nel mese di agosto e all’istituzione di nuovi appalti, chiediamo all’Amministrazione Comunale di inserire criteri corretti, equilibrati e trasparenti, con un dovuto occhio alle classi più disagiate.

Le cooperative sono nate con l’unico scopo di andare incontro a quelle categorie di persone che oltre ad essere svantaggiate da un punto di vista fisico si trovano pure in gravissime condizioni economiche.

Ancora non sappiamo quali sono gli indirizzi dell’Amministrazione ma, se nel prossimo futuro, dovesse optare ancora per questo sistema, in merito ai nuovi appalti, le cooperative che parteciperanno, devono essere vagliate attentamente soprattutto per ciò che concerne la capacità economica e finanziarie delle stesse, perché è doveroso garantire il pagamento degli emolumenti in tempi giusti ai dipendenti, anche se l’Ente Comune dovesse avere dei ritardi nel pagamento delle fatture.

Inoltre, Il Gruppo Una Città nel Cuore, chiederà che ci sia un organo di controllo atto a tutelare la Città ed i suoi Cittadini, perché nonostante la forte presenza di queste Cooperative, la nostra cittadina risulta trovarsi in una condizione pressoché pietosa dal punto di vista della pulizia, per cui ci sentiamo nell’obbligo di dover tutelare, non solo i dipendenti e tutti i lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio ma anche i Cittadini di Amantea che attraverso le tasse pagano per ricevere un servizio degno di tale nome.

GRUPPO “UNA CITTA’ NEL CUORE”

TOMMASO SIGNORELLI ROSSELLA FERRARO ALESSANDRO SALVATORE

Pubblicato in Primo Piano

“Biagino” è un politico acuto. Gli sfugge poco.

E per questo sembra che sia più politico lui dei politici “ufficiali” , sia di maggioranza, ma, soprattutto, di minoranza.

Ecco cosa ha pubblicato sul suo “#‎ATTENZIONE SUCCEDE AD AMANTEA #

“Comune di Amantea - Bando di gara riservato alle Cooperative sociali di tipo B/C - info per i Cittadini, le Imprese e le Future Generazioni

Una Città intera ed i lavoratori delle Cooperative (spesso pagati con forte ritardo) chiedono lumi e maggiori garanzie sul servizio che a breve sarà aggiudicato.

Il 31.12.2015 è stato pubblicato sull'Albo Pretorio on-line il bando riservato alle cooperative di tipo B e C. Non passa inosservato il punto 6 in cui è espressamente fatto riferimento alla salvaguardia occupazionale:

- Riferimenti normativi: D.lgs 22/97 / D.lgs 152/07 / D.lgs 163/2006 e s.m.i., Codice Civile

È d'obbligo per la cooperativa nella scelta del personale di adeguata qualifica e adeguate capacità;

È d'obbligo per la cooperativa affidataria garantire il livello occupazionale del personale non socio già utilizzato in precedenza riguardo l'intervento di che trattasi da inquadrare secondo il progetto.

Ai lavoratori delle cooperative operanti nel settore manutentivo è stato garantito, nel bando, lo stesso diritto di quelli impegnati nella precedente gestione delle strisce blu, spero solo che non gli venga riservato lo stesso trattamento degli ex ausiliari del traffico!

(Ho avuto informazioni, da ambienti vicini agli organi di gestione dell'Ente comunale, che la clausola di salvaguardia è ritenuta sacra e per tanto sarà fatta rispettare)

Mi chiedo, se i due bandi (manutentivo e strisce blu) sono stati emanati dallo stesso Ente e la clausola di salvaguardia è la medesima, l'Amministrazione Sabatino come giustificherà un diverso trattamento dei lavoratori ed in particolare la perdita del posto di lavoro da parte degli ausiliari del traffico impegnati nella precedente gestione?

Cordialmente. Biagio Miraglia”

Aspettiamo la risposta dell’amministrazione, pronti alla sua pubblicazione.

Temiamo , però, che arrivi prima qualche altra risposta tra quelle provocate dai “vigilini”.

Pubblicato in Politica

Sta arrivando il Natale e la gente andrà a vedere il Presepe della Chiesa Madre. Ed allora anticipatamente rispetto all’evento ed alla presunta forte presenza di amanteani e forse di turisti il comune ha dato il via alla pulizia del centro storico.

 

Ovviamente si è iniziato dl punto più dolente.

Dalle “case sciollate” che da sempre sono ricettacolo di topi e, nella bella stagione, di serpi, di mosche e quant’altro.

 

E così il personale delle cooperative si è dato da fare ed ha fatto una pulizia radicale sia della zona ad ovest della via Duomo( nella foto) che costeggia la chiesa madre, sia della zona ad est.

 

Un plauso all'iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Amantea, che ha fatto bene a disporre questo intervento, per quanto si tratti di area privata e l’onere sarebbe spettato ai proprietari. Anzi sotto questo aspetto forse dovrebbe intervenire anche per riprendere la agibilità di via Duomo.

 

Proprio in questa ottica di trasferimento dell’onere se doveste individuare nel centro abitato aree abbandonate e sede di topi ed altro non mancate di segnalarle al competente ufficio od assessore. Amantea non può presentarsi sporca!

Pubblicato in Politica

comuneSi è  giunti, stancamente, alla fine del mandato Amministrativo dell’Amministrazione Bruno,allargata e ristretta, e purtroppo lo scenario politico  non cambia affatto anzi, con rinnovato vigore, si ripetono le vecchie logiche clientelari che hanno caratterizzato un trentennio di  disastri gestionali, in barba alle più elementari politiche  di austerità e  di sacrifici per non gravare il tutto sulle spalle dei cittadini contribuenti.

 

Si continuano  a sperperare i soldi pubblici solo per  accaparrarsi il consenso di gruppi di  cittadini ignari che , al favore loro  elargito, e magari fortemente fatto pesare, corrisponde una reazione economica  a loro sconosciuta ma passivamente subita.

Facciamo qualche esempio per capirci qualcosa.

Si è provveduto da pochi giorni a questa parte ad espletare la gara di appalto per la costruzione di un nuova strada in Località Camoli i cui lavori sono già solertemente  iniziati . Parimenti la strada che collega Campo di Mare alla Frazione Santa Barbara versa in condizioni a dir poco pietose,abbandonata e particolarmente pericolosa per il cittadino utente.

Non era forse giusto  anche  consolidare l’esistente  mettendolo in sicurezza e rendendolo fruibile?

La frana in Località Cerzeto (Via G. Ianni ,Centro Storico ) è ancora lì .Giace sorniona e,soprattutto, convinta che di anni ne passeranno chissà quanti prima che qualcuno ci mette mano!!!!!!!!!

La lista si allunga a vista d’occhio.

Che ne dite della struttura così detta “La casa delle Monache in Piazza Senatore Del Giudice”?

E del “mercato coperto” nella Frazione Marina? Centinaia di migliaia di euro  mal spesi e opera lasciata all’oblio!

Per non parlare della così soprannominata “Casa di Barbie” capolavoro dei capolavori , abbandonato al suo destino ,come tutte le altre opere iniziate, che troneggia nella piazzola antistante l’Anfiteatro in Località Cervella.

Continuare nella lista delle opere iniziate e mai finite sarebbe cosa facile ma ci lascerebbe l’amaro in bocca.

Il Cittadino-Elettore saprà  riconoscere  gli ORRORI mastodontici dell’Amministrazione Bruno,allargata e ristretta, e valuterà l’opportunità di rimboccarsi le maniche,magari con un concreto e convito cambiamento,riscattando l’orgoglio sopito e  proiettando  Belmonte verso  obiettivi più concreti e consoni alla sua Storia di paese bello , amabile  ma  in....................possibile!

Belmonte Calabro li,11/10/2015                                                             

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ormai tutta Amantea è a conoscenza che una delle cooperative che lavorano per il nostro comune ha licenziato a decorrere da domani 8 luglio un suo dipendente quale conseguenza di “alcuni cambiamenti produttivi ed organizzativi disposti dal comune” e che avrebbero reso non più necessario il suo posto di lavoro.

La nota inviata alla cooperativa è al momento sconosciuta ed il licenziamento appare - quindi- incomprensibile.

Non si tratta, infatti, di un operaio di cui esistono decine di altre figure, ma di un meccanico motorista che è una figura unica.

Il comune, infatti, è sempre titolare di decine di automezzi che abbisognano di essere manutenzionati e riparati e quindi è palesemente impossibile che improvvisamente e senza alcuna giustificazione si riesca a fare a meno di tale professionalità.

Sembra che la vicenda possa interessare la minoranza che si accinge a proporre interrogazione al sindaco per sapere chi ha emanato le indicazioni politiche da cui l’ ingegnere Pileggi ha tratto la autorità per la emanazione della riferita nota diretta alla cooperativa ed ancora come e chi provvederà ad attendere alle mansioni di meccanico motorista, se cioè sarà assunto direttamente dal comune un meccanico motorista.

Interesse ancora viene espresso per sapere se per la manutenzione e riparazione degli automezzi comunali si abbia intenzione di servirsi di una officina privata, se la stessa è stata già scelta, con quale gara e con quale contratto, ed infine se i costi per il comune saranno minori o maggiori.

La stranezza dipende, anche, dal fatto che questo dipendente lavora per il comune da anni e nessuna contestazione alla qualità dei suoi servizi sarebbe mai stata elevata a suo carico.

Certo che la vicenda ha creato momenti di fibrillazione nel personale delle cooperative che di tal fatta potrebbero essere in qualsiasi momento posti in mezzo ad una strada.

Basta la formula generica “di un cambiamento produttivo ed organizzativo”

Maggiori certezze sulla vicenda si avranno allorchè la minoranza entrerà in possesso della nota del comune e della relazione tecnica a supporto del cambiamento organizzativo dal quale è derivato i licenziamento, materiale questo non reso pubblico dall’ente.

Qualcuno sussurra che tutta la vicenda avrebbe preso le mosse in occasione di un matrimonio.

Sembra comunque che non possa escludersi il ricorso del lavoratore al competente giudice del lavoro.

Pubblicato in Politica

Abbiamo detto che forse mai le azioni investigative intraprese dalle Forze dell’Ordine hanno avuto la intensità attuale e potrebbero avere la risonanza che si riesce ad intuire.

Questo, ovviamente, se gli investigatori riusciranno a raggiungere i risultati sperati; compito non facile ma possibile, sia per la qualità degli accertamenti esperiti che per la  capacità professionale posta in campo.

Tra tutti i filoni di indagine certamente quello relativo ai proiettili inviati agli amministratori è apparso e sicuramente è quello di maggior interesse.

Una intimidazione  che è si è intuito immediatamente essere anomala, atipica al contesto politico amanteano e peraltro pervenuta 5 mesi dopo le elezioni.

Una intimidazione che  ha suscitato apprensione nella città ed ovviamente nell’amministrazione, ma che  ha indotto anche prime ed importanti riflessioni , la più importante delle quali è stata quella relativa al numero ed alla personalità degli intimiditi.

Perchè soltanto al sindaco, all’assessore Morelli, all’assessore Tempo ed al già consigliere Chilelli, quasi che “gli altri” non fossero importanti? E quali le ragioni di questa azione?

Si opinò per un riferimento allo sgombero delle ville, ma la pista non apparve credibile .

E così le indagini seguirono altre piste tra cui quella delle cooperative o comunque quella legata al lavoro, il vero problema di Amantea.

La intuizione divenne forte quando si ebbe cognizione che la indagine sarebbe stata affidata alla Guardia di Finanza sempre coordinata dalla DDA.

Ed è quest’arma che sta lavorando con intensità, mettendo in campo la storia delle cooperative amanteane , il personale dalle stesse chiamato a lavorare  pur non essendo delle stesse socio, le assegnazioni del lavoro e quant’altro .

Ma non può certamente escludersi che a dare peso alle indagini possano esserci intercettazioni anche ambientali e dichiarazioni “interne”.

Il problema è sempre lo stesso: il lavoro.

Se uno lavora ad Amantea è uno che conta; se non lavora vale poco.

Ed il lavoro lo danno solo le cooperative.

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