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#Dellaseriedituttoedipiù

Il consigliere di minoranza Sergio Ruggiero scrive alla Presidente di Commissione Giusi Osso e chiede la convocazione della Commissione Bilancio:

 

“Rilevo come l’Amministrazione Comunale stia inanellando una serie di preoccupanti disavventure organizzative e gestionali:

1)         L’esito negativo e discutibile del concorso per Ragioniere dell’Ente, come abbiamo avuto modo di rilevare e denunciare.

2)         La Responsabile dell’Ufficio tributi si è dimessa dopo pochi mesi dall’incarico.

3)         La Segretaria d.ssa Mercuri si è dimessa dalla Commissione Assegnazione P.A.C.

 

Una conseguenza del momentaneo “smarrimento” dell’Ufficio Tributi, è l’adozione della recentissima determina 653 del 29 settembre, con la quale si affida a Ditta esterna il caricamento dei ruoli idrici, cosa che, in condizioni normali, si poteva fare all’interno del Comune se l’Ufficio medesimo avesse funzionato, con conseguente risparmio di risorse:

La d.ssa Zagordo, motivando le dimissioni, invita ad evitare “fraintendimenti e sterili polemiche strumentali”.

Accolgo l’invito. Tuttavia, tentare di capire gli accadimenti del COMUNE DI AMANTEA è un DOVERE dei Consiglieri eletti dai cittadini; questi ultimi, e ce lo dobbiamo scolpire nella mente, pagano stipendi agli impiegati e indennità di carica agli Amministratori.

 

E dunque, pur rispettando “la sofferenza” di Zagordo, verso la quale nutro stima ed amicizia, non posso che rimuginare su quello che è successo ed esprimere PREOCCUPAZIONE per una questione che avrà riflessi sull’equilibrio finanziario dell’Ente, già messo a dura prova da gravissimi colpi (rammentiamo indeterminatezze TASI ed errori TARI) e dalle “discutibili” decisioni della Maggioranza.

 

Decisioni e aggiungerei manchevolezze che, temo, vadano nella direzione del dissesto finanziario:

1)         Rinegoziazione mutui con amplificazione e trasferimento ai posteri del debito;

2)         Proroga del servizio di tesoreria a un interesse che dallo 0,8% passa al 4%, senza l’espletamento di alcuna gara d’appalto prevista dalla Legge;

3)         Gestione “allegra” della spesa: emblematico è il costo della “stagione estiva” 2015, praticamente raddoppiato rispetto all’anno scorso, iniziativa non corrispondente esattamente al criterio del buon padre di famiglia, guadagnando persino il disappunto dell’Assessore Tempo! Rispetto a tanta irragionevolezza, a mio parere Tempo avrebbe fatto meglio a rovesciare qualche tavolo piuttosto che limitarsi a lamenti estemporanei.

Ma penso anche alla rinuncia al meccanico di una cooperativa con conseguente licenziamento dell’operatore, sicchè l’Ente deve ricorrere ad Officine esterne con presumibile aumento dei costi per le riparazioni.

 

Ma la maggior parte delle voci rilevate sul bilancio vanno nella direzione dell’aumento della spesa, temo scarsamente controllata, a fronte dell’evidente difficoltà di introitare risorse, e della perseveranza a far passare come risorse attive i tributi non esatti, più o meno esigibili.

Ribadisco la necessità di percorrere la strada della riorganizzazione degli Uffici, per la quale occorre, penso, un diverso tenore di progettualità, rigore e intenzionalità.

Rischio di farla facile e non lo è, ma nella bruma degli eventi adesso intravedo un’altra narrazione.

 

Pertanto, interpretando un sentimento di diffusa preoccupazione, di gran lunga più forte di quanto si possa percepire nel “Palazzo”, nell’esercizio sindacale e di controllo attribuitomi dal mandato popolare, chiedo risposte ai seguenti quesiti:

A chi si intende affidare la Responsabilità dell’Ufficio Tributi?

Quale ruolo occuperà la d.ssa Zagordo?

C’è in programma un Concorso per Responsabile di Ragioneria?

C’è in programma un Concorso per Responsabile dell’Ufficio Tributi?

Esiste l’intenzione di riunificare i due Uffici?

Non si poteva caricare il ruolo idrico senza rivolgersi ad una Ditta esterna?

E infine: perché la d.ssa Zagordo si è dimessa?

Perché la d.ssa Mercuri si è dimessa?

Nell’auspicio che anche la Minoranza possa dire la propria, invito la Presidente Osso a convocare una Commissione urgente, e chiedo che l’Assessore Tempo venga a riferire. Grazie”.

Ndr. Il nostro caro amico Sergio continua imperterrito il suo viaggio verso un mondo migliore , viaggio, ormai, onirico, favolistico, pur sapendo(forse) che Pinocchio non dice mai la verità!.ci dispiace perché sappiamo tutti che la fine dei Grilli parlanti. Ad Amantea appena possibile di fronte al richiamo ( per quanto saggio) ti lanciano un martello!

Ma stia comunque tranquillo Sergio, alla fine della storia i Grilli risorgono e sono la soluzione ai problemi del paese e perfino per Pinocchio (ahimè)

Lunedì 28 u.s., “Lo Scaffale” ha incontrato Alberto Fava,(nella foto) avvocato salerni tano residente a Torino, discenden te dell’antica famiglia Fava di Amantea.

A quella famiglia, ricordiamo, appar teneva Laura Procida Stocco, eroina delle memorabili giornate dell’asse dio di Amantea del 1806-07, moglie di Giulio Cesare Fava, anch’egli vittima della repressione seguita alla resa della città da parte dell’esercito francese.

Nel corso della serata, ospiti nella dimora di Gregorio Carratelli, i componenti de’ Lo Scaffale hanno dato vita ad un vivace dibattito sulle vicende storiche della Nostra città, soffermandosi in particolare sul significato e sulle conseguenze di quelle tragiche contingenze storiche.

Al saluto del padrone di casa Gregorio Carratelli, e alla presentazione della serata formulata dal presidente del sodalizio Sergio Ruggiero, è seguito l’intervento di Peppe Marchese il quale ha tratteggiato i caratteri urbanistici del quartiere Catocastro precedenti alla costruzione della Statale 18.

La questione si è posta in relazione alle antiche proprietà Fava, che proprio in quella zona, sorgevano sin dal XIV secolo.

Giuseppe Sconzatesta ha illustrato poi mappe e grafici di sua creazione del centro storico, utilissime alla comprensione della tematica trattata.

Roberto Musì ha prospettato le ragioni storiche della denominazione “Largo Fava” a Catocastro, ipotizzando, con una larga messe di informazioni, le vicende legate al toponimo.

Lo stesso Musì ha poi concentrato l’attenzione sui destini della famiglia Fava e sul suo riscatto dalle disavventure seguite alle tristi vicissitudini amanteane, delineando infine, con un breve profilo, la figura di Francesco Saverio Fava di Salerno e della sua brillante carriera diplomatica.

Il giovane Francesco Saverio, da semplice segretario di Legazione degli Affari esteri borbonico, è riuscito a diventare, all’indomani dell’Unità d’Italia, il primo ambasciatore italiano negli Stati Uniti d’America, dal 1881 al 1901.

All’incontro hanno partecipato Antonio Cima, Ciccio Svedese e Fausto Perri, che hanno offerto il loro personale contributo alla discussione, conferendo un’effervescenza di opinioni che hanno arricchito la serata, allietata da una lauta cena preparata da Pino Dolce, cuoco dalle apprezzate qualità culinarie.

Alberto Fava ha inteso infine portare la sua parola, fornendo un contributo chiarificatore su quelle lontane storie familiari e della Nostra città, di cui possiede numerosi documenti, alcuni dei quali esibiti nella circostanza.

L’amico Fava, visibilmente commosso, ha voluto suggellare la conclusione del bellissimo incontro, con la seguente espressione: Si può staccare l’uomo dalla propria terra, ma non si può staccare la propria terra dall’uomo.

Pubblicato in Cronaca

Ecco la democrazia nella nostra città. La maggioranza governa, la minoranza controlla. Ma forse sarebbe il caso di dire che la maggioranza Sgoverna e la minoranza “dorme a suonnu chjinu!”. Quasi tutti, invero. Si distingue nella minoranza il consigliere comunale Sergio Ruggiero, elegante sempre, nel suo dire, ed anche fortemente sincero e vero( non opportunista ed ipocrita, cioè).

Nella sua ultima nota riusciamo a cogliere la differenza tra il panem et circenses, di Giovenale ,ma anche la più classica e partenopea “ammuina” , proprio quella del famoso regolamento da “ usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno”. 

Esattamente come avvenuto quest’estate ad Amantea dove autonomamente ( e comunque assentito dal governo locale) tutti fanno come par loro e :” tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tene nient' a ffà, s' aremenenasse a 'cca e a 'll à".

Ecco il testo della nota avente ad oggetto “Bilancio comunale e promozione turistica “ inviata al sindaco, all’assessore al bilancio, all’assessore al turismo e( hai visto mai che non se ne siano accorti) ai Consiglieri Comunali.

“E’ fine estate, ed è tempo di bilanci.

E’ tempo, ad esempio, di riflettere su come e quanto sia stato fatto sul piano della promozione turistica nella nostra città.

E ciò che a mio parere è emerso è la propensione alla ‘mmuina, una specie di panem et circenses, per dirla con Giovenale.

Lasciando stare il panem, sul quale occorrerebbe fare una approfondita e scivolosa riflessione sul piano culturale se non addirittura antropologico, mi concentro sul circenses, che quest’anno è costato ai contribuenti amanteani almeno centoventimila euro, praticamente il doppio dello scorso anno, mentre tutti gli indicatori del bilancio proiettano l’Ente verso il crepuscolo finanziario. Continuo a sostenere come sia necessario percorrere la strada del rigore della spesa che impone scelte ponderate, e della riorganizzazione degli Uffici allo scopo di conseguire efficienza ed equità. E invece ci troviamo in mezzo al guado, con la Responsabile dell’Ufficio tributi appena dimessa dopo pochi mesi dall’incarico!!! e il Responsabile di Ragioneria che non c’è a causa della discutibile gestione di un concorso naufragato nell’inidoneità di tutti i candidati!!!

Come se sul comune di Amantea incombesse una maledizione cosmica.

A questo aggiungerei la controversa rinegoziazione dei prestiti che ha amplificato il debito trasferendolo ai posteri invece di affrontarlo, e la proroga del servizio di tesoreria con un interesse che dallo 0,8% passa al 4%, decisa dalla Maggioranza senza che sia stata espletata alcuna gara d’appalto, onde disporre di anticipazioni di cassa alla quale attingere per finanziare anche l’esosa stagione estiva: il circenses, per l’appunto, una baraonda spesso rumorosa e disordinata che, in spregio ai regolamenti e al buon senso, è arrivata talora a giustificare la chiusura senza preavviso di importanti arterie cittadine creando disagi a cittadini ed automobilisti e vantaggi per alcune attività a scapito di altre. A tal proposito rimango in attesa di risposta a un’interrogazione riguardante la questione.

In quanto Consigliere di Minoranza, boccio senz’appello questa stagione che, oltre a rievocare i tempi delle vacche grasse, ha sancito l’arbitrarietà di fare più o meno ciò che si vuole, isolare al traffico porzioni di città o bombardare senza ritegno l’udito della gente: una guerra all’ultimo decibel in cui a soccombere è stata la decenza.

E mi domando: siamo sicuri che, fatti salvi i bombardieri e i beneficiari di sovvenzioni e iniziative comunali, la gente abbia gradito?

Dubito che l’abbiano gradito i turisti, quelli che non votano qui, e che cercano sopratutto ordine, ospitalità, decoro, servizi, spiaggia e mare puliti e magari un lungomare degno di questo nome; o quelli che cercano qualcosa che parli della storia e delle tradizioni, cose da valorizzare e offrire con buongusto, possibilmente in una degna cornice come il centro storico invece abbandonato al suo destino o alla buona volontà di qualche benefattore.

Intendo concludere dicendo che, semmai qualcosa di buono sia stato proposto, è stato inesorabilmente seppellito dal rumore e dalla confusione della costosissima baraonda.

E tutto questo a mio parere non va bene. Amantea 07.09.2015 Sergio Ruggiero

Pubblicato in Cronaca

Un folto ed attento pubblico ha partecipato alla “prima” de “Alle soglie dell’ultimo giorno”,la nuova opera di Sergio Ruggiero.

Intense ed applaudite le letture di Maria Cuzzilla,la introduzione di Enzo Giacco segretario del PD di Amantea e le relazioni di Roberto Musì e Giuseppe Marchese del circolo culturale “Lo Scaffale”.

Questo l’intervento di Marchese:

“Signore e signori, buona sera,il mio amico Sergio Ruggiero mi ha chiesto di parlare brevemente della sua ultima opera “Alle soglie dell’ultimo giorno”, un compito arduo al quale mi accingo con qualche difficoltà, non perché mi manchino le parole, ma perché è realmente molto difficile sintetizzare in poche righe le emozioni che a distanza di giorni dalla lettura di questo straordinario romanzo, ancora, conservo vivide ed intense .

Chiudendo delicatamente l’ultima pagina del nuovo romanzo di Sergio mi sono reso conto che era finito, che non potevo andare oltre; al più potevo cominciare a rileggerlo, questa volta, magari, più lentamente, piluccandolo, soffermandomi su personaggi, luoghi, momenti storici, vicende, fatti, amori; magari ritornando indietro all’inizio del capitolo per meglio apprezzarne l’essenza ed il significato che lo scrittore aveva voluto offrire alla nostra valutazione.

E così ho fatto, scoprendo di avere, con facilità, superato la iniziale difficoltà, incontrata nella prima lettura, ad entrare con pienezza nella conoscenza di un momento vitale ed importante, ma nel contempo poco conosciuto, della storia calabrese ed amanteana e nel corretto apprezzamento dell’opera.

Come in tutti i suoi precedenti romanzi ancora una volta Sergio Ruggiero intende colmare la generale scarsa conoscenza della nostra storia, anteponendo alla scrittura della sua opera una intensa ricerca che, sappiamo, lo ha fortemente impegnato, inducendolo a confrontarsi con cultori di storia medievale anche di altre regioni, con ricercatori e docenti universitari.

Ricordo, a me stesso , prima che a voi, che la presenza araba ad Amantea, finora, ha potuto avvalersi di pochi contributi tra cui “Gli Arabi ad Amantea: elementi di documentazione materiale” della professoressa Cristina Tonghini , lo studio sui termini arabi nel territorio di Amantea condotto da Giuseppe Staccioli, ricercatore del CNR, la ricerca della miniatura del Synopsis Historiarum” “scovata” dall’internauta Giuseppe Sconzatesta, e poi diffusa dal cenacolo “Lo Scaffale” (l’assedio bizantino di Niceforo Foca ad Amantea nell’anno 886 d.C.), gli studi di Enzo Fera, Francesco Amato ed una pregevole e completa relazione del professor Roberto Musì.

Ora Ruggiero ci permette, con il suo romanzo, non solo di conoscere una parte della storia della presenza saracena ad Amantea , ma di respirare la società amanteana di quegli anni e le modificazioni che la città ha subito dopo la conquista da parte degli “infedeli” e che comportò non solo la scomparsa della religione cristiana , ma anche forti modifiche del dialetto, degli usi , dei costumi e della stessa gastronomia .

In questo contesto storico nascono, si sviluppano e muoiono, dolcemente o drammaticamente, intense storie d’amore , di amicizia, odi, battaglie, guerre, .

Ma soprattutto, si snoda dalla prima all’ultima pagina la storia dell’angelo che muove alla ricerca dell’Arca dell’Alleanza, trionfo del Bene sul male , conferma della necessità della Speranza, quella che offre conforto nella disperazione, quella che aiuta a superare tutti i momenti difficili, quella che oggi spinge migliaia di profughi al giorno a lasciare le proprie terre verso luoghi dove poterla esercitare.

Potrei continuare a lungo ma mi fermo volutamente a queste brevissime considerazioni per non togliervi il piacere di leggere un grande romanzo che saprà avvincere e convincere il lettore ed imporsi nel panorama letterario italiano.

Chiudo ringraziando l’autore Sergio Ruggiero ed invitandolo a continuare, l’editore Mannarino per l’attenzione che ha verso gli scrittori Amanteani ed il PD per l’attenzione avuta verso l’autore e a sua ultima opera, acchè solleciti l’attenzione dell’ amministrazione verso la cultura, magari ridando alla nostra città la civica biblioteca della quale nulla si sa più ed aprendo in essa una sezione di storia e cultura locale dove poter leggere anche i libri degli scrittori locali.

Grazie per l’attenzione Amantea 25.8.2015 Giuseppe Marchese”

Pubblicato in Primo Piano

Sergio Ruggiero è un grande scrittore e la sua ultima opera “ Alle soglie dell’ultimo giorno “ è un grande romanzo, la cui intensa straordinarietà si può apprezzare soltanto leggendo questo ennesimo gesto di amore per la cultura e la storia calabrese ed amanteana.

Un grande scrittore calabrese, ma anche amanteano.

Un grande romanzo che parla della storia e della cultura calabrese, ma anche amanteana.

Un romanzo che mette in luce momenti pur importanti ed aspetti ancora misteriosi della nostra storia e della nostra cultura offrendo ai suoi lettori intensi stimoli di riflessione.

Un romanzo che dovrebbe diventare un dono simbolo della città ai suoi ospiti perché ne conoscano momenti e fatti ancora sconosciuti perfino agli stessi amanteani.

Un romanzo perfino edito da una casa editrice di un amanteano ( edizioni Mannarino).

Niente. Rien de rien.

L’amministrazione comunale amanteana , presa dai palchi e dai ringraziamenti invocati da parte dei politici ed ai quali, ovviamente, sono obbligati gli artisti ed organizzatori finanziati; presi dai selfie e dalle autocelebrazioni a pagamento , hanno dimenticato totalmente uno degli uomini migliori della nostra città.

Un uomo che ha forse soltanto la colpa di essere consigliere di opposizione.

Ma forse mi sbaglio.

Forse questa dimenticanza è dovuta al fatto che Amantea non ha un assessorato alla cultura e soprattutto un assessore alla cultura.

O forse è dovuta al fatto che se si stimolasse la crescita della cultura potrebbe cambiare l’elettorato e perfino gli eletti

O forse è dovuta al fatto che Amantea non ha un assessorato alla immagine ed alla promozione e soprattutto un assessore alla immagine ed alla promozione.

Ma a mortificare la nostra amministrazione ci ha pensato nientemeno che il PD il quale ha dedicato allo scrittore ed alla sua opera la serata di anteprima della Festa dell’Unità.

E che si tratti di una mortificazione lo denota il fatto che a fare cultura e promozione della città sia non chi è tenuto a farlo , ma può “soltanto” farlo.

Ed allora la domanda .

Che valutazione si può dare ad una amministrazione incapace di sfruttare le qualità che Amantea esprime ?

Zero. Al massimo, zero virgola …..

Pubblicato in Politica

Ti piace vincere facile? E’ lo slogan che si impone di fronte alla obbligata riflessione che ad Amantea, ormai, da decenni, dopo la imposizione delle liste civiche, da leggere come affermazione degli uomini in luogo dei partiti, questi ultimi sono letteralmente scomparsi.

E’ sembrata fare eccezione il PD, noto acronimo di Partito Diviso , da tempo alla ricerca disperata più di un volto che di unità.

Ed è’ qui da un lato l’invocazione e dall’altro il paradosso della Festa dell’Unità

Benvenuta, comunque.

Benvenuta , tanto più perché sarà l’occasione( forse unica) per incontrare i politici del PD, parlamentari e regionali, ai quali chiedere che cosa abbiano fatto od intendano fare per Amantea.

Una tre giorni importante per il territorio, quindi,

Ve la presentiamo con il relativo comunicato stampa:

“Torna la Festa dell’Unità.

Mercoledi 26 agosto a Campora San Giovanni (Piazza San Francesco) e giovedi 27 ad Amantea  (Lungomare “Natale De Grazia” - lato nord)  a partire dalle ore 19.30 si svolgerà la prima “Festa dell’Unità Democratica” organizzata dal Circolo PD di Amantea.

I dibattiti ed i momenti di riflessioni,  incentrati su “prospettive di crescita per il Mezzogiorno” e  “sviluppo locale: agricoltura, turismo e beni culturali”, vedranno la partecipazione - oltre che di parlamentari, dirigenti di partito e docenti universitari – di Ernesto Magorno, Segretario Regionale del PD Calabria,  del Presidente della Regione Mario Oliverio.

La Festa ospiterà la “Sagra delle tipicità”, con degustazione di saporite pietanze della cultura marinara e contadina, e concerti di musica etnico-popolare.

L’anteprima della Festa è prevista per martedi 25 agosto, alle ore 19.30, nel Chiostro del Convento di San Bernardino.

Durante l'incontro sarà reso noto il programma dettagliato  della due giorni del Partito Democratico e presentato l'ultimo lavoro dello scrittore amanteano Sergio Ruggiero "Alle soglie dell’ultimo giorno".

Pubblicato in Primo Piano

Ho già avuto modo di richiedere e ottenere dal giornalista Rino Muoio una rettifica circa il mio voto, in seno al Consiglio comunale del 12 agosto, al piano triennale delle opere pubbliche, che non è stato favorevole come riportato sul Quotidiano, ingannato da una scorretta informazione partita pare dall’addetto stampa del Comune.

E mentre Rino Muoio ha prontamente pubblicato un articolo di rettifica, motivando la mia scelta di astensione e non di voto favorevole, Rosario Cupelli non ha ritenuto di rettificare le proprie considerazioni che con lapidaria certezza adombrano la mia appartenenza ad una “falsa opposizione (Mazzei, Veltri, Bruno, Ruggiero) che prendendo in giro 1600 cittadini, prima raccoglie le firme denunciando un uso di soldi pubblici per opere definite inutili e non necessarie e dopo poco tempo APPROVA le stesse opere in consiglio comunale”.

Ora, mi pare che un’astensione non sia un’approvazione, e senza giudicare chi, dall’Opposizione, abbia inteso votare favorevolmente. Ed ora vorrei spiegare le ragioni del mio voto di astensione. Esso intende riconoscere la validità di alcune opere previste dal piano (acqua, passaggio pedonale per il mare a Campora per come suggerito da me con precedente nota e dal Consiglio di Frazione di Campora, copertura rete fognaria in alcune aree bisognevoli), ma nel contempo considera come il medesimo piano sia macchiato dal peccato originale della devoluzione del finanziamento Lungomare contro il quale mi sono speso insieme a tutti i consiglieri della Minoranza.

Scrive poi Cupelli che sarebbe stato “Ingannatore l'abbandono dell'aula sul voto del bilancio di previsione, un goffo tentativo di nascondere l'inciucio sui lavori pubblici…”.

Voglio dire a Cupelli che ho abbandonato l’aula dopo aver accolto un’eccezione di illegittimità del punto all’O.d.g., non senza aver dichiarato la mia condanna alla gestione fallimentare del bilancio comunale che vede aumentare considerevolmente la spesa corrente a fronte dell’incertezza delle entrate, e che la situazione richiede ormai un rigore del quale non intravedo traccia. A tal proposito ho fatto riferimento all’aumento spropositato, rispetto all’anno scorso, del costo impegnato dall’Amministrazione per il programma estivo di intrattenimento.

Ora io domando: Dove sarebbe “l’inciucio sui lavori pubblici” paventato da Cupelli? Dove sarebbe il “lucido voto che nasconde chissà quali oscuri motivi”? Quale maschera mi dovrei togliere? E poi, perché ripetere che io rappresento Pasquale mio fratello e Gianfranco Suriano? Posto che i suddetti non hanno bisogno di farsi rappresentare da me e che io rappresento chiunque mi abbia votato, di chi stiamo parlando? Di ‘ndranghetisti? Di delinquenti? Di mala gente? Ma Cupelli è a conoscenza di come Gianfranco Suriano e Pasquale Ruggiero si siano comportati durante le loro esperienze amministrative? Di come abbiano votato nei Consigli? Se abbiano fatto o meno cose buone? No che non lo sa! Perché Cupelli non ha bisogno di sapere nulla per sentenziare. Lui è un analista impeccabile, ed è un santo, un càtaro dal passato adamantino e dal presente da perfecto, un angelo caduto sul mondo dall’ultimo dei cieli, incorrotto e incorruttibile, un monaco guerriero paladino di onestà e moralità, persino di spirito profetico dotato.

Non mi sogno lontanamente di invitare Cupelli a riflettere sul fatto che sentenziare senza sforzarsi di capire è deplorevole, e ancor più deplorevole è parlare con tanta supponenza di disonestà e di cattiva fede.

Piuttosto lo invito a presentarsi ad un provino di comparse cinematografiche dove cercano popolani del XV secolo che, con la faccia lorda di sterco d’animale e lo sguardo obnubilato dall’odio verso il mondo, prendono a sassate una povera donna accusata di stregoneria. Cercano anche l’interprete di un giacobino con gli occhi iniettati di sangue che sbava di livore al calare della ghigliottina sul collo di un povero prete di campagna.

Amantea, 17.08.2015

Perviene la seguente nota di Francesca Menichino dl titolo Le posizioni in politica devono essere molto chiare”. Con la nota il chiarimento finale sulla querelle tra Sergio Ruggiero e Francesca Menichino. Finale sembra eufemistico perché sospettiamo che sia,al contrario, destinata a durare. Intanto la maggioranza ride.

“Qualche giorno fa il consigliere Ruggiero si doleva di una nostra dichiarazione successiva alla sua astensione in Consiglio sulle nostre mozioni, sua e di tutti i consiglieri di minoranza.

Abbiamo riflettuto nel gruppo e abbiamo deciso di intervenire non tanto per rispondere alle dichiarazioni del consigliere Ruggiero ma per affrontare questioni e analizzare temi che possano chiarire intenti e posizioni, lontanissimo da qualsiasi polemica per noi e, pensiamo anche per il consigliere Ruggiero, inesistente.

Entrare nel merito delle questioni e cercare di capire qual è la soluzione migliore per tutti i cittadini, questo è quello che cerchiamo di fare come gruppo consiliare M5S, questo è il nostro modo di intendere la politica: nel momento del voto si consuma la massima espressione del mandato elettorale ed è quindi fondamentale arrivarci adeguatamente preparati e votare non in base a dove si sta seduti o per partito preso o per una posizione concordata, ma in base a ciò che è meglio, a ciò che è più utile per i cittadini.

Va anche bene volere approfondire le questioni in Commissione ma allora bisogna dirlo, motivarlo e verificare (lo si può fare anche adesso) che in entrambe le mozioni era presente il riferimento all’approfondimento in commissione, anche se poi la sede naturale delle decisioni di indirizzo è il Consiglio, nel nostro caso, un Consiglio che non è abituato a discutere le mozioni o le interrogazioni della minoranza, cosa che si dovrebbe fare in modo scontato e abituale. Ovviamente rimane la libertà delle posizioni e il rispetto di esse, ma nel rispetto rimane ed è sacrosanto, anche il diritto di criticare non le persone ma le posizioni, e farlo in modo chiaro, senza offendere nessuno, ma senza nemmeno parlare il politichese che è una lingua che non conosciamo e non vogliamo apprendere. La critica poi, che deve servire a tutti a tendere verso il meglio, nell’esercizio dell’attività politica, è un dovere verso la verità e verso i cittadini che ci hanno eletti.Nei decenni ad Amantea e in Italia si è consolidato un sistema clientelare in cui la politica non è al servizio dei cittadini ma di di centri di potere e gruppi di interesse al fine di creare consenso elettorale e mantenere il poter,e e questo “sistema” vogliamo combattere e cerchiamo di farlo con l’onestà, il disinteresse, l’analisi dei temi e il senso di responsabilità. Ecco perché non siamo riusciti a comprendere l’astensione di tutti i consiglieri di minoranza. Sarebbe stato più comprensibile per noi un no a voler dire “non siamo d’accordo”, ma astenersi significa “non entro nel merito” e forse “non m’interessa” e questo, se siamo stati mandati dal popolo a stare in consiglio, non ce lo possiamo permettere, perché abbiamo, e la dobbiamo avvertire tutti, una grossa responsabilità. Per scendere poi nel merito della questione, se la mozione sulla viabilità del centro storico è più complessa e richiedeva ulteriore trattazione in commissione, quella sugli educatori è cristallina: ci sono 7 educatori pagati dall’Unione Europea attraverso la regione Calabria che dovrebbero essere utilizzati dal Comune di Amantea per 20 ore settimanali e adesso come ha detto il dirigente Mario Aloe, che ne è responsabile, “adesso di fatto non stanno facendo nulla” (erano queste le ragioni meritevoli di Aloe? Oppure la circostanza che gli educatori interpellati si sono rifiutati di farlo?), mentre i loro colleghi dell’ufficio tributi o della manutenzione o l’assistente sociale svolgono regolarmente il loro servizio. Chiedevamo solo che venissero utilizzati anche per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà, attraverso piani individualizzati di accompagnamento o attraverso una piccola colonia estiva, cosa che in un comune che si rispetti doveva essere scontata e nemmeno richiesta. Ma il Comune lascia a casa i 7 educatori pagati e poi il 7 luglio con delibera n.142 impegna 2100 euro di soldi pubblici per pagare gli educatori di una cooperativa e fare due o tre piani (il vicesindaco e assessore della materia non sapeva se due o tre) individualizzati per due o tre minori che avevano fatto richiesta, con un comportamento chiaramente discriminatorio, perché non è stata fatta nessun avviso pubblico che mettesse tutti in condizione di sapere e avere le stesse possibilità. (Si allega documentazione relativa)

Detto questo ognuno si senta libero di seguire il proprio “metodo”, ognuno apporti i propri contenuti e ognuno continui in piena autonomia a combattere questa dura battaglia contro l’arroganza dell’amministrazione Sabatino, e noi rimarremo disponibili a convergere ogni volta che le diverse sensibilità si incontreranno e a votare nell’unica direzione del bene comune, da qualsiasi parte provenga il provvedimento sottoposto al voto.

Le posizioni in politica devono essere molto chiare e questa è la nostra, fuori da polemiche e personalismi.”

Ora aspettiamo la risposta già anticipata al di fuori dalle comunicazioni “aperte”

Il Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera” Sergio Ruggiero scrive oggi 22.07.

2015 (Prot. n. 12500) alla Presidente del Consiglio Ermelinda Morelli ed a tutti i Consiglieri di Maggioranza.

 

Ecco il testo della sua nota avente ad oggetto “Dichiarazione di voto da allegare agli atti del Consiglio del 21.07.2015”

“Come anticipato verbalmente durante il mio intervento, chiedo che il presente documento venga allegato agli atti del Consiglio in oggetto.

Questa dichiarazione riguarda il punto relativo alla proroga del servizio di Tesoreria affidato dal 2005 alla Banca Carime, punto che io ho contestato per le seguenti ragioni:

Non ritengo accettabile che il servizio di tesoreria sia prorogato alle condizioni proposte dalla suddetta Banca la quale, in aggiunta ai tassi e condizioni precedenti, impone un aumento percentuale del 4%.

-Servizio di tesoreria comunale. Determina responsabile finanziario( albo 447 del 30.6.2015)

Facendo seguito alle nostre del 25.2.2015 e del 1.4.2015, comunichiamo che siamo spiacenti di non poter aderire alla richiesta in oggetto. In tal senso, Vi invitiamo ad attivare le idonee procedure di gara per l’ind9viduazione del nuovo tesoriere. Tanto premesso comunichiamo che il servizio di tesoreria proseguirà alle seguenti condizioni: Tasso debitore :Euribor 3 mesi, base 365,m.m.pr.tempo per tempo vigente, aumentato di 4.00p.p

Restiamo in attesa della delibera del consiglio comunale per l’accettazione delle predette condizioni-.

Si fa presente che il Comune, per il medesimo servizio, oltre al Tasso agevolato Euribor, versa all’Istituto di credito un compenso aggiuntivo di 12000 Euro annui più IVA, e questo sin dalla prima proroga del 2010.

Ed ora, a causa del fatto che il Comune non abbia provveduto per tempo (come avrebbe dovuto!!!) ad effettuare una gara per l’affidamento del Servizio di tesoreria, la Carime impone un aumento del 4%.

Questo significa che, volendo avviare adesso le procedure per la gara in vista della chiusura dell’esercizio finanziario 2015, il Comune dovrà pagare alla Banca interessi per numerose decine di migliaia di Euro, e forse anche di più, considerato il prevedibile massiccio ricorso alle anticipazioni che si prospettano a causa delle numerose pendenze economiche che lo riguardano (Cooperative, Acqua, Smaltimento rifiuti, Stipendi degli impiegati...).

Perché non si è provveduto per tempo alla definizione della gara per l’affidamento del servizio, ad esempio, alla fine del 2014? Non crediamo che la definizione delle condizioni di ricorso alla tesoreria rappresenti un passaggio basilare per un’accorta gestione del bilancio comunale?

Perché la Maggioranza ha votato compattamente l’accettazione delle condizioni della Banca ignorando le osservazioni della Minoranza circa la Legittimità delle Sue pretese, configurandosi nel caso un’interruzione di pubblico servizio; e quindi, perché non ha accettato la sospensione della decisione e l’avvio di un’approfondita discussione nel merito?

Non è populista affermare che con troppa leggerezza si continua ad infilare la mano nelle tasche dei contribuenti di Amantea e Campora, perché quello che succede ora è il frutto un una pregressa quanto grave manchevolezza. E ribadisco, come ho già fatto in circostanze precedenti, che quest’Amministrazione è effettiva ad situazione che io ritengo inadatta e patologica, foriera, purtroppo temo, di qualche prossima sventura destinata ad abbattersi sui contribuenti di Amantea. Amantea 24.05.2015 Cordialmente Sergio Ruggiero

Pubblicato in Politica

Questa “querelle” farà certamente “felice” la maggio ranza, come tutte le storie che vedono la minoranza lasciarsi andare a conflitti interpretativi e di posizione.

 

Non ci sta Ruggiero e contesta quello che sembrerebbe un atto di orgoglio quando la consigliera di M5s Francesca Menichino afferma che le astensioni degli altri consiglieri di minoranza rientrano nel gioco sterile delle parti.

Non è da lei. Soprattutto quando lei( ed –invero- anche altri della minoranza) afferma che la solidarietà di genere ( maggioranza e minoranza) sono figlie del gioco sterile delle parti.

Forse la minoranza dovrebbe incontrarsi prima del Consiglio comunale e non sembra lo faccia. Ci vorrebbe un leader, ma è difficile trovarlo

Ecco cosa dice Sergio Ruggiero

“Oggetto: Risposta alle contestazioni “alle altre Minoranze” di Francesca Menichino del Movimento 5 Stelle.

Cara Francesca, nel tuo comunicato comparso all’indomani del Consiglio Comunale del 21 luglio, tra le altre cose scrivi: “Le astensioni delle altre minoranze rispetto alle nostre proposte, scelte concrete da condividere o meno, ci dimostrano che anche loro ieri non hanno votato interrogandosi semplicemente sull’opportunità delle scelte per i cittadini, ma interpretando uno sterile gioco delle parti, rispetto al quale il M5s si sente davvero molto lontano”.

E se le ragioni dell’astensione non risiedessero nell’interpretazione di uno sterile gioco delle parti ma solo nell’intenzione di essere consapevoli rispetto ad una scelta?

E ti domando, Francesca, come si può sentenziare in questo modo senza prima tentare di capire le ragioni altrui?

Mi spiego:

Ho condiviso e apprezzato il tuo brillante intervento riguardante la questione dell’affidamento in proroga alla Carime del servizio di Tesoreria. Tutta la Minoranza ha votato contro. Poi tu hai proposto le seguenti mozioni:

  • proposta educatori tirocinanti, integrazione mozione educatori;
  • proposta viabilità corso Umberto viabilità centro storico.

Si tratta di questioni complesse, solo apparentemente scontate, che francamente non possono essere decise in Consiglio senza che siano state preventivamente discusse in sede di Commissione tecnica. Infatti il funzionario Aloe all’uopo convocato, e l’Assessore Rubino, intervenuti rispettivamente nel merito delle due mozioni, hanno addotto ragioni meritevoli quantomeno di essere ascoltate e approfondite. Ed io, che devo ascoltare per capire non essendo beneficiato del dono dell’intelligenza sovrumana appartenente solamente ai geni, non ho potuto fare altro che astenermi. Magari avrò sbagliato.

Francesca cara, anch’io ho proposto una mozione, ma pur essendo ragionevolmente sicuro che sarebbe stata accolta per come era stata argomentata in precedenza, mi sono premurato di rimandare la questione a un’apposita commissione tecnica che la affronti con la dovuta attenzione, alla presenza del Comandante della Polizia Municipale e di tutte le parti in causa. E’ stata accolta all’unanimità, e stai sicura che la Commissione si farà a stretto giro!

Questo per dirti che se anche tu avessi proposto una Commissione di approfondimento invece di pretendere risposte immediate in Consiglio, non avrei esitato un solo istante ad appoggiarti. Che vuoi farci, Francesca, sono un pover’uomo, e prima di decidere ho bisogno di capire.

E’ questa la ragione per la quale mi sono astenuto, e non perché faccia parte di una compagnia di saltimbanchi che interpretano uno sterile gioco delle parti.

Voglio continuare a stimarti, Francesca. E tuttavia, rispettosamente parlando, mi sento di invitarti a misurare le parole. Amantea, 22.07.2015 Cordialmente Sergio Ruggiero”

Un invito alle parti dal nostro sito web,certi di interpretare il pensiero della comunità : “ Non litigate, siete entrambi( soprattutto voi due) indispensabili per la verità e la giustizia. Grazie”!

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