Il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Antonio Iacucci, con decreto n. 14 del 5 novembre 2021, ha indetto le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale. Si voterà sabato 18 dicembredalle ore 8.00 alle ore 20.00 nei seggi ubicati nella sede della Provincia di Cosenza in Piazza XV Marzo.
Le liste dei candidati dovranno essere presentate all’Ufficio elettorale dalle 8 alle 20 del 27 novembre e dalle ore 8 alle 12 del 28 novembre 2021.
Le elezioni provinciali sono elezioni di secondo livello e a votare saranno sindaci e consiglieri comunali in carica nei Comuni della Provincia di Cosenza.Le elezioni si svolgeranno secondo le disposizioni contenute nella legge numero 56 del 7 aprile 2014“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”.
Sono eleggibili a consiglieri provinciali i sindaci e i consiglieri comunali in carica; l’elezione del Consiglio provinciale avviene con voto diretto, libero e segreto attribuito a liste composte da un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere (16) e non inferiore alla metà degli stessi (8). Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, con arrotondamento all'unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi.
Le liste dei candidati al Consiglio devono essere sottoscritte da almeno il 5% del corpo elettorale, risultante dalla lista generale degli aventi diritto al voto approvata e pubblicata sul sito della Provincia entro 30 giorni dalla data delle votazioni. L'elettore può esprimere altresì un voto di preferenza per un candidato compreso nella lista.
Ciascun elettore esprimerà un voto ponderato (ai sensi dei commi 32,33, e 34 dell’art.1 della legge n. 56/2014), sulla base di un indice di ponderazione che, a garanzia della rappresentatività dei territori, viene determinato in relazione alla popolazione complessiva della fascia demografica del Comune nel quale si è sindaci o consiglieri.
Lo svolgimento della consultazione elettorale, considerato lo stato di emergenza sanitaria ancora in atto, avverrà con l’applicazione delle misure di prevenzione da Covid-19
Sul sito dell’Ente, alla Sezione “Elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale”, saranno pubblicati, a cura dell’ufficio Elettorale appositamente costituito, gli atti, la modulistica e tutte le informazioni riguardanti il procedimento elettorale.
Ancora il Sindaco di Cosenza non si è neppure insediato e già i vincitori, quelli saliti sul carro al secondo turno, chiedono le poltrone promesse. Ma se incominciano a litigare prima di incominciare potevano benissimo evitare di sparare i fuochi d’artificio.Malumori nella maggioranza consiliare di Franz Caruso a Cosenza che ha stravinto le elezioni comunali nel ballottaggio di due settimane fa. La Sig.ra Bianca Rende vendicherebbe per sé la poltrona di Presidente del Consiglio Comunale. Il Sindaco eletto gliela avrebbe promessa. Ma in politicanon sempre i Pactasuntservanda. E la Sig.ra Rende questo dovrebbe saperlo, Lei che sin da piccola ha masticato pane e politica. Ma anche l’altro sconfitto alla carica di Sindaco Francesco De Cicco rivendicherebbe una poltrona per sé e un’altra per un suo amico consigliere comunale. Siamo davvero messi bene. Ah annamo bene, proprio bene. Ma prima del ballottaggio elettorale sia la Sig.ra Rende, sia il Sig. De Cicco non avevano detto che non avrebbero preteso nessuna poltrona in cambio dell’appoggio dato a Caruso? Questo prima del voto, ora però, ad urne chiuse hanno cambiato idea. Vogliono le poltrone promesse perché i loro voti sono stati determinanti a fare vincere Franz Caruso che al primo turno aveva raggiunto a malapena il 24% dei voti. I veri vincitori della competizione elettorale effettivamente sono stati loro anche se altri hanno sparato i fuochi d’artificio. E allora, come è giusto che sia, dovranno essere ben ricompensati. E se non lo saranno cosa faranno? Voteranno in Consiglio Comunale contro Franz Caruso? E chi se ne frega! Franz Caruso per amministrare la città di Cosenza non ha bisogno dell’appoggio degli alleati dell’ultima ora. Ha in Consiglio Comunale dalla sua parte 20 Consiglieri, bastano e avanzano. La Sig.ra Rende e il Sig. De Cicco potranno pure fare la voce grossa, potranno protestare quanto vogliono, potranno pure votare contro le delibere del Sindaco. Sono una minoranza. Ma perché il Sindaco dovrebbe dare alla Rende e al De Cicco la Presidenza del Consiglio e un Assessore? Ma non erano i suoi principali avversari al primo turno elettorale? E poi non è compito del Sindaco assegnare la carica di Presidente del Consiglio. E’ il Consiglio Comunale che alla prima seduta decide, sceglie e vota il proprio Presidente. E a quanto pare voterebbe volentieri il consigliere Mazzuca del Pd. Appena quindici giorni sono passati dai baci, dagli abbracci, dagli spari dei fuochi d’artificio e già hanno incominciato a litigare. Per qualche opera pubblica da realizzare? No, per qualche poltrona remunerativa. Nei 5 anni che abbiamo davanti, continuando così, ne vedremo delle belle.
Riceviamo e pubblichiamo
Da Roma a Milano e in molte altre piazze di Italia si sono svolte pacificamente manifestazioni «contro il buio dell’intolleranza» e contro l’affossamento del Ddl Zan avvenuto in Senato tra gli applausi e i festeggiamenti della destra più retriva.
Queste piazze sono la dimostrazione di quanto la rappresentanza politica sia ormai lontana da coloro che dovrebbe rappresentare.
L’Italia è pronta ma i soliti giochi di Palazzo hanno segnato una clamorosa battuta d’arresto nel processo di evoluzione socio culturale del nostro Paese.
Non si tratta solo di un’occasione mancata ma di una vera e propria vergogna che peserà, mi auguro, sulle coscienze di chi, nascondendosi dietro il voto segreto, ha deciso che ci sono diritti di serie A e diritti di serie B, che non tutti meritano di essere tutelati, che la mia libertà vale meno della libertà di qualcun altro, che le differenze sono divisive.
Tutto ciò non è degno di un Paese civile. È veramente inaccettabile che si giochi sulla pelle delle persone e che nelle Istituzioni si festeggi per non essere stati capaci di tutelare chi vive quotidianamente violenze e discriminazioni per il proprio orientamento sessuale.
Fuori da quel palazzo ci sono uomini e donne, nostri figli, vittime dell’odio ma anche una comunità unita che non si arrende e che ha illuminato le piazze di Italia e continuerà a farlo finché non ci sarà una legge di civiltà contro l’omotransfobia come in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, ma anche Croazia, Albania, Bulgaria, Cipro, Austria, Danimarca, Estonia, Grecia, Malta, Lituania, Irlanda, Islanda, Olanda, Romania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Lussemburgo, Monaco, Montenegro, Portogallo.
Gran parte del Paese è a favore di questa battaglia. Siamo e saremo al loro fianco.Non si può fermare il futuro con una tagliola.
Francesco Antonio Iacucci
Presidente Provincia di Cosenza