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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa di Gianfranco Suriano

“Molti cittadini e soprattutto commercianti mi chiedono chi sia il delegato, dell’Amministrazione comunale in carica, in materia di commercio.

Poiché il settore del commercio è uno degli elementi centrali del tessuto economico cittadino, la domanda è pertinente e credo che la chiarezza nei confronti di tutta la cittadinanza dovrebbe essere un punto cardine dell’azione amministrativa.

Ebbene, dopo che nel mese di giugno scorso sono state comunicate le deleghe assessorili e consiliari ai componenti dell’attuale maggioranza di governo, quelle al commercio, alle fiere, al Campus e ai rapporti con le Associazioni assegnate alla Consigliere Caterina Ciccia sembrano sparite.

Non vi è più traccia sul sito del Comune di Amantea, sono uscite sulla stampa notizie di una probabile rinuncia della stessa Consigliera, altre voci parlano di possibile revoca delle deleghe da parte del Sindaco.

Insomma, su tale vicenda regna la confusione e il buio più totale!

Il buon senso vorrebbe che sulla vicenda parlassero i diretti interessati.

E’ un fatto di correttezza e trasparenza istituzionale!

Invece, tutto tace e così la categoria dei commercianti sembra non avere precisi e ben individuati interlocutori istituzionali.

Si parla di politiche per la crescita economica e, quindi, occupazionale di Amantea e Campora e poi non si chiarisce chi, al Comune, ha la responsabilità politica di uno dei più importanti settori economici della città!

Non voglio pensare che tale confusione sia il frutto di un voluto disinteresse da parte dell’Amministrazione nei confronti dei commercianti già pesantemente colpiti dalla drastica riduzione della presenza di turisti estivi.

Altrettanto grave sarebbe il fatto che tale situazione sia frutto di scarsa cultura istituzionale da parte degli amministratori interessati dalla vicenda. In ogni caso, credo che sia un sacrosanto diritto per i commercianti, sapere chi è loro il diretto interlocutore istituzionale, in quanto la vicenda non può essere ridotta ad una questione personale tra il Sindaco e la Consigliera Ciccia.

Come da più parti dicono, questa Amministrazione ha vinto le elezioni e deve governare, ma governare vuol dire assumere responsabilità piene, chiare e dirette e non giocare come i ragazzini a nascondino!

Gianfranco Suriano Ex Consigliere Comunale al Comune di Amantea

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Riceviamo la seguente nota degli “Organizzatori della Notte Bianca” con l’avviso che si tratta della nota integrale, probabilmente riferendosi a quella pubblicata dai giornali in modo parziale e con invito a pubblicarla integralmente . Non abbiamo come sempre alcuna difficoltà!

“E’ stato un evento al di sopra delle nostre aspettative; sapevamo, infatti, di non poter eseguire il nostro progetto per intero, ma abbiamo fatto più di quanto sperato.

Il nostro primo obiettivo era “fare meglio” rispetto alle edizioni precedenti, con poco più di un mese di tempo a disposizione, far compiere il necessario scatto in avanti ad una manifestazione che qualifica e rilancia l’immagine della città.

Se solo ce lo avessero permesso, la Notte Bianca di Amantea sarebbe già un evento ben strutturato e con regole semplici ma inequivocabili.

Noi non abbiamo fatto altro che partire dal progetto originario riordinando ciò che altri, fraintendendo la reale natura di questo evento, avevano reso confusionario.

Le aree tematiche non sono altro che contenitori da riempire, naturale esigenza di un evento che riesce ad unire tante cose diverse ma complementari: il mare, il commercio, la cultura, l’arte, la gastronomia, la storia.

Qualcuno ci chiede “il coinvolgimento delle competenze” volutamente ignorando che purtroppo, anche se invitate con l’umiltà che ci contraddistingue, si nascondono dietro motivi futili legati più al colore politico, al pregiudizio, alla mala fede e all’egocentrismo piuttosto che all’amore vero per Amantea.

A noi non importa altro … se non che la “notte bianca” possa davvero diventare la vetrina di questo paese, un’occasione promozionale per tutta la città.

Ma se la città non partecipa tutta unita, se tanti non si vedono affatto, quale dovrebbe essere la nostra colpa?

Più che incoraggiare le persone a partecipare cosa si dovrebbe fare?

Quanti di quelli che strapazzano il termine “cultura” sono andati a vedere la mostra del maestro Vigliaturo che ha presenziato alla inaugurazione della mostra, un’artista che ha esposto nei maggiori musei del mondo, ha partecipato alla biennale di Venezia e sarà ospite d’onore a rappresentare l’Arte e la Calabria all’ Expo 2015 di Milano.

Quanti hanno visto la mostra dei pittori Amanteani nella bellissima scalinata di S. Bernardino dove attraverso i loro dipinti abbiamo mostrato a tantissime persone i nostri Artisti.

E poi nessuno ha notato l’area bimbi con il personale qualificato che ha fatto divertire i tanti bambini che vi hanno trascorso la serata, incontrare nei percorsi i tanti artisti di strada e gruppi musicali.

E poi rivedere via dogana e piazza mercato di nuovo piene di gente, con tutti quelli che vi operano soddisfatti di aver potuto offrire il loro specifico prodotto, tutto questo non è stata una vera e propria “rivoluzione”?

Le critiche che hanno il fine di indicarci una strada sono le benvenute e sono da noi attese, quelle gratuite le rimanderemo al mittente, ad alcune proviamo a guardarci dentro mentre qualcuna la faremo anche noi.

Il centro storico, con lo spettacolo di rievocazione ed il cantastorie Nino Racco, non ha funzionato come sperato?

Era nostro intento dare un segno, al borgo antico appartengono di diritto le manifestazioni di carattere storico, chi ha competenze in materia se ne faccia carico; invece di limitarsi alla critica tout court si affianchino alle varie associazioni, e si superi, una volta per tutte, il triste operare in disparte.

La cosa che ci rammarica è che le persone, gli spettacoli, le arti, le scene di commedia ci sono già; basterebbe che le tante compagnie partecipassero – lo ripetiamo fino alla noia- in totale autonomia, prendendo uno spazio e valorizzandolo a modo proprio.

Se proprio vogliamo inserire la culturain questo evento, e la nostra Amantea ne ha da vendere, le persone che la detengono la mettano finalmente a disposizione della città e degli ospiti.

Lo stesso discorso vale per via dogana: nessuno si è accorto che a mancare erano le realtà locali?

E’ inutile e pure vergognoso “guardarci fare” e poi bocciarci, soprattutto perché, consci dei nostri limiti, abbiamo chiesto più volte suggerimenti e consigli a chi di Amantea marinara detiene tante conoscenze e materiali senza ottenere l’onore sperato.

Non abbiamo autorizzato nessun ambulante nella via Margherita e corso Vittorio Emanuele, accomodandoli in altre aree, e scoraggiando i tanti che non erano in armonia con la notte bianca per far si che la Fiera si faccia bene ad Ottobre.

Parliamo della gastronomia: abbiamo selezionato le attività ambulanti che avrebbero partecipato, scartando quelle che a nostro avviso non possedevano le caratteristiche che cercavamo (sia dal punto di vista estetico, inponendo l’uso del colore giallo che caratterizzava l’area, che di sicurezza sanitaria).

Parliamo della gastronomia locale, dei gestori che pur invitati hanno deciso di non partecipare al contrario di alcune aziende di comuni vicini?

Nell’attesa di capire cosa vuol dire promuovere la propria attività e il proprio lavoro a persone che non si raggiungerebbero mai diversamente, e nell’attesa che cambi l’idea che investire in promozione non conviene, noi saremo costretti ad ospitare gli ambulanti; quindi, anche in questo è necessaria la collaborazione di tutti gli operatori gastronomici di Amantea.

Dicono che oltre 40.000 persone sono venute ad Amantea di questi, molti hanno dovuto mangiare qualcosa, tutti i locali erano strapieni e per avere un panino ci volevano un quarto d’ora di orologio, segno che era tutto saturo e tutti hanno lavorato a pieno regime.

Per quanto riguarda le aree che ad una certa ora rimangono scoperte da iniziative, il motivo è direttamente collegato alle risorse che si investono, sia da parte dei commercianti che degli amministratori, e comunque l’attenzione secondo noi va spostata nelle diverse aree della citta per stimolarne la visita complessiva.

Per fare un esempio piazza cappuccini ha goduto della presenza di eventi per buona parte della serata con il dispendio delle maggiori risorse da parte dell’organizzazione.

Molti immaginano che il contributo versato all’associazione serva a farsi mettere il gruppo musicale o l’artista davanti alla propria attività o a garantirsi lo spazio libero.

Niente di più sbagliato!

Il contributo, infatti, serve a metter in moto le tante attività di organizzazione promozione ed offerta che hanno il fine di far arrivare ad Amantea la mole di gente che siamo stati capaci di attrarre e per finanziare le zone di Amantea prive di attività commerciali (scalinata S. Bernardino, centro storico, mostra di Vigliaturo ecc.).

Noi crediamo che la Notte Bianca di Amantea possa diventare uno degi eventi piu importanti dell’intera regione ed Amantea annoverata tra le grandi città della Calabria che offrono grandi eventi.

Se alziamo un po il tono non vogliatecene, è per spronare alla partecipazione, perché siamo certi che donando ognuno un po’ di sé, senza “se” e senza “ma”, tutti insieme si farebbero cose grandiose, insieme!

Le persone da ringraziare sono talmente tante che sicuramente dimenticheremo qualcuno; siamo sicuri che quelli che hanno collaborato con noi (Gennaro Perri, Daniele Perricone e Francesco Perri) dell’associazione notte bianca lo hanno fatto anche per la stima personale, l’amicizia ed il rispetto reciproco che da anni coltiviamo, ovvio il dispiace di aver perso qualcuno per strada … sicuramente non per nostra volontà!

Anzi ci siamo umilmente prodigati oltre ogni normale forma di conprensione e di competenza per scongiurare forme di egoismo indifferenza e chiusura che ci hanno lasciato con l’amaro in bocca e che sarebbe stato meglio non esercitare, se si crede nel bene comune.

Davvero tante invece le persone che ci sono state vicine e che hanno collaborato fattivamente, dai tanti commercianti (non parliamo del contributo) che ci hanno aiutato a risolvere i non pochi problemi che si affrontano il giorno della festa.

Grazie di cuore: alla Proloco, con Luigi Suriano e tutti i suoi angeli; all’associazione Klampete e al suo vulcanico presidente; all’associazione giovani Amanteani con Simone Vairo e Salvatore Pulice per le coreografie; a Tiziano Grillo, che avrà fatto chissà quanti chilometri per fotografare tutta la serata; a Francesco Perna per la grafica, a Rocco Sicoli per il sito web, a Rosy Arlia e Miryam Argentino per la mostra degli artisti locali ed un caloroso ringraziamento a tutti i pittori di Amantea che gentilmente hanno concesso le tele per allestire la mostra.

Grazie a padre Francesco Celestino per aver concesso il chiostro per la mostra, a Luigi e Massimo Donato, impegnatisi per avere in città il maestro Silvio Vigliaturo, a Giuseppe Catalano per il prezioso aiuto nell’allestire l’inaugurazione della mostra, a Massimo Restuccia per l’aiuto e la vicinanza nel programmare il percorso storico, a tutti quelli che hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno aiutato a realizzarlo ed a farlo comprendere a tutti gli altri.

Per ultimo, perchè ha dimostrato sul campo di essere un primo attore di questa Notte Bianca edizione 2014 , grazie a Giovanni Battista Morelli che veramente ci è stato vicino come meglio non avrebbe potuto, ascoltandoci ed aiutandoci a risolvere i tanti probblemi che man mano si presentavano, un sicuro punto di riferimento in qualsiasi momento.

A Monica Sabatino, che vedendoci lavorare ha creduto in noi incoraggiandoci nei momenti difficili ad andare avanti e dandoci la sicurezza che ci ha permesso di operare con la necessaria serenità. Grazie al personale degli uffici comunali, agli uomini del servizio manutenzione per il supporto e la puntuale collaborazione, a tutte le forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto.

A tutti veramente a tutti grazie dal profondo del nostro cuore.

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La nota del comando della Guardia Costiera di Vibo Valentia ha dato la “ferale” notizia.

La storia è quella che abbiamo già segnalato a metà luglio scorso ed esattamente il 14 quando i militari della Guardia Costiera di Vibo, delegati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, avevano provveduto a notificare i provvedimenti di sequestro preventivo, degli impianti di depurazione Comunali di

- Nocera Terinese,

- San Pietro a Maida

- Serrastretta (ben quattro).

In quella occasione il Pubblico Ministero, Dott. Santo Melidona aveva contestualmente previsto, nei provvedimenti di sequestro, il differimento dell’esecuzione, di trenta giorni, così da consentire alle autorità responsabili e ai custodi giudiziali degli impianti, di provvedere a porre in essere le azioni di immediata urgenza per rimuovere gli inconvenienti rilevati dai militari del Servizio Operativo della polizia giudiziaria di Vibo Valentia Marina.

Trascorso il termine di differimento, il Pubblico Ministero, ha acquisito le relazioni di verifica, scaturite dai sopralluoghi eseguiti dal consulente dell’ATO 1 di Cosenza, nominato in qualità di esperto, e dagli ulteriori accertamenti esperiti anche dai Guardacoste, constatando che non sono state soddisfatte le attese di messa in efficienza degli impianti.

E di conseguenza , ha disposto, con appositi provvedimenti, la formale esecuzione dei decreti di sequestro preventivo degli impianti di depurazione di

- Nocera Terinese

- Serrastretta ( tutti e quattro i depuratori).

Per quanto attiene al depuratore di San Pietro a Maida stante la situazione relazionata, di notevole miglioramento, il Pubblico Ministero ha concesso ulteriori sessanta giorni di differimento per l’esecuzione dell’eventuale provvedimento di sequestro.

I militari della Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera, coordinati dal Capo Servizio Operativo - T.V. (CP) Antonello RAGADALE – della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, hanno, quindi, provveduto nella giornata di ieri a dare esecuzione ai cinque provvedimenti di sequestro degli impianti di depurazione, tra cui quello consortile del Comune di Nocera, che riceve le acque reflue dei Comuni di Belmonte, Amantea, Nocera e parte di Falerna.

Nessun comunicato da parte del comune di Nocera terinese, nessun comunicato da parte del comune di Amantea, nessun comunicato da parte del comune di Belmonte Calabro, nessun comunicato da parte del comune di Falerna.

Tutto normale, allora?

Un sequestro non significa “quasi” niente?

E ora?

Il comune di Nocera Terinese assumerà a sé tutta la responsabilità sia tecnica, che amministrativa, che penale?

Chi lo sa?

Comunque si ormai l’estate è quasi finita, il carico di reflui si sta riducendo se non si è ridotto notevolmente.

Ne riparleremo l’estate prossima

Stessi depuratori e “stessa spiaggia, stesso mare” .

Mentre ci ponevamo queste domande ecco la cattiva nuova.

Ancora fuoriuscita di fogna dagli impianti di sollevamento che adducono la fogna all’impianto di depurazione appena sequestrato. Come noterete la foto è di oggi 29 agosto

Ed allora ci chiediamo se di fronte ad una sostanziale inefficienza della rete fognaria e ad un reato ambientale continuato non sia il caso di sottrarre lo stesso ai comuni di Nocera Terinese, Belmonte Calabro, Amantea e Falerna non la sola gestione ma anche la tassazione relativa affidandola ad un tecnico dotato di speciali poteri.

Quale turismo potrà avere la Calabria fintanto le fogne esistenti non funzioneranno più o meno come quelle mancanti?

 

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