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Ma davvero è possibile risparmiare sul canone dell’acqua potabile ?

Certo!

Basta rivolgersi all’ assessore regionale Giuseppe Gentile.

Lo ha fatto il comune di Corigliano che ha ottenuto un finanziamento di 2,8 milioni di euro per ridurre la dispersione idrica dall’attuale 60% al 25%

Ne ha dato notizia il Sindaco Giuseppe GERACI che nei giorni scorsi ha avuto la bella notizia dall’assessore ai Lavori Pubblici, Pino GENTILE.

Ha espresso grande soddisfazione l’assessore al ramo Raffaele GRANATA, che ha spiegato che il progetto gli obiettivi del progetto, in sintesi, tende a migliorare la gestione dell’esercizio delle reti sia attraverso le attività di ricerca e riparazione delle perdite, sia con i lavori di sostituzione mirata delle condotte.

In sintesi si avvierà la ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana ed lavori di manutenzione straordinaria funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite.

Il problema del costo dell’acqua potabile è un problema che interessa la intera Calabria.

Ma tra i tanti comuni Amantea non è certo da escludere.

Anche qui ad Amantea le perdite , legittime e non, assommano ad oltre il 60%

La conseguenza drammatica è che paghiamo l’acqua quasi il triplo( non il 60% in più come si può istintivamente supporre, ma sbagliando).

La soluzione sta nell’eliminare le perdite di rete, ridurre gli sprechi , staccare gli allacci abusivi, imporre il pagamento del canone

Quel canone che diversamente viene richiesto a coloro che pagano normalmente

Se vera la informazioni rimessaci dal comune di Corigliano chiediamo al comune di Amantea di sollecitare l’attenzione dell’assessore Pino Gentile a finanziare anche il comune di Amantea che può, e deve, vantare gli stessi diritti, o privilegi, del comune di Corigliano

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Parliamo di "Upupa my dream is my rebel king 2 The rebellion" di Antonio Orfanò con Antonio Orfanò, Lorenza Caroleo, Simone Francia, Francesco Maltese, Maria Teresa Mazza, Giulio Fazio sotto la regia di Antonio Orfanò recitata dalla Compagnia Teatro La Chapliniana ieri 21 settembre nel parco della Grotta.

Come dice Enzo Lamartora : “ Messa in scena per la prima volta nel V secolo a.C., in occasione delle celebrazioni dionisiache del 414, Gli Uccelli di Aristofane continua ancora oggi ad affascinare gli spettatori e a essere riproposta in scena. L'ultima, ardita riscrittura è stata rappresentata il 21 agosto nella splendida cornice notturna del Parco Archeologico di Ascoli Satriano (FG) dalla compagnia teatrale di Antonio Orfanò, che di Upupa è regista e interprete principale.

Tema dell'opera è l'eterno tema della futilità di ogni aspirazione umana all'Utopia, rappresentata per Aristofane dalla città ideale di Upupa, cioè Ropops, un uccellino che fà da personaggio centrale negli Uccelli. In fuga dalla corruzione di Atene, gli uomini, impersonati da Pistetero ed Evelpide, cercano la pace e la serenità nella fondazione di una nuova città ideale, Upupa, situata nel mondo degli uccelli, dove regnino pace, serenità e giustizia, e dove siano osceni il potere, la corruzione, la perversione.

Ben presto però i due protagonisti finiranno per cedere alle stesse lusinghe terrene da cui erano fuggiti, concedendosi ai vecchi richiami della corruzione, del potere, della perversione, e trasformando così l'agognato paradiso celeste in un inferno più che terreno in cui torna ad imperare la sete di potere e dominio.

In Upupa my dream is my rebel king 2 / The rebellion, l'Upupa che dà il titolo all'opera scenica non compare sul palco, rimane o-scena, u-topica, irrealizzabile: un seno Ideale (come suggerisce la scenografia, costruita proprio intorno a due enormi mammelle), o un sogno di reinfetazione.

Upupa rappresenta allora uno schermo bianco su cui vengono proiettate le molteplici e conflittuali pulsioni umane, individuali e collettive. Conflittuali appunto, tanto che in scena il regista mescola e confonde linguaggi diversi, richiami sovrapposti che vanno dalle canzoni di Franck Sinatra a quelle di Edith Piaf, ad Einen richtigen Mann. I livelli (stilistici e) funzionali della mente (conscio, preconscio, inconscio; immaginario, reale, simbolico; iconico e linguistico, ecc.) sono continuamente rimescolati in ragione di una dichiarata weltanschaaung: la vita non è uno scopo e non tende a unificare o integrare il soggetto, è invece frutto della pura spinta del desiderio, di una pulsionalità che ci travolge, servendosi di qualunque oggetto pur di raggiungere il proprio fine, cioè il piacere.

A fronte di Upupa, "metafora senza tempo", simbolo della tensione verso un oggetto e un Sé Ideali, c'è la vita che si muove nel teatro della mente, con i suoi fantasmi, i suoi oggetti bizzarri, le sue relazioni ambigue e contraddittorie, i suoi processi illogici (primari), e i suoi "personaggi" costruiti per rappresentare e legare l'angoscia e la confusione generate dal conflitto tra pulsione e istituzione: la suora che nasconde peccaminose voluttà, la entraineuse del night di Berlino che affoga nella noia, il mefistofelico tentatore, simbolo del potere, la tossicomane che vive nella propria nuvola di fumo.

Allora la parabola di Pistetero che, ignaro di sé, crede di poter fuggire se stesso ricercando un mondo e un Sé Ideali, diventa uno scorcio psicoanalitico sulla negazione e la scissione delle proprie pulsioni distruttive e appropriative, e sull'idealizzazione di istanze di sé non misconosciute o falsamente rappresentate, idealizzazione che come spesso accade esita in una delusione, in una svalutazione che a sua volta riporta il Soggetto a contatto con l'angoscia e la realtà del proprio mondo interno”.

Grande spettacolo non colto, come possibile, se non dovuto, da una città distratta dal campionato di calcio o forse abituata ad un teatro diverso che ha sorridere ma non pensare.

O forse l'estate è già passata e turisti non ce ne sono più!

Peraltro la locandina trovata per pochissimo sul sito web del comune di Amantea non ci sembrava sufficiente a pubblicizzare lo spettacolo.

Peccato!

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Parliamo di Coreca, ovviamente . Anzi della scogliera che “qualcuno” – non si sa bene chi- voleva realizzare per tutelare lo scoglio di Coreca e far rinascere la spiaggia limitrofa.

Un progetto che non piaceva e non piace a nessuno .

Un progetto che nessuno difende perché, forse, era ed è indifendibile.

Uno dei tanti progetti figli di una disponibilità finanziaria e di una scelta progettuale valutata acriticamente, all’insegna gattopardesca che “In Calabria non è mai importante fare bene o male !”

Tanto ( azzardiamo) i fondi della scogliera saranno dirottati a tutelare la SS18 subito dopo il porto atteso che la attuale disponibilità sembra insufficiente, in tal modo tutelando ( sul serio) la naturalezza dello scoglio e del contesto ambientale (ex ss18 a parte!).

Ma ecco il comunicato inviatoci:

“Oggi ( 18 settembre), al Consiglio Comunale di Amantea, maggioranza ed opposizioni, hanno votato insieme all’unanimità la sospensione del progetto regionale “Lavori di difesa del litorale in località Coreca”. Con un accordo bipartisan l’Amministrazione guidata dal Sindaco Monica Sabatino insieme ai rappresentanti delle liste capeggiate da Sante Mazzei, Francesca Menichino e Sergio Ruggiero ci fanno confidare che un cambiamento vero è possibile. Da sempre auspichiamo un nuovo prototipo di politica che non guardi all’interesse dei singoli, ma al bene della collettività nella sua interezza. Una politica trasparente che restituisca fiducia, speranza e spazi di partecipazione attiva e responsabile alla società civile.

Riappropriarsi del senso di responsabilità individuale e collettiva, in un processo che coinvolga tutta la comunità, costituisce premessa indispensabile per un cambiamento democratico, inteso come nuovo modo di pensare al bene comune, nei termini dell’entusiasmo, dell’impegno civile e dell’imprescindibile competenza e volontà del prendersi cura della città.

Recuperare e partecipare emozioni di affettuosità verso il territorio e verso le bellezze del paesaggio, prendere le difese dello Scoglio di Coreca, che ci appare minacciato da una progettazione che privilegia esclusivamente l’aspetto tecnico, farlo con il cuore e con l’affetto che questa “bella cartolina” merita, produce in noi la sensazione che stiamo tutelando un gioiello di famiglia – qualcosa che sentiamo nostro da sempre – che ci appartiene.

Nel primo incontro il Sindaco Sabatino ha parlato della volontà di attuare una democrazia partecipata, ebbene, è quello che ogni cittadino ragionevole vuole, tutti devono poter esternare il proprio senso di appartenenza, appartenenza che negli ultimi decenni, ad Amantea, si era affievolita e che – secondo noi – è l’elemento cardine di una politica credibile. Dal documento concordato in Consiglio Comunale emerge che Coreca va tutelata con rispetto, che il finanziamento stanziato va sicuramente speso, ma deve essere un intervento risolutivo, nessuno accetterebbe un intervento precario, incerto negli effetti e invasivo, ancor meno se frutto di un lavoro privo delle necessarie prove di simulazione in vasca. L’Associazione FareAmbiente lunedì scorso ha inviato una missiva agli ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi, CNR-IRPI) per acquisire ulteriori pareri tecnici da professionisti ed esperti.

Fin dalle prime riunioni il sindaco, dott.ssa Monica Sabatino, e tutti gli Assessori e Consiglieri che la supportano, hanno mostrato con fermezza la volontà di approfondire le eventuali soluzioni tecniche alternative al progetto della Regione Calabria, sostenendo il necessario coinvolgimento degli Enti di ricerca come sollecitato dal cartello di Associazioni costituitosi.
Dai banchi delle rappresentanze di opposizione il Consigliere Menichino ha chiesto di far emergere nel documento che l’ISPRA -su incarico del Ministero dell’Ambiente - ha redatto sia la caratterizzazione che la valutazione dei costi previsti per la bonifica del fiume Oliva, dove è ormai accertato un inquinamento considerevole che ne rende inutilizzabili gli inerti finalizzati a ripascimento se non prima bonificati(ndr ?).

Il consigliere di minoranza Ruggiero, pur riconoscendo l’importanza del problema erosione che rende necessario un intervento almeno di consolidamento della vecchia SS.18 in località Coreca, si è detto sicuro che una alternativa ci può essere, e bisogna cercarla e valutarla con obiettività.

L’ex assessore Mazzei, attualmente capogruppo di minoranza, in carica nelle precedenti amministrazioni, pone in risalto la tipologia del finanziamento e l’iter di acquisizione sollecitando le iniziative idonee alla realizzazione dei lavori di protezione e alla ineludibile salvaguardia paesaggistica. Ha inoltre sottolineato le disposizioni delle norme in materia di ripascimento circa gli obblighi di verifica della compatibilità degli inerti.  Insomma abbiamo partecipato ad un Consiglio Comunale svoltosi all’insegna della serenità, con una presa di coscienza generale concretizzata con la richiesta della sospensiva che è la scelta giusta nell’interesse di un territorio che in passato ha pagato scelte fatte con superficialità da politici solo vogliosi di realizzare opere spesso poco utili e dannose, a volte deleterie.

A Consiglio chiuso, Falsetti (WWF) a nome di tutte le associazioni ha ringraziato per la disponibilità all’ascolto da parte dei politici e, nell’esortare al dialogo, ha sottolineato

“QUESTA E’ L’AMANTEA CHE CI PIACE………… QUESTA E’ LA POLITICA CHE VOGLIAMO!”

FIRMATO:

AMMINISTRAZIONE COMUNALE AMANTEA (Sindaco Monica Sabatino), Presidente del Consiglio Ermelinda Morelli, l’Assessore all’Ambiente Antonio Rubino, l’Assessore al Bilancio Sergio Tempo, l’Assessore all’Urbanistica Gianluca Cannata, l’assessore a Scuola/Sanità Emma Pati, ed i Consiglieri Giusy Osso, Caterina Ciccia, Elena Arone, Alessandro Salvatore, Franco Chilelli;
Gruppo consiliare Insieme per la Città   (Sante Mazzei, Miriam Bruno), -                                                   Gruppo consiliare M5S (Francesca Menichino);                                                                                              Gruppo consiliare Nuova Primavera – Spirito Libero (Sergio Ruggiero);                                                    WWF (Francesco Saverio Falsetti e Michele Parise), C.G.I.L. (Massimiliano Ianni), BORGO CHIANURA (Antonio Cima), L’AQUILONE (Alessandro Garritano e Bonavita Felice), CONSIGLIO DI FRAZIONE Campora S.G. (Enzo Garritano), ALTERNATIVA (Ottaviano Di Puglia), LEGA NAVALE (Arch. Saverio Magnone), VIVO ALTERNATIVO (Francesco  Reale e Vincenzo Bruno), CITTADINANZA PRO-ATTIVA (Guglielmo Garritano), PRO-LOCO Campora (Vittorio Mendicino), A.I.C.S. Gianluca Vltri, L’AQUILONE Luciano Guido, ASSOCIAZIONE ARTIGIANI (Fioravante Spina), SCUBA ADVENTURE CLUB (Francesco Gaudio), THE CONVENT CENTRE (Diana Bruni), FARE AMBIENTE (Aurelio Longo), SPI/CGIL (Salvatore Amendola), CONDOMINIO LE MANDRELLE (Stefano di Benedetti), ISCA HOTEL (Salvatore Malito), HOTEL LA SCOGLIERA (Pasquale Suriano). 
Amantea 19-09-2014

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